09/05/2023 - 14:03

"Ancora una volta un rinvio dell' udienza di Patrick Zaki. Continua il suo calvario giudiziario. Una continua violazione dei diritti umani e della libertà di espressione. Dobbiamo continuare, con ancora maggiore determinazione a chiedere alle autorità egiziane la sua liberazione. Una battaglia importante per Zaki e affinché i diritti civili fondamentali diventino un valore universale".

Così Andrea De Maria e Virginio Merola, deputati PD.

09/05/2023 - 13:47

45 anni dopo in Via Caetani. Per rendere omaggio a Aldo Moro, al suo esempio di coraggio e capacità di dialogo. Alla forza delle istituzioni democratiche, capaci di resistere e sconfiggere il terrorismo.

Lo ha scritto su Twitter Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati

09/05/2023 - 12:07

“Riteniamo gravissime le affermazioni del Sottosegretario Gemmato che, senza alcun imbarazzo, annuncia ispezioni negli ospedali pugliesi per meri fini elettorali”. Lo dichiarano Claudio Stefanazzi, Marco Lacarra e Ubaldo Pagano deputati pugliesi del Partito Democratico.

“Pensare di poter utilizzare il proprio ruolo e il proprio potere per condurre una campagna elettorale contro un avversario politico è sintomo di una cultura istituzionale che vede nei regimi dittatoriali un modello da seguire e che è in aperto contrasto con le regole della democrazia. È evidente che Gemmato non abbia ancora capito quali sono i limiti della sua funzione, né cosa significhi davvero avere la responsabilità di governo in un Paese democratico. Annunciare ispezioni a tappeto, peraltro solo in Puglia, col chiaro intento di colpire (solo a parole) Michele Emiliano, ci riporta indietro ai tempi più bui della nostra storia. Tutto questo è assolutamente inaccettabile e per questo abbiamo presentato questa mattina una interrogazione parlamentare per chiedere le immediate dimissioni di un membro del Governo completamente incompatibile con l’incarico che gli è stato conferito", aggiungono i deputati dem.

“Quando Gemmato sarà sollevato dal suo ruolo e gli sarà chiaro cosa vuol dire il rispetto per le istituzioni e per le regole democratiche, sarà nostro personale piacere accompagnarlo in un tour nelle nostre strutture sanitarie, sempre che il governo Meloni non riesca a distruggere prima di allora la sanità pubblica in questo Paese".

09/05/2023 - 12:03

“Il Ponte sullo Stretto si delinea come una macchina mangia-soldi, basti pensare che il decreto prevede una variazione dei costi dell’opera che potrà arrivare a circa 14 miliardi di euro, con la possibilità di ulteriori compensazioni che non si sa fino a quando e fino a dove faranno lievitare costi”. Così il vicepresidente della Commissione Trasporti, Roberto Morassut, intervistato da Radio Radicale.

“È inoltre previsto un ‘gettone d’oro’ di 250mila euro l’anno per i membri del Consiglio d’Amministrazione - continua il deputato del Partito Democratico -  che sarà erogato prima ancora che il progetto prenda corpo: una cosa che non sta né in cielo né in terra che il Partito Democratico ha provato a contrastare in totale solitudine. A questo proposito mi ha sorpreso l’atteggiamento del Movimento 5 Stelle, che su questa operazione si è dimenticato di essere il partito anti-casta”.

09/05/2023 - 11:53

"Nell' anniversario dell' omicidio di Aldo Moro ricordiamo tutte le vittime del terrorismo. È dovere di tutte le istituzioni essere  al fianco delle vittime. Questo non è sempre accaduto. È lunga la storia di depistaggi, deviazioni negli apparati dello Stato, indulgenza verso i terroristi. In Parlamento, nella scorsa legislatura, avevamo condiviso con tutti i gruppi una legge per riconoscere i diritti delle vittime del terrorismo, la cui approvazione era stata interrotta dalla crisi di governo. Andrà ripresentata in questa. Come confermo che ho predisposto una mozione parlamentare sulla sentenza del nuovo processo sula strage del 2 agosto, che dice molto degli anni tragici della strategia della tensione". Così Andrea De Maria, deputato PD.

