16/11/2023 - 15:50

Lo scrive su X Lia Quartapelle, deputata Pd

A febbraio @bancaditalia segnalava prelievi di 1 mln € dai conti correnti dell’ambasciata russa in Italia. Avevo presentato una interrogazione per chiedere al governo di convocare l’ambasciatore russo e chiedere spiegazioni. Sono passati 10 mesi i milioni sono diventati 4, in Russia si è scoperto che un giornalista è stato pagato 600k euro da un oligarca. Da noi il governo non ha ancora spiegato cosa fa per monitorare o fermare questi flussi. Presenterò un’altra interrogazione.

16/11/2023 - 15:18

"Solidarietà ai colleghi Riccardo Magi e Benedetto della Vedova, aggrediti davanti a Palazzo Chigi per le loro posizioni sul tema della carne coltivata. Quanto accaduto è deprecabile e lo è ancora di più perché a scagliarsi contro di loro è stato il presidente di un'organizzazione come Coldiretti. Un gesto che va condannato, comunque la si pensi sulle questioni in discussione in aula. Quando parlamentari dell’opposizione vengono aggrediti avanti al parlamento per ciò che si dice  in aula  si verifica un atto gravissimo e pericoloso". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata PD e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel Mondo.

16/11/2023 - 15:00

“Quali iniziative intendono intraprendere i ministri Salvini, Piantedosi e Calderone, per contrastare ogni forma di violenza nei confronti degli operatori del trasporto pubblico locale e garantire la sicurezza di tutti i cittadini e le cittadine che utilizzano i mezzi pubblici? Quali risorse, oggi insufficienti, intendono stanziare per assicurare un servizio capillare e di qualità per i cittadini su tutto il territorio nazionale e per il rinnovo in tempi brevi del contratto nazionale di settore?”.

Sono le domande contenute nell’interrogazione rivolta ai ministri delle Infrastrutture e dei trasporti, dell’Interno e del Lavoro, presentata dai deputati del Gruppo Pd.

“Le organizzazioni sindacali - segnala l’interrogazione sottoscritta dalla capogruppo, Chiara Braga, e da oltre 40 deputati dem - che hanno anche più volte per questo scioperato, da tempo chiedono interventi mirati per affrontare quella che è diventata una vera e propria emergenza e assicurare le condizioni di sicurezza necessarie per il personale in servizio nello svolgimento del proprio lavoro. Sui gravi episodi di violenza, sia fisica che verbale, perpetrati contro il personale viaggiante il Gruppo del Pd ha presentato negli scorsi mesi tre atti di sindacato ispettivo che ancora non hanno avuto risposta, nonostante la gravità del problema. Allo stesso tempo è in evidente ritardo anche l’avvio dei gruppi di lavoro relativi al Protocollo sottoscritto nel marzo 2022 per la promozione della sicurezza nel processo di sviluppo del trasporto pubblico locale e regionale sostenibili”.

“Il Governo - dichiara Andrea Casu, primo firmatario dell’interrogazione - manifesta interesse verso difficoltà e disservizi nei trasporti solo per attaccare i sindacati nei giorni in cui i lavoratori decidono di esercitare il diritto di sciopero, gli chiediamo di occuparsi del diritto alla mobilità dei cittadini e della sicurezza sul lavoro 365 giorni l’anno”.

16/11/2023 - 14:47

Solidarietà a Riccardo Magi e a Benedetto Della Vedova per l’aggressione da parte del presidente della Coldiretti.
Inaccettabile che avvenga per le posizioni espresse nell’ambito di un libero confronto parlamentare. Chi usa la violenza non ha argomenti, lo dica chiaramente anche chi è al Governo.

Lo ha scritto su X Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati

16/11/2023 - 14:36

Dichiarazione di Antonella Forattini, deputata Pd e componente la commissione Agricoltura della Camera

