Dichiarazione on Sara Ferrari, deputata pd
“L'aggressione brutale subita da una poliziotta trans a Trento rappresenta un episodio di violenza che non possiamo derubricare come un caso isolato. Non si tratta di una semplice manifestazione di tifo violento, ma di un atto esplicitamente transfobico, che evidenzia come il clima di odio e discriminazione stia crescendo in maniera preoccupante. Esprimo la piena solidarietà alla vittima e condanno con fermezza questo attacco, che mina la libertà e la sicurezza di chiunque non si conformi a rigidi schemi di genere.
Negli ultimi mesi, il Trentino ha visto una preoccupante escalation di episodi omotransfobici. Questa situazione è inaccettabile e richiede un intervento immediato da parte delle istituzioni provinciali e nazionali. Non bastano più dichiarazioni di condanna generiche: servono misure concrete per prevenire e contrastare questa violenza discriminatoria.
La responsabilità di questo clima d’odio non può essere ignorata. Politiche reazionarie, discorsi d’odio e il disimpegno delle istituzioni alimentano una cultura che legittima la discriminazione. Dalla destra estrema in Europa e negli Stati Uniti alle scelte del governo italiano, si stanno smantellando diritti e percorsi di inclusione, rendendo più difficile la vita delle persone LGBTQIA+. L'Italia, ad oggi, non dispone di una legge efficace contro l'omotransfobia. Il rigetto di proposte legislative in materia dimostra quanto sia ancora lunga la strada per garantire reale uguaglianza e sicurezza. Se gli aggressori della poliziotta trans venissero identificati e processati, non esisterebbe alcuna aggravante specifica per il movente transfobico dell’attacco. Questo vuoto normativo è inaccettabile e va colmato immediatamente. La Giunta Fugatti ha già respinto iniziative di legge provinciali del Partito Democratico, mirate a prevenire i crimini d’odio e a monitorare il fenomeno. Ora si rivelano sempre più necessarie. Chi ha responsabilità di governo non può sottrarsi da questo dovere” così la deputata democratica Sara Ferrari.