l prossimo Consiglio affronterà questioni delicate in un momento storico complesso, che pongono l’Europa dinanzi a un bivio. O condannarsi all’irrilevanza rispetto alle dinamiche geopolitiche globali. Oppure seguire l’esempio di quanto fatto durante la pandemia con il Next Generation Eu e dopo l’aggressione in Ucraina con misure di sostegno inedite. Il nostro invito al governo è di continuare lungo questa strada anzitutto a livello interno, con politiche comuni per realizzare quegli investimenti che servono per rilanciare il progetto europeo e la competitività del sistema economico, ma anche per affrontare le sfide del nostro tempo: dalla sanità, alle crisi sociali ed occupazionali, dal cambiamento climatico alla transizione digitale, dall’indipendenza energetica alla difesa comune. Lo stesso va fatto a livello internazionale, per creare un’Europa che possa essere sempre più attore di pace protagonista negli scenari globali di crisi. Purtroppo la maggioranza è divisa al proprio interno, come dimostra la vicenda del voto sulla Commissione, e non riesce ad abbandonare la propaganda sovranista. Questo indebolisce fortemente il nostro Paese, come accaduto finora, visto che oltre alle parole la Premier Meloni non ha ottenuto nessuna riforma e nessun risultato concreto a difesa degli interessi dei cittadini italiani ed europei. Solo un grande buco nell'acqua come i centri in Albania.
Così il capogruppo democratico nella Commissione Affari Europei della Camera, Piero De Luca.