“La risposta del governo Meloni sulla vertenza Gkn, soprattutto dopo gli impegni presi in Parlamento, con l’approvazione dell’ordine del giorno al decreto Lavoro, è francamente inaccettabile e mortificante per le istituzioni. Non solo il sottosegretario Durigon ha infatti ammesso di non poter fare praticamente niente per salvaguardare i lavoratori, ma ha cercato di addossare tutta la responsabilità agli stessi operai accusandoli di aver ‘occupato’ gli spazi della fabbrica. Abbiamo un’azienda che è stata condannata da un Tribunale per aver violato la legge sulle delocalizzazioni, che prosegue a disertare i tavoli istituzionali ma che continua da mesi ad agire al di sopra delle regole scavalcando i sindacati e costringendo di fatto i lavoratori, da mesi senza stipendio e cassa integrazione, ad un esodo concordato. In questo contesto il governo ha l’obbligo di far rispettare le leggi e non accusare vigliaccamente i dipendenti che hanno peraltro presentato anche un progetto alternativo di riconversione produttiva dello stabilimento. Qualora i tempi si allungassero, in una situazione che vede palesemente la proprietà in torto, vanno attivati ammortizzatori sociali straordinari e costretta l’azienda a prendersi le proprie responsabilità. Chinare il capo come sta facendo oggi la destra è umiliante per l’intera nazione”. Cpsì il deputato e segretario del Pd della Toscana Emiliano Fossi in merito alla discussione della interrogazione sulla vicenda dello stabilimento Gkn di Campi Bisenzio, svolta oggi a Montecitorio.