“Il Partito Democratico chiede che la modifica del Codice dei beni culturali sia l’occasione per un confronto serio e costruttivo su come valorizzare davvero il nostro patrimonio, coinvolgendo il terzo settore, le imprese culturali e creative e tutte le realtà che ogni giorno contribuiscono a rendere viva la cultura italiana.” Lo dichiara Irene Manzi, capogruppo del Pd in commissione Cultura della Camera, che, dopo l’avvio in Aula dell’esame della proposta di legge di modifica del Codice dei beni culturali, ritorna sul tema.
“Il testo in discussione – spiega Manzi – dovrebbe affrontare con concretezza i temi della gestione sussidiaria e della valorizzazione, ma rischia di essere indebolito da un’impostazione più simbolica che sostanziale. A partire dal titolo stesso, ‘Italia in scena’, che con i beni culturali ha davvero poco a che fare, ed è anche il titolo del libro del relatore, presidente della commissione nonché primo proponente della proposta di legge, Federico Mollicone. Per questo abbiamo presentato un emendamento soppressivo del nome: un atto di buonsenso, oltre che di rispetto per il Parlamento e per il settore culturale”.