“Proponiamo il ritiro del Collegato Lavoro alla Legge di Bilancio del 2022 presentato dalla ministra Calderone. Il testo di legge è stato varato l’8 novembre del 2023 e la ministra ne aveva chiesto la massima urgenza alla Camera. Sono passati più di sette mesi e non se ne è saputo più niente. Il governo non è stato in grado nemmeno di dare i pareri in commissione Lavoro agli oltre trecento emendamenti presentati ormai più di due mesi fa. E non c’è nessuno del governo che si degni di dare una spiegazione. Che significa? E’ una forma di sfiducia alla ministra del Lavoro da parte del resto del governo? O semplicemente sciatteria istituzionale? Noi chiediamo il rispetto delle prerogative del Parlamento che non può essere trattato come un soprammobile dell’esecutivo. E che deve poter lavorare in maniera ordinata. Auspichiamo che lo stesso chiedano i colleghi della maggioranza di centrodestra e la presidenza della commissione Lavoro. Altrimenti è meglio ritirare subito questo provvedimento, riscriverlo daccapo e far finire questa pagliacciata”.
Lo dichiarano con una nota congiunta i capigruppo dell’opposizione in commissione Lavoro alla Camera, Arturo Scotto (Pd), Valentina Barzotti (M5s), Franco Mari (Avs) e Antonio D’Alessio (Azione).