24/01/2024 - 09:00

“Al Senato è andato in scena il primo atto della farsa chiamata ‘Autonomia Differenziata’. Con il contributo determinante di tantissimi parlamentari meridionali è stato approvato un provvedimento che spaccherà il Paese, promosso non a caso da uno dei fautori dei deliri secessionisti padani, Roberto Calderoli.  Un atto ideologico, egoistico e clamorosamente incostituzionale, che nega il principio di sussidiarietà che sovrintende il rapporto lo Stato e le Regioni e cancella con un tratto di penna quello della solidarietà tra i territori. Un atto vile, profondamente razzista e inutile che rischia di aprire una ferita irreparabile nella storia della nostra Repubblica. E che parte da un assunto sbagliato: che la mancanza di competitività del Nord Italia si possa superare abbandonando il Mezzogiorno a se stesso. Di questa enorme e gravissima responsabilità Giorgia Meloni e Fratelli d’Italia dovranno farsi carico negli anni avvenire. Quelli che fino a ieri si ergevano a unici veri patrioti, oggi svendono all’alleato leghista una parte del Paese per un patto politico-elettorale. E tutto questo avviene nel tombale silenzio di Raffaele Fitto, teoricamente Ministro per il Sud, complice di un disastro da cui non si potrà tornare indietro. Il Senatore Damiani, di Barletta, non ha nulla da dire?  La Senatrice Fallucchi, di Foggia, non ha nulla da dire? Il Senatore Marti, di Lecce, non ha nulla da dire? Il Senatore Melchiorre e il Senatore Sisto, di Bari, non hanno nulla da dire? La Senatrice Nocco, di Santeramo, non ha nulla da dire? Il Senatore Zullo, di Cassano delle Murge, non ha nulla da dire?”

Così, in una nota congiunta, i deputati pugliesi del Partito Democratico, Claudio Stefanazzi, Marco Lacarra e Ubaldo Pagano.

23/01/2024 - 19:54

 “Il protocollo Italia - Albania è inutile e costoso: un provvedimento che impegnerà più di 650 milioni di euro per allontanare poche migliaia di migranti soccorsi in mare dal nostro paese, ma che non avrà nessun effetto sul numero di sbarchi e sull’integrazione di coloro che hanno diritto di rimanere in Italia. Il protocollo rischia inoltre di presentare gravi criticità in merito alla sua applicazione pratica ma il governo continua a non voler sentire perché questa ratifica serve solo ad essere sventolata in campagna elettorale dalla presidente Meloni e a nascondere i fallimenti del governo nella gestione del fenomeno migratorio”. Così il deputato Vincenzo Amendola, capogruppo Pd in commissione Esteri di Montecitorio.

23/01/2024 - 19:44

“Un accordo che non regge da nessun punto di vista. E che soprattutto è utile solo al Governo albanese e che crea un danno notevole alle tasche delle italiane e degli italiani. Oltre al fatto che non avrà nessun effetto sul numero degli sbarchi e sull'integrazione di chi ha diritto ad essere accolto in Italia. Basti pensare che è prevista una spesa di 653 milioni di euro per soli 5 anni e per al massimo 3.000 migranti al mese. Una spesa folle per fare le stesse cose che si fanno normalmente in Italia a costi immensamente minori. Cioè in sintesi un Accordo per fare cose inutili e costosissime che ha l’unica finalità di realizzare l’ennesima operazione di propaganda della presidente Meloni ”. Così il deputato democratico Matteo Mauri, vicepresidente della commissione Affari Costituzionali di Montecitorio.

23/01/2024 - 19:33

"La destra al Senato ha approvato una legge che spacca l'Italia. Una scelta contro la quale continueremo a combattere per difendere la nostra Patria.
Avanziamo una richiesta ai rappresentanti dei partiti che si chiamano 'Forza Italia' e 'Fratelli d'Italia': cambiate nome. Traditori dell'Italia vi si addice di più". Lo scrive sui social il deputato dem Nicola Zingaretti.

23/01/2024 - 19:32

“Il protocollo Italia-Albania è inutile e costoso perché fa le stesse cose che avremmo potuto fare nel nostro Paese a un costo completamente diverso ed inferiore. Con questo provvedimento la maggioranza e il governo sottraggono 650 milioni di euro alla sanità, alla cultura, all’istruzione, e ai comuni per le politiche di accoglienza”. Così la vicepresidente del gruppo del Pd della Camera, Simona Bonafè, che aggiunge: “questo protocollo, che serve solo a fare propaganda elettorale, sarà peraltro sostanzialmente inapplicabile. Lo abbiamo detto più volte in commissione: è inapplicabile non solo perché ancora stiamo aspettando il parere della Corte costituzionale, ma perché ci sono tanti problemi di applicabilità concreta a partire da come e dove verrà fatto lo screening delle persone vulnerabili”. 

23/01/2024 - 18:57

“Con l’approvazione dell’autonomia differenziata finisce la retorica della destra patriottica. Non sono più Fratelli d’Italia ma i cugini poveri della Lega. Abbandonano il sud negando il diritto all’accesso universale alla sanità e alla scuola. Alla Camera proveremo a fermarli”. Lo scrive su X il deputato dem Arturo Scotto, capogruppo Pd in commissione Lavoro.

23/01/2024 - 18:54

“Il Governo distrugge l'Italia unita. Oggi più che mai conferma la sua volontà di essere ricordato come il più antimeridionalista della storia. La riforma “spacca Italia” sull’Autonomia differenziata, voluta della Lega, infatti aumenterà drammaticamente ancora di più il divario tra Nord e Sud del Paese nei settori e nei servizi essenziali ai cittadini. Parliamo di assistenza, sanità, scuola, trasporti. Senza una definizione ed un finanziamento preliminare dei livelli essenziali delle prestazioni, senza la previsione di un adeguato fondo di perequazione, questa riforma porterà a dilatare le diseguaglianze territoriali che invece dovremmo ricucire. Si istituzionalizza per legge l'esistenza di cittadini di serie A e cittadini di serie B, con conseguenze negative per l'intero Paese. Con nuove generazioni che saranno costrette sempre più ad emigrare per costruire un futuro dignitoso. Continueremo, come Partito democratico, a portare avanti ogni battaglia possibile per impedire che questo scempio venga approvato definitivamente”.

23/01/2024 - 18:47

Non accetteremo forzature

“Anche alla Camera faremo opposizione durissima a un provvedimento che punta a spaccare l’Italia” così la capogruppo democratica, Chiara Braga, che sottolinea “non accetteremo forzature o scorciatoie, la Camera deve adesso poter discutere nel merito e nel rispetto dei tempi questa becera riforma che la maggioranza vorrebbe imporre al paese”.

23/01/2024 - 18:18

Passo indietro nella lotta all’abusivismo edilizio

“FdI ci riprova e nel decreto Superbonus propone un nuovo condono edilizio”. La denuncia arriva dal capogruppo democratico nella commissione Finanze di Montecitorio, Virginio Merola, dopo aver letto il faldone degli emendamenti presentati dalla maggioranza al decreto Superbonus. “Non comprendiamo i criteri di ammissibilità degli emendamenti – sottolinea Merola – molte nostre proposte a favore di soluzioni green sono state bocciate e adesso scopriamo che un emendamento della maggioranza propone addirittura un nuovo condono edilizio”. L’emendamento a cui fa riferimento Merola è il numero 3.01 a prima firma Saverio Congedo del gruppo di Fratelli d’Italia – che era già stato presentato al Senato in un altro provvedimento – che, sostiene il