"La legge 185 del 1990, che vieta la vendita di armi a paesi in guerra o che violano i diritti umani, è un'ottima legge che ha fatto scuola in tutta Europa. Una legge che ha l’obbiettivo di mettere l’industria delle armi al servizio di una politica estera di pace e di tutela dei diritti umani. Ora questa maggioranza vuole svuotarla con una riforma che la rende inefficace e getta opacità sul commercio di armi.
Una maggioranza e un governo assoggettati alle lobby degli armamenti e delle banche, come abbiamo già visto con la farsa della tassazione degli extra profitti bancari convertiti in ricapitalizzazioni.
E nel riformare la 185 si vuole togliere trasparenza al commercio di armi e attraverso quali banche vengono effettuate le transazioni: i cittadini e le cittadine hanno diritto di sapere e di scegliere in modo consapevole a quale banca affidare i propri risparmi.
Tutto questo in un momento in cui si parla di guerra come un'opzione normale per risolvere le controversie tra Stati e non si lavora più perché, invece, sia la pace la strada da percorrere.
Per queste ragioni, insieme a Banca Etica, a Rete pace e disarmo e a tutte quelle associazioni della società civile grazie alle quali fu approvata la 185, ci opporremo alla riforma voluta dalla maggioranza e faremo di tutto perché quello che sta accadendo non passi sotto silenzio.
Non possiamo tornare indietro di decenni ad una politica che punta sulle armi e non sulla pace". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.