• 29/05/2025

“Esistono due modi per parlare di sicurezza. Quello di costruire protezione sociale, valorizzare le persone, tutelarle in ogni ambito di vita, garantire libertà di espressione e di opinione, anche di protesta pacifica. E quello di creare ed alimentare paure, individuare colpevoli o possibili colpevoli, pensando che la forza della repressione  e l’aumento dei reati sia la soluzione anche a costo del restringimento di libertà personali. Questa è l’idea della destra di sicurezza, espressa attraverso questo vergognoso atto. Un atto che colpisce i deboli, immigrati e carcerati, impedisce la libera e pacifica protesta, istituisce nuovi reati in tal senso, nel contempo si alleggerisce il contrasto a evasione e mafia, minando la sicurezza sociale. Ma soprattutto l’iter di questo atto, dimostra come venga meno la tutela della sicurezza prioritaria, quella delle regole democratiche e del confronto. Si è agito sostituendo un Disegno di Legge con un decreto, commissariando su un tema come questo la funzione del parlamento. Su questo riflettiamo, parliamo al Paese suscitando quella pacifica, ma ferma ribellione ad un’idea sicuritaria dello Stato che non appartiene alla nostra Repubblica e non è costituzionalmente tollerabile”. Lo ha detto in Aula Gian Antonio Girelli deputato pd e vicepresidente della commissione parlamentare di inchiesta sul COVID, dichiarando il parere del Pd nettamente contrario al Dl sicurezza.