"Ben 300 pagine di rapporto, realizzati raccogliendo centinaia di esperienze di vittime, di testimoni ed esperti. Decine di attacchi militari dell'esercito israeliano sulla Striscia di Gaza esaminati, 102 dichiarazioni di alti esponenti del governo di Netanyahu e di capi dell'esercito. Secondo Amnesty International è evidente "l'intento genocidario" del governo israeliano ai danni dei palestinesi.
Oggi in Comitato diritti umani alla Camera abbiamo audito le rappresentanti di Amnesty International che hanno illustrato l'enorme e dettagliato lavoro svolto dall'organizzazione per redigere il rapporto che ha suscitato molte reazioni, alcune delle quali positive, come quella della Spagna e dell'Irlanda. In Italia, invece, c'è stata poca attenzione. Il ministro degli Esteri Antonio Tajani si è limitato a dire che "è ora di fermarsi, è ora di arrivare al cessate il fuoco. Ma non si tratta di genocidio a Gaza", senza neanche far riferimento al rapporto di Amnesty.
Durante l'audizione, le rappresentanti dell'organizzazione, hanno riferito che l'Italia ha continuato a vendere armi ad Israele anche dopo il 7 ottobre del 2023. Nello specifico, sarebbero stati ceduti a Tel Aviv 4 milioni tra armi e munizioni, mentre sarebbero stati autorizzati ulteriori 7 milioni di pezzi di ricambio. Si tratterebbe di commesse legate a contratti firmati prima dell'attacco terroristico di Hamas, ma in base anche alla legge italiana 185 sul commercio di armamenti, continuare a inviarne potrebbe mettere l'Italia a rischio di complicità con atti genocidari. Le affermazioni di Amnesty, per altro, sono corroborate dai dati raccolti in un rapporto dall'associazione Altreconomia.
Su questo faremo un'interrogazione al governo, perché chiarisca definitivamente se l'Italia sta continuando a trasferire armi a Israele. E chiederemo anche come il governo intende agire per porre fine alla gravissima situazione in corso nella Striscia di Gaza". Lo riferisce Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.