09/05/2023 - 10:57

“Aldo Moro e Peppino Impastato due storie diverse, due collocazioni diverse ma unite dallo stesso, univoco senso dello Stato e della legalità. Due morti violente per mano di terroristi e mafiosi. Ricordiamoli rafforzando le ragioni della democrazia e della libertà”. Lo scrive sui social Silvio Lai, deputato del Pd.

09/05/2023 - 10:02

"La mafia non è una categoria del passato. Esiste ancora e in maniera tentacolare si è infiltrata nei luoghi chiave dell'economia e delle istituzioni, per affiancare ai traffici illegali su droga, armi, esseri umani nuove attività nell’economia legale. Ha già lanciato da tempo la sua opa sui grandi interessi economici, gli appalti pubblici, favorita da connivenze, omertà, indifferenza, complicità, corruzione. E si riproduce come “stato” nello Stato anche dentro i conflitti sociali, le diseguaglianze, la povertà e l'emarginazione, l'assenza dei diritti.
Per ricordare degnamente Peppino Impastato occorre non essere mai silenti, partire dai problemi aperti e lavorare per risolverli. Di certo allentare le maglie del codice degli appalti, alzare la soglia sull'uso del contante, va nella direzione opposta. Così come appare assurdo che ancora in Parlamento non sia stata insediata la commissione antimafia. Anche i comportamenti oltre alle scelte fanno la sostanza della lotta alla mafia". Lo scrive sui social Stefano Vaccari, deputato del Partito Democratico.

08/05/2023 - 18:02

“La modalità con cui il governo ci sta portando all’approvazione del decreto sul Ponte sullo Stretto rischia di creare un enorme pasticcio: potremmo infatti andare incontro a rischi di contenzioso e di bocciatura da parte della Corte di Giustizia europea. L’aggiornamento della progettazione e il cronoprogramma realizzativo potrebbero infatti sfiorare quel 50 per cento dei costi oltre il quale scatta l’obbligo di una nuova gara”. Lo dichiarano i capigruppo dem nelle commissioni Trasporti e Ambiente Anthony Barbagallo e Marco Simiani.

“Questo perché - spiegano i deputati democratici - il decreto prevede l’avvio di una fase contrattuale e, nello specifico la chiusura del contenzioso con il contraente generale del 2006, prima che siano noti elementi fondamentali per l’aggiornamento della progettazione ed il cronoprogramma realizzativo.

Il governo e i relatori, peraltro, non hanno fornito nessun chiarimento in ordine alle ragioni che li hanno spinti a proporre l'emendamento di adeguamento dei prezzi utilizzando il parametro della 'media delle variazioni percentuali del valore dei primi quattro progetti infrastrutturali banditi da RFI e ANAS nell'anno 2022'. Non si capisce perché proprio i primi quattro (e non i primi tre o i primi sei). Una scelta assolutamente discrezionale slegata dai precetti della logica e della trasparenza.

Per offrire qualche dato possiamo ricordare che la relazione tecnica prevede un valore complessivo dell'opera di 7,428 miliardi di euro e un investimento totale di 8,549 miliardi.  Il DEF ci dice invece che il costo dell’opera risulta di 13,5 miliardi di euro, la stima delle opere complementari è di 1,1 miliardi di euro, per un totale quindi di 14,6 miliardi (ma ad oggi non è stato stanziato neanche un euro).

Il governo lega inoltre il riconoscimento dell’aggiornamento dei prezzi parametrato a quelli degli anni 2022-2023 – quindi il periodo di assoluta emergenza ed eccezionalità - alla data di approvazione dell’opera da parte del CIPESS. Delibera che ad oggi non ha una data certa. Continueremo quindi a riconoscere l’adeguamento dei prezzi parametrandoli ai prezzi eccezionali di questi anni senza avere un limite temporale certo? L’emendamento approvato pone il limite dei 13,5 mld del DEF 2023. Saranno sufficienti se la delibera non dovesse essere approvata in tempi brevi?”.