“Il provvedimento sulla cosiddetta carne coltivata è l’ennesima, pomposa bandierina da sventolare per distrarre gli elettori a cui è stato promesso cose che non stavano in piedi prima e continuano a non stare in piedi oggi. Un provvedimento che nasceva già falsato nella sua terminologia  e infatti, anche grazie al lavoro del Pd , oggi parliamo  di carne coltivata e non di carne sintetica.”  Così Antonella Forattini, deputata del Pd e componente la commissione Agricoltura nel motivare il voto di astensione del suo gruppo al Ddl sulla carne coltivata. “E’ bene infatti specificare e chiarire – ha aggiunto Forattini- che in Europa la carne coltivata, come tutti i novel food, è soggetta a una valutazione del rischio di condotta dall’Agenzia per la sicurezza alimentare (l’EFSA). Tale Agenzia dà il proprio nulla osta solo se e quando accerta che il profilo nutrizionale e quello di rischio sono analoghi rispetto ai prodotti che vanno ad affiancare. In caso sia riconosciuto, la Commissione può autorizzarne sia il commercio che il consumo.” Rivolgendosi poi al governo e alla maggioranza, l’esponente Pd ha dichiarato: “sapete benissimo che questo provvedimento verrà bocciato dall’Unione Europea. Ma prima che ciò avvenga ci vorrà del tempo, e allora meglio passare all’incasso con un po’ di fumo negli occhi agli italiani. Ecco perché, per noi, si tratta solo di populismo legislativo. Pur convinti della sua inconsistenza, siamo altrettanto consapevoli che il percorso di innovazione che la scienza ha avviato deve essere calato opportunamente nella nostra società, deve tener conto delle esigenze e anche delle preoccupazioni di chi, tutti i giorni, porta avanti le produzioni del nostro made in Italy. E siccome non è pensabile di fermare i progressi della scienza,  - ha concluso Forattini- superato questo provvedimento faccio un appello affinché si inizi da subito, con serietà e responsabilità, a costruire le condizioni perché l’Italia possa farsi trovare pronta di fronte ai progressi che la scienza può fare in questi settori e in questa materia. E lo faccia insieme a quelle filiere e a quei soggetti che subiranno in prima persona gli effetti del progresso scientifico.”

16/11/2023 - 14:28

“Piena solidarietà da parte del gruppo Pd della Commissione Agricoltura a Riccardo Magi e Benedetto Della Vedova di +Europa aggrediti verbalmente e fisicamente da Ettore Prandini, presidente nazionale della Coldiretti. La differenza delle opinioni non giustifica in alcun modo un simile comportamento e nuoce alle stesse cause del mondo agricolo. Sulla carne coltivata ci sono opinioni diverse e dovrebbe prevalere la riflessione e il merito senza che il libero confronto degeneri in atteggiamenti inqualificabili. Ci meraviglia tutto questo unitamente ad appiattimenti politici verso il governo che minano l’autonomia che dovrebbero avere tutte le organizzazioni”.

Lo dichiarano Stefano Vaccari, capogruppo Pd, e Antonella Forattini, Stefania Marino e Andrea Rossi, della Commissione agricoltura della Camera.

16/11/2023 - 13:53

“Il divieto di commercializzazione della carne coltivata nel nostro Paese, imposto dal governo con un’apposita legge, è una grande bufala che nulla ha a che vedere con il merito della questione. L’unica necessità è infatti quella del ministro Lollobrigida di piantare l’ennesima bandierina propagandistica, utile per attaccare l’Europa in vista della prossima competizione elettorale, e di riaffermare così una visione autarchica della sovranità alimentare, che mal si concilia con la necessità di garantire, globalmente, cibo sano e nutriente da attività agricole sostenibili e di qualità”.

Lo ha detto Stefano Vaccari, capogruppo Pd della commissione Agricoltura, dopo l’intervento del ministro Lollobrigida nell’Aula della Camera.

“Che sia un bluff è palese - ha aggiunto - poiché la decisione per la commercializzazione della carne coltivata appartiene all’Unione Europea sulla base di approfondite valutazioni dell’autorità scientifica, che esprimerà un parere positivo o negativo sulla base della necessità di garantire la tutela della salute dei cittadini e l’impatto ambientale derivante dalla produzione in laboratorio della carne coltivata. Da questa considerazione e dal fatto che la legge non ricomprende, come da noi richiesto, l’istituzione di un tavolo tecnico scientifico e il raccordo con l’Unione Europea, deriva la nostra scelta di tenere un atteggiamento di responsabilità a tutela del comparto agricolo italiano, dell’allevamento di qualità finalizzata alla produzione delle carni, della nostra cultura e delle nostre tradizioni gastronomiche apprezzate in tutto il mondo. Alla Coldiretti, con grande rispetto, diciamo questo - ha concluso - con la consapevolezza che all’agricoltura italiana serve ben altro e che invece non arriva, come testimonia l’inadeguatezza della manovra finanziaria 2024”.

16/11/2023 - 13:43

"Sul decreto Bollette il governo si è dimostrato incompetente e arrogante. Dovevano ridurre il costo delle bollette. La verità è un'altra: il governo Meloni ha tolto le agevolazioni sulle accise, quindi è rincarato il costo della benzina e hanno fatto aumentare anche la bolletta elettrica. Peraltro, il decreto che avevano fatto a gennaio sui carburanti, con lo sbandierato cartello sul prezzo medio regionale, non ha diminuito il prezzo della benzina ed è stato bocciato dal TAR, per questo incompetenti e arroganti”. Lo ha detto il deputato dem Vinicio Peluffo, capogruppo Pd in commissione Attività produttive, intervistato sul sito web dei deputati Pd.

