"La notizia della liberazione di Maysoon Majidi l'attivista curdo-iraniana accusata di essere una scafista e da dieci mesi detenuta in Italia, ci riempie di gioia.
Certo, il processo non è ancora finito, ma il fatto che il giudice abbia scelto di liberarla senza neanche disporre gli arresti domiciliari ci fa ben sperare.
Abbiamo denunciato l'assurdità di questa vicenda fin dall'inizio, dopo avere incontrato Maysoon la prima volta a febbraio scorso nel carcere di Castrovillari e dopo averla visitata anche nel carcere di Reggio Calabria. Il suo racconto, preciso, dettagliato e coerente, mi è apparso immediatamente credibile.
Maysoon Majidi è un'artista, una filmmaker, un'attivista per i diritti delle donne. È arrivata in Italia cercando libertà e protezione e si è ritrovata in carcere. Appoggiare il movimento "Donna, vita, libertà" non può essere solo una bandierina. Le donne iraniane, le attiviste, vanno ascoltate, accolte e tutelate". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.