“Le forzature sulla riforma sono state un evidente errore. La maggioranza non ha potuto ignorare le numerose preoccupazioni delle forze di opposizione e del mondo dell'associazionismo, che hanno chiesto con forza di non stravolgere la Legge 185/90 sull’export di armi, considerata, al momento della sua approvazione, un modello a livello internazionale e un presidio di legalità e responsabilità nel cammino verso la pace. Stravolgere e depotenziare la legge 185/90 significherebbe tradire i principi della nostra Costituzione e il Trattato internazionale sulle armi”. Così i capigruppo di PD, M5S e AVS nelle Commissioni Esteri e Difesa della Camera, al termine dell’Ufficio di Presidenza che ha deciso all’unanimità di rinviare l’esame della riforma a marzo. "Auspichiamo adesso l’abbandono di ogni tipo di forzatura da parte del governo e della maggioranza: sarebbe un grave errore intaccare una riforma approvata con il concorso di tutte le forze politiche nel segno della trasparenza e dei principi costituzionali. Hanno ragione le associazioni che da anni si battono contro i mercanti di morte: la legge 185 per il controllo parlamentare sull'export di armi italiane non può essere e non deve essere svuotata dai suoi principi ispiratori”.