Quota 100 è stato un sistema iniquo e dispendioso, che ha comunque dato una risposta ad alcuni lavoratori. Ora si tratta di evitare che al suo scadere vi sia uno scalone improvviso di cinque anni. Noi crediamo che ci si debba concentrare anzitutto su un principio di gradualità e sulla salvaguardia delle categorie più svantaggiate. Rafforzare ed estendere Ape sociale e confermare Opzione donna consente di mandare in pensione prima chi ne ha realmente bisogno come le persone che svolgono lavori gravosi o usuranti e, appunto, le donne che sono i soggetti storicamente più penalizzati dal punto di vista previdenziale: per le donne disoccupate con figli inoltre sarebbe una misura di equità l’abbassamento dei requisiti previsti per il pensionamento, che per la pensione di vecchiaia sarebbe a 67 anni di età. E dobbiamo occuparci anche dei giovani, destinati ad andare in pensione con trattamenti da fame. Su una materia tanto delicata è necessario che si trovi un’intesa tra governo e parti sociali e che pertanto il dialogo non si interrompa>.
Così Debora Serracchiani, capogruppo Pd alla Camera