“C’è anche – ha aggiunto l’esponente Pd - un rischio rincari per l’elettricità. Dal primo aprile, la bolletta dell’energia elettrica costa il 25 per cento in più perché questo governo ha deciso di togliere la sterilizzazione degli oneri generali di sistema che aveva fatto il governo Draghi. In più c'è una scadenza importante il 10 gennaio, con il superamento della maggior tutela con il rischio di aumento delle bollette. Ieri l'antitrust ha sanzionato, per 15 milioni di euro, 10 società dell'energia, proprio perché avevano fatto aumentare i prezzi. La proposta avanzata dal Pd è quella di prorogare per un anno il mercato a maggior tutela proprio per evitare che aumentino ulteriormente le bollette elettriche”.

“Occorre un governo – ha concluso Peluffo - che la smetta di raccontare una cosa per un'altra e che si decida ad ascoltare o quantomeno confrontarsi con le opposizioni, le associazioni di categoria e le associazioni dei consumatori. Il governo non solo non ha accettato i nostri emendamenti ma ha posto l'ennesima fiducia proprio per evitare la discussione nel merito. Tuttavia, nella discussione sugli ordini del giorno, l'intervento di Rampelli, ha dimostrato quanto la maggioranza sia spaccata su questi provvedimenti. E la verità è che questa volta la fiducia l'hanno messa, sì, contro l'opposizione, ma l'hanno messa anche contro la loro maggioranza".

16/11/2023 - 13:23

“Mi auguro che la Commissione Bicamerale d’Inchiesta sulla scomparsa di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori possa prendere a operare presto. Il presupposto essenziale per garantire un lavoro serio è tenerla al riparo da diatribe politiche e partitiche, tanto più dalla sovrapposizione tra patiti e posizioni o giudizi preconfezionati. Qui non si tratta di fare politica, ma di raccogliere documenti, testimonianze e costruire una base documentale seria e approfondita che possa essere utile al lavoro delle magistrature. Quindi auspico che ogni partito si tenga al riparo da questo rischio. E dal rischio di offrire alibi a chi a questo organismo non ha mai credito o l’ha ostacolato proprio con l’argomento che altro non sarebbe stato che una ribalta per qualcuno. Auspico dunque riservatezza, sobrietà e silenzio da parte di tutti fino a quando l’esame dei documenti non consentirà di diradare le nebbie di oltre quarant’anni di false verità, depistaggi e sciacallaggi di ogni sorta”. Così in una nota il deputato del Partito Democratico e promotore della Commissione di Inchiesta, Roberto Morassut.

16/11/2023 - 12:51

E’ un colpo di mano. Si trasforma una legge delle opposizioni in una delega al Governo. Dove di salario minimo non c’è traccia e si apre pericolosamente al principio delle gabbie salariali. La nostra opposizione sarà durissima. Ancora una volta il Parlamento verrà mortificato e ridotto a un soprammobile.

Così Arturo Scotto, capogruppo del Pd in commissione Lavoro della Camera.

16/11/2023 - 12:50

 “Quanto accaduto con la legge di delegazione europea è la cartina di tornasole dell'atteggiamento del tutto inconcludente del governo sui vari temi europei di attualità, dal Pnrr, al Mes, al Patto di Stabilità. Dopo mesi di discussione alla Camera sono spariti magicamente, infatti, i pareri - e quindi la posizione - del governo sugli emendamenti alla legge di delegazione europea. Per questo è stata rinviata sine die la sua approvazione. Ed è gravissimo perché in questo specifico testo sono contenute norme di recepimento di atti europei di primaria importanza per il riconoscimento di diritti fondamentali per i lavoratori, le famiglie, le imprese. Per tutti i cittadini italiani. Non sono una imposizione dell’Europa ‘cattiva’, come questo governo vuol fare credere. Parliamo del recepimento di norme sul salario minimo, sulla parità di retribuzione tra uomo e donna, sulla sicurezza ambientale nei posti di lavoro. Norme per garantire la rappresentanza di genere nelle società quotate. Per non parlare di quelle che prevedono il rafforzamento della cyber sicurezza negli enti locali. Eppure abbiamo visto quanto sia facile bucare anche la rete telefonica perfino della Presidenza del Consiglio dei ministri. Insomma, il clamoroso e colpevole ritardo rischia di produrre danni gravi in Italia. Per questo, chiediamo che si recuperi quanto prima il tempo che la destra sta facendo perdere al Paese”. Così il deputato democratico Piero De Luca, capogruppo in commissione Politiche Ue, intervenendo in aula alla Camera sul rinvio della legge di delegazione europea.

