Elly Schlein in Direzione ha proposto un forte rilancio della presenza e dell’iniziativa del Pd, una stagione di mobilitazione su contenuti chiari di opposizione alla politica del governo Meloni e di proposte alternative.
Il danno peggiore che il Pd può fare a sé stesso è quello di tradire nella pratica quotidiana la grande aspettativa che con le primarie si è riversata su di noi.
Quindi dobbiamo andare avanti, senza tentennamenti, su una linea di rinnovamento profondo del partito e di svolta nei contenuti, che metta al centro i diritti sociali e civili, il lavoro, l’ambiente e la lotta contro ogni forma di discriminazione.
C’è un fatto incontrovertibile: la destra ha vinto facendo la destra, noi possiamo vincere se facciamo la sinistra.
Abbiamo due essenziali missioni da compiere: tornare a rappresentare le persone che vivono il disagio sociale e che non ci hanno più votato, e unire tra loro le forze di opposizione per preparare l’alternativa alla destra.
Se è così, allora è giusto essere presenti ovunque si denunci il problema della precarietà, del lavoro povero e delle ingiustizie sociali e ovunque ci sia una forza di opposizione – ieri i Cinquestelle domani altri – che scende in piazza, che costruisce occasioni di mobilitazione contro le politiche di questo esecutivo.
Al Governo della precarietà e delle diseguaglianze, che vuole ancora di più dividere il Paese, si risponde con un’opposizione unita e combattiva. E il Pd deve lavorare per questo.