“Non c’è peggior sordo di chi non vuole sentire. Il ministro Urso, nonostante le critiche arrivate da tutto il mondo industriale – comprese quelle di Confindustria, che ha ribadito oggi stralcio dell’articolo 30 della legge sulle Pmi – ha appena chiuso il tavolo con parti sociali confermando che il Governo andrà avanti con il testo così com’è della legge sulle piccole e medie imprese. La sua ostinazione rischia di far sbattere il Made in Italy contro norme che non tutelano le aziende virtuose e i lavoratori. L’articolo 30 di cui ribadiamo la richiesta di stralcio resta un punto critico: riguarda i subappalti nel settore moda, dove è fondamentale garantire trasparenza, legalità e condizioni dignitose per i lavoratori. Continuiamo a chiedere interventi correttivi che impediscano pratiche di sfruttamento e valorizzino le imprese che rispettano le regole. Il Parlamento deve poter legiferare senza forzature: la legge sulle PMI è troppo importante per il settore moda e per il Made in Italy per essere portata avanti con ostinazione e superficialità”. Così i componenti delle Commissioni Attività produttive e Lavoro della Camera, Alberto Pandolfo, Arturo Scotto e Christian Di Sanzo.