16/11/2023 - 12:12

"Attacco alla nostra civiltà giuridica"

È sconcertante la volontà della destra di mandare in carcere le donne incinta o madri di figli neonati, più piccoli di un anno, eliminando per decreto il rinvio della pena detentiva prevista dall’art. 146 del codice penale. La loro ossessione per una politica securitaria sta degenerando in un sadismo che calpesta i diritti dei bambini. Oggi le donne incinte che devono scontare una pena sono ospitate in strutture ad hoc per far crescere fuori dal carcere i bambini, non sono comunque libere. Quindi è del tutto incomprensibile come la destra si accanisca su queste fragilità, e voglia aprire le porte del carcere anche a bambini che non c’entrano nulla con le colpe delle madri, violando il supremo interesse del minore. Ci opporremo in Parlamento con ogni mezzo perché questo è un vero e proprio attacco alla nostra civiltà giuridica e al senso del sistema penitenziario, che deve sempre essere rivolto al rispetto dei diritti umani e alla riabilitazione di un detenuto o di una detenuta.

Così Alessandro Zan, deputato e responsabile Diritti della segreteria nazionale del PD.

16/11/2023 - 11:32

“Eliminare l’obbligatorietà del rinvio della pena per le donne incinte e con figli piccoli, fino a un anno, sarebbe un atto che colpisce in modo grave i diritti dei bambini. Una conferma, purtroppo, dell’assurdità con la quale la destra affronta un tema così delicato per la vita dei minori a cui ci opporremo con tutte le forze, anche in considerazione del fatto che oggi le donne incinte che delinquono vengono inserite in case protette e non vanno libere in giro. Allora perché questo accanimento?”.
Lo affermano la responsabile Giustizia del Pd Debora Serracchiani e il capogruppo dem in commissione Giustizia Federico Gianassi.
“Con l’affossamento della nostra proposta di legge sulle detenute madri – aggiungono gli esponenti del Pd -avevamo già visto l’irrazionalità dell’azione di governo e maggioranza. Ora temiamo che si voglia procedere su una strada sbagliata e pericolosa. Tutto questo dopo nemmeno 24 ore da quando Nordio ha detto ‘meno carcere’. Ancora una volta, il governo di cui è ministro della Giustizia lo smentisce e in galera vuole mandarci anche le donne incinte”.

 

16/11/2023 - 11:00

"Apprendiamo che il Governo starebbe valutando di eliminare l'obbligatorietà del rinvio dell'esecuzione della pena per le donne incinte o con figli fino ad un anno di età. Sarebbe gravissimo, è inaccettabile. Un altro colpo inferto ai diritti dei minori dopo l'irrigidimento delle pene previsto dal decreto Caivano".
Lo afferma la deputata del Partito Democratico Michela Di biase, componente della commissione Giustizia e capogruppo Pd in commissione bicamerale Infanzia e Adolescenza.
"Questa è la cultura repressiva con cui intendono riscrivere il nostro codice penale a colpi di maggioranza. Se il Governo prenderà questa strada la contrasteremo nelle Aule parlamentari - aggiunge Di Biase - perché vengono meno gli interessi superiori dei bambini ed i principi costituzionali sulla maternità".

15/11/2023 - 20:33

“I contenuti di questo decreto e il metodo usato sono un esempio fulgido dell’incompetenza e dell’arroganza di questo Esecutivo”. Lo ha detto in aula alla Camera il capogruppo dem in commissione Attività produttive Vinicio Peluffo, annunciando il voto contrario del Gruppo Pd al Dl energia.

“Eravamo pronti ad una discussione nel merito – ha aggiunto Peluffo fra le altre cose – ma ancora una volta vi siete sottratti, svilendo ancora una volta il Parlamento, rompendo la corretta dialettica con le opposizioni.

“Con la legge di bilancio dello scorso anno avete reintrodotto le accise, poi avete varato un decreto che pomposamente doveva contenere i prezzi ma che non ha avuto nessun risultato. Una scelta sbagliata, ma siete andati avanti senza essere capaci di scrivere bene la norma attuativa visto che il Tar del Lazio ha annullato il decreto del ministro Urso.

Sui costi della bolletta elettrica abbiamo proposto di sterilizzare gli oneri di sistema, di riorganizzarli spostando alcune voci sulla fiscalità generale in linea con i richiami dell’Autorità di settore per sgravare famiglie e imprese; abbiamo proposto il credito d’imposta per Pmi e artigiani e un fondo di garanzia per la realizzazione di comunità energetiche rinnovabili.

Abbiamo proposto con un altro emendamento una cosa semplice e di buon senso come la proroga di un anno per il superamento della maggior tutela perché mancano solo 56 giorni alla scadenza del prossimo 10 gennaio e il governo non ha fatto la campagna di comunicazione per informare i cittadini e perché è forte il rischio di aumenti incontrollati dei prezzi delle bollette.

Purtroppo però siete scappati dal confronto nel merito perché volete fuggire dalla realtà quotidiana che affrontano le famiglie e le imprese”.

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