"La lettera aperta di Gian Marco Capitani, nella sua ambiguità, non chiude certo la ferita aperta con gli insulti a Liliana Segre. Da Bologna, città Medaglia d'oro della Resistenza, nel giorno in cui tanti bolognesi hanno partecipato alla grande manifestazione antifascista di Cgil, Cisl e Uil a Roma, venga un messaggio univoco di solidarietà alla senatrice Segre. Non è accettabile che la sacrosanta libertà di manifestare il proprio dissenso, che è giustamente garantita in democrazia, scenda sul piano della intolleranza verbale, come in questo caso".
Così Andrea De Maria, deputato Pd e segretario di Presidenza della Camera.