“Per l’agricoltura italiana si poteva fare di più. Ad un pessimo testo iniziale della manovra finanziaria, pieno di spot e bandierine, senza una strategia generale, non sono seguiti miglioramenti significativi da parte delle destre. Abbiamo insistito sulla necessità di sostenere le imprese agricole le cui attività sono segnate pesantemente dalla crisi energetica. Aumentare il fondo di solidarietà sarebbe stato un obbligo ma gli emendamenti del Pd sono stati bocciati, fatta salva l’acquisizione da parte della maggioranza delle nostre proposte su giovani e imprenditoria femminile e sulla rimodulazione delle accise sul tabacco. Sulle criticità che vive l’agricoltura ci hanno invece seguiti. Votati i nostri emendamenti per istituire un fondo triennale di 5,5 milioni di euro per sostenere le imprese vinicole colpite dalla flavescenza dorata e riattivato, con 500 mila euro l’anno, il comitato tecnico faunistico venatorio nazionale, così importante per affrontare l’emergenza della fauna selvatica in eccesso a cominciare dai cinghiali e per valutare eventuali aggiustamenti delle leggi statali su caccia e parchi. La contrarietà del governo non ci ha consentito di ottenere analoghi risultati per l'agricoltura biologica, per la frutticoltura, per la cooperazione e per i consorzi di bonifica che avrebbero bisogno di interventi immediati. Presenteremo, in merito, una serie di ordini del giorno per impegnare l’Esecutivo”. Lo dichiara il deputato dem Stefano Vaccari, capogruppo Pd in commissione Agricoltura della Camera.