Oltre l’atrocità della morte, le parole sconsiderate del datore di lavoro che parla di “leggerezza” da parte di Satnam Singh, il bracciante indiano deceduto dopo un gravissimo incidente senza essere stato soccorso. Una storia terribile di lavoro in nero, sottopagato e sfruttato, su cui chiediamo chiarezza perché si accertino responsabilità. Una storia di disumanità che vorremmo fosse almeno attenuata con la richiesta che lo Stato si faccia carico di sostenere la giovane moglie, di non lasciarla sola come hanno fatto con il marito, lei giunta in Italia tre anni fa per un impiego al nero di dodici ore al giorno a cinque euro l’ora.
Così in una nota Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati.