"Un incontro tra amici e niente di più. Il ministro Calderoli incontra a Cagliari, peraltro in un salone da pranzo e non in uno spazio istituzionale, un gruppo di consiglieri e assessori della Sardegna e fa ironia sull'assenza delle forze di opposizione. Calderoli piuttosto, se ha in animo di fare il censore, dovrebbe chiedere conto dell'assenza del rappresentante legale e presidente della regione Solinas che attesta senza ombra di dubbi la non ufficialità della riunione, della quale non ci sono precedenti. Un incontro tra amici che nasce dalla totale assenza di cultura istituzionale nella forma e nella sostanza della organizzazione e della partecipazione.
Le opposizioni hanno fatto bene a non partecipare anche perché avrebbero continuato ad ascoltare proposte che mal si conciliano con gli interessi della Sardegna e le valutazioni oggettive che il servizio bilancio del Senato ha fatto dell'articolato del ministro Calderoli allorché viene evidenziato la previsione che l'autonomia differenziata produrrebbe ulteriori divaricazioni tra le regioni in termini di opportunità e servizi per i cittadini. Nulla si continua a dire sulle diverse condizioni di partenza delle economie regionali e su come affrontare questa evidente disparità senza nuove risorse. L'allarme arriva proprio dal dossier del Senato allorché si sottolinea che non si possono assegnare funzioni alle Regioni basandosi sulla tassazione regionale che dipende dai cicli economici e dalle condizioni di partenza. E quando Calderoli dice che se lo Stato spende 100 e la regione spenderà quei 100 significa che dove si spende 40 si continuerà perlomeno a spendere solo 40. Tentiamo di spiegarlo così al ministro Calderoli poi passeremo ai disegnini. Ciclo economico negativo meno capacità di tassazione, ergo meno finanziamento alle regioni. Insomma i ricchi saranno più ricchi, i poveri saranno più poveri. Per di più la Sardegna da regione a statuto speciale perderebbe la sua specificità e le sue attuali prerogative, comprese le entrate tributarie. Vade retro Autonomia differenziata, è solo un imbroglio di chi ha imbrogliato gli italiani con la legge elettorale peggiore di tutte, il porcellum. Senza soldi in più che non ci sono va definita come la Banca d’Italia ha definito la riforma fiscale proposta dal Governo, impraticabile!"
Così Silvio Lai, deputato Pd della Commissione Bilancio della Camera.