• 22/11/2024

“Ci sono tre ministri dello stesso Governo che dicono tre cose diverse.

E ce n'è uno in particolare, ossia Matteo Salvini, che dice cose fuori dal mondo.

"Netanyahu è benvenuto in Italia, la scelta della Corte Penale Internazionale è politica", ha dichiarato.

E fa davvero tenerezza che a dirlo sia lui. Lui che, sull'uccisione di Navalny, disse di aspettare che a fare chiarezza fossero i giudici russi, celebri per la loro indipendenza.

Ricapitolando: Matteo Salvini disprezza i giudici italiani, non si fida di quelli europei, ritiene dei filo-terroristi quelli internazionali ma nutre fiducia per quelli russi. Siamo alla follia di un leader che, nella speranza di sopravvivere politicamente, ne dice ormai di ogni.

Ministro Salvini (e ministro Tajani), rispettare le sentenze della CPI non è una facoltà. Per l’Italia è un dovere vincolante. Che riguardino Putin, che riguardino Hamas, che riguardino Netanyahu.

Siete ministri e vicepresidenti del Consiglio della Repubblica Italiana, non della Russia”. Così sui social il deputato democratico Marco Furfaro.