08/05/2023 - 17:32

"Ma strategia governo è di mettere le mani sulla Rai"

A fronte di un amministratore delegato che ha appena approvato il bilancio della Rai, che viene messo in discussione da mesi dalla maggioranza di governo e che oggi dichiara che non ci sono più le condizioni per andare avanti per i continui attacchi politici, il ministro Lollobrigida non può fischiettare e far finta di niente. Il suo goffo quanto vano tentativo di cancellare le impronte non riesce a nascondere la strategia del governo Meloni che è chiara fin dall'inizio: mettere le mani sulla Rai.

Così il deputato del PD Vinicio Peluffo, della commissione di Vigilanza Rai.

08/05/2023 - 15:54

Dichiarazione di Andrea Rossi, Virginio Merola, Andrea De Maria, Ouidad Bakkali, Ilenia Malavasi, Stefano Vaccari, Paola De Micheli e  Andrea Gnassi deputati Pd

Troviamo davvero speciosa la polemica sollevata degli esponenti emiliano romagnoli di Fratelli D'Italia Lisei e Barcaiuolo  a seguito di una eccezionale e imprevista alluvione che ha colpito  le comunità emiliano romagnole e verso le quali tutti dovrebbero portare rispetto.  Si è trattato di un evento straordinario, una caduta di acqua in 48 ore senza precedenti, riconosciuto anche dal governo che ha stanziato immediatamente 10 milioni di euro. La notizia secondo la quale la Regione non avrebbe utilizzato fondi del ministero delle Infrastrutture per la messa in sicurezza dei corsi d’acqua è palesemente falsa e questo non fa certo onore a rappresentanti delle istituzioni, visto che i 55 milioni sono collegati all'idrovia ferrarese e nulla hanno  a che fare con la sicurezza idraulica e a interventi per la prevenzione del dissesto idrogeologico.  Sarebbe invece opportuno che i colleghi, davanti a eventi simili, si togliessero la maglietta di partito e indossassero quella dell'Emilia Romagna, per  lavorare tutti insieme affinché sia riconosciuto dal governo nazionale e in tempi brevi, un adeguato ristoro alle famiglie e alle imprese colpite da questa alluvione, fornendo la necessaria copertura alla norma sui ristori per eventi alluvionali presente dal 2016 e già usata per situazioni simili. Viceversa, usare argomentazioni manifestamente false per colpire la segretaria del Pd Elly Schlein e il presidente della Regione ER Stefano Bonaccini la dice lunga sulla  pochezza e strumentalità adoperati dal partito che esprime il presidente del Consiglio.

08/05/2023 - 15:51

"Domani ci sarà una nuova udienza per Patrick Zaki. Oggi interverrò in Aula alla Camera. Per chiedere ancora una volta che sia finalmente liberato. Per ribadire che tutte le nostre istituzioni sono chiamate al massimo impegno per chiedere alle autorità egiziane che finalmente finisca il suo calvario giudiziario. Si tratta di una battaglia di grande valore, per affermare il principio universale del rispetto dei diritti umani e della libertà di espressione".

Così Andrea De Maria, deputato PD

08/05/2023 - 14:13

Strumento utile per le donne più fragili

“Quelle che hanno fatto più ricorso ad Opzione donna sono le donne più fragili, quelle che faticano a maturare settimane di lavoro necessarie a conquistarsi una pensione, le lavoratrici autonome con difficoltà economiche. Opzione donna non era un regalo, chi vi accedeva sopportava un taglio fino al 30% della propria pensione, eppure, come ci dicono i dati Inps,  rappresentava appunto una opzione  per le donne in difficoltà per motivi economici e per motivi familiari. Il governo l’ha di fatto cancellata, condizionandola a requisiti eccessivamente stringenti, oltre che discutibili. Noi del Partito democratico, con la mozione a prima firma Orlando, ne chiediamo il ripristino immediato. Lo ha dichiarato nel suo intervento in Aula la deputata del gruppo Pd-Idp, Maria Cecilia Guerra, responsabile Lavoro della segreteria dem.

