Migranti: conferenza stampa alla Camera con attivista curdo-iraniana assolta da accusa di essere scafista

  • 11/02/2025

Giovedì 13, ore 15 – Sala Berlinguer, Via Uffici del Vicario 21, Roma

 

Giovedì 13 febbraio alle ore 15, nella Sala Berlinguer della Camera dei Deputati, si terrà una conferenza stampa promossa da Laura Boldrini (PD) e Marco Grimaldi (AVS) a cui parteciperanno: Maysoon Majidi (attivista curdo-iraniana, assolta la scorsa settimana dal Tribunale di Crotone dall’accusa di essere una scafista); Parisa Nazari (attivista iraniana del movimento Donna, Vita e Libertà); Riccardo Noury (portavoce di Amnesty International Italia).

Boldrini: Maysoon Majidi assolta: giustizia è fatta

  • 05/02/2025

"Maysoon Majidi è libera, giustizia è fatta!
I giudici di Crotone hanno assolto la giovane attivista curdo-iraniana ingiustamente accusata di essere una scafista. Fin dal primo incontro, nel carcere di Castrovillari, quanto da lei raccontato in merito al suo attivismo civico e politico era apparso credibile e coerente e ho confidato che la magistratura giudicante avrebbe sanato il grande equivoco su cui si basava la sua imputazione.

Boldrini: Ho incontrato Maysoon Majidi in carcere: determinata a provare la sua innocenza

  • 23/09/2024

"Sono stata oggi al carcere di Reggio Calabria per incontrare Maysoon Majidi, l'attivista curdo-iraniana detenuta con l'accusa di essere una scafista.
Maysoon si è molto emozionata: sa che non è sola e che siamo in tante e tanti a sostenerla.
Fisicamente molto provata, Maysoon pesa appena 38kg, ma è determinatissima a portare avanti la battaglia per dimostrare la sua innocenza.
Conserva gelosamente tutte le lettere e le cartoline che le sono arrivate dopo l'appello lanciato insieme a Luigi Manconi e Marco Grimaldi per il suo compleanno e che le danno conforto.

Boldrini: Non lasciamo sola Maysoon Majidi: scriviamole

  • 29/07/2024

"Oggi è il compleanno di Maysoon Majidi, la giovane attivista curdo-iraniana scappata da un regime repressivo e violento come quello iraniano e ora detenuta in carcere in Italia perché accusata di essere una scafista. Un'accusa basata su testimonianze tradotte male, da mediatori culturali di una lingua diversa da quella dei testimoni stessi che, raggiunti dai familiari di Maysoon, hanno negato di averla mai identificata come la scafista. Abbiamo tutti sperato che a Maysoon venissero almeno concessi gli arresti domiciliari, ma questo non è accaduto.