“Le scelte identitarie del governo di Giorgia Meloni sono tutte contro il Sud. Hanno cancellato il reddito di cittadinanza, sono contrari al salario minimo, mettono in campo l'autonomia differenziata e stanno trasformando il Pnrr da grande opportunità a un vero e proprio campo di battaglia. Se prendiamo queste scelte e le caliamo nei confronti del Mezzogiorno, rendiamo la situazione del Sud quasi una situazione irreversibile. Per noi invece il Sud è la più grande occasione di sviluppo e cambiamento del nostro Paese”. Lo ha detto il deputato dem Marco Sarracino, responsabile coesione territoriale e Sud per il Partito Democratico, intervistato sul sito web dei deputati Pd.
“Nel Mezzogiorno – ha aggiunto l’esponente Pd - c'è anche un problema legato alle piccole e medie imprese. Nel decreto Sud la soglia minima di investimenti per le imprese è 200 mila euro. Ma in questi anni nelle Zes (Zone economiche speciali), in particolare nella Regione Abruzzo, si è verificato che il 90 per cento degli investimenti delle imprese fossero inferiori a 200 mila euro. Il decreto crea una grande illusione, ma non ci sono coperture finanziarie, rimandate alla Legge di Bilancio, e ci sono dei tetti che non potranno assolutamente essere rispettati dalle imprese”.
“Il Partito Democratico - ha concluso Sarracino – ha fatto un grande lavoro di ascolto. Ci siamo dati un nuovo metodo per rendere protagonisti innanzitutto i territori e i nostri circoli, i nostri amministratori, con il coinvolgimento anche delle imprese e dei sindacati con cui stiamo dialogando e con i quali abbiamo costruito una serie di emendamenti. E’ un nuovo metodo del Partito di Elly Schlein nel quale crediamo molto. Se noi vogliamo parlare di Pnrr, della Zes unica e delle grandi opportunità del nostro Sud, dobbiamo assolutamente rafforzare la capacità amministrativa delle nostre amministrazioni pubbliche. Purtroppo però in questo decreto, anche rispetto a questo non c'è assolutamente nulla”.