“Purtroppo, a più dieci anni di distanza dai drammatici giorni del dicembre 2011, quando il governo di centrodestra si dimise in fretta e furia lasciando il Paese sull’orlo della bancarotta, con il boom del debito pubblico, lo spread a quota 528 e il rischio concreto di non poter neanche pagare gli stipendi dei dipendenti pubblici, il lupo perde il pelo ma non il vizio. E’ già partito, infatti, l’elenco dei mirabolanti annunci irrealizzabili frutto della propaganda elettorale del trio Meloni-Salvini-Berlusconi, dalla flat tax per tutti, alle pensioni minime subito a mille euro. La verità è che se non avessero fatto cadere il governo Draghi avremmo avuto già in legge di bilancio una forte riduzione delle tasse, in particolare per i redditi medio bassi e con misure di aiuto per coloro che sono in difficoltà. Siamo molto preoccupati. Il Partito democratico si è sempre contraddistinto per risolvere i problemi degli italiani e delle imprese. Abbiamo le carte in regola, perché in questi anni difficili abbiamo saputo affrontare con determinazione la crisi pandemica, quella economica e quella sociale, accompagnando la ripresa con sostegni e aiuti per i cittadini e il sistema produttivo. A differenza dei governi di centrodestra, con gli esecutivi a guida Pd abbiamo sempre diminuito il cuneo fiscale e aumentato i soldi in busta paga e così faremo ancora a ottobre se avremo la fiducia degli italiani”.
Così il capogruppo dem in commissione Finanze alla Camera, Gian Mario Fragomeli.