08/05/2023 - 13:00

Presentata interrogazione al governo

"Il progetto della chimica verde, previsto dal protocollo d'intesa sulle iniziative di risanamento e riconversione dell’area industriale di Porto Torres nel 2011 è caduto, irresponsabilmente, nel dimenticatoio.

Regione Sardegna e Governo infatti ad un anno da una previsione normativa contenuta nel decreto energia, nella passata legislatura, con un emendamento del Pd a firma Gavino Manca, non hanno ancora attivato la procedura di concertazione per la convocazione del tavolo istituzionale tra Governo Italiano, Regione Sardegna, ENI spa, Novamont, rappresentanti degli enti locali e delle forze sindacali per la chimica verde a Porto Torres.

Si sta accumulando dunque un enorme ritardo che rallenta quello che era un ambizioso progetto per fare di Porto Torres una qualificata sede dell’economia green e circolare che al tempo stesso doveva garantire sviluppo e salvaguardia dei livelli occupazionali. Un progetto non superato dal tempo, al contrario attualissimo, dato che trova riscontro negli obiettivi nazionali del Pnrr. E in più così si rischiano di perdere ulteriori risorse per la Sardegna.

08/05/2023 - 12:41

L’intervento del governo su Opzione donna mostra un vero e proprio accanimento. Ed esiste un accanimento contro tutti i pensionati a quali era stato promesso in campagna elettorale di tutto, dalle pensioni minime a 1000 euro all’aumento delle possibilità di pensionamento anticipato. L’unica cosa che hanno ottenuto, invece, è stato il taglio delle pensioni. Pensavamo che il governo avrebbe convocato il tavolo con le opposizioni su questioni come il salario minimo o la situazione della sanità pubblica o della scuola o della natalità oppure delle infrastrutture e invece il solo tavolo di confronto con le opposizioni è quello sulle riforme. Sia chiaro, le riforme costituzionali sono straordinariamente importanti, ma ci domandiamo se il tavolo non venga fatto per nascondere le priorità più importanti e urgenti che riguardano la vita concreta delle persone e su cui il governo è assente. Noi oggi interveniamo su Opzione donna e non ci stancheremo di tornare su questa questione fino a quando non vedremo ristabiliti i diritti di chi ha lavorato per una vita intera.
Così Debora Serracchiani, deputata, responsabile Giustizia del Pd intervenendo alla Camera.

08/05/2023 - 12:21

“La mozione PD a prima firma Andrea Orlando che ho sottoscritto, chiede che venga ripristinata “opzione donna”cancellata dal governo Meloni. È proprio la prima donna premier in Italia ad eliminare l’unico strumento di flessibilità per la pensione delle donne! In cambio di cosa? Nulla! Anzi questi tagli alla spesa non sono stati reinvestiti in strumenti di sostegno pubblico al lavoro di cura che grava soprattutto sulle donne.
La chiamano ancora così ma non è più un’opzione, bensì una possibilità per pochissime di fare assistenza privata a familiari certificati, in supplenza del welfare pubblico e rinunciando al 30% dell’assegno. Non solo, ma assistiamo anche alla discriminazione dell’anticipo in base a quanti figli la lavoratrice ha avuto.
Un intervento contro le donne che noi chiediamo con forza di correggere, ripristinando l’istituto pensionistico come era prima del bilancio 2023 della destra, che ha perso l’occasione con il “decreto precarietà” del 1 maggio di rimediare al danno fatto alle lavoratrici italiane”. Lo ha detto in Aula la deputata del Pd, Sara Ferrari.

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