“Dalla Regione Liguria una decisione gravissima sul futuro del Parco nazionale di Portofino.
Lo stesso giorno in cui il Parlamento approva l’inserimento tra i principi fondamentali della Costituzione della tutela dell’ambiente e della biodiversità, la Liguria sceglie di andare in direzione “ostinata e contraria” e boicotta nei fatti la costituzione del Parco nazionale di Portofino. La decisione regionale di avanzare una proposta limitata al territorio di soli tre Comuni è lesiva prima di tutto della volontà già espressa da almeno altri quattro Comuni - Chiavari, Zoagli, Coreglia Ligure e Rapallo - di entrare a far parte del Parco Nazionale; alcuni di questi Comuni nei mesi scorsi hanno provveduto anche a indicare espressamente le aree da inserire nella perimetrazione. Appare del tutto strumentale poi pensare di poter rispondere all’obbligo di dar vita al Parco nazionale, dopo quasi due anni di inerzia della Regione, inserendo quasi esclusivamente le aree a mare, che già oggi sono soggette a tutela all’interno dell’area marina protetta. La Regione Liguria, nei fatti, continua a lavorare contro la costituzione del Parco Nazionale che è previsto da una legge della Repubblica e su cui siamo certi che il Ministero della Transizione Ecologica presterà estrema attenzione, per non perdere la grande occasione di offrire a questo territorio una grande occasione di sviluppo sostenibile e di qualità.
Quello che è accaduto ieri poi rende chiaro a tutti che ormai l’unico obiettivo del Presidente Toti è quello di compiacere gli alleati leghisti che minacciano di far cadere la sua amministrazione in Regione. È penoso vedere che per ragioni di poltrone e di guerre interne alla maggioranza di centrodestra a farne le spese sia il futuro di un territorio e la possibilità di dare vita e pieno sviluppo al Parco nazionale di Portofino, in uno dei territori più belli della Liguria e del Paese”. Lo dichiara Chiara Braga, deputata Pd e responsabile nazionale Pd per la transizione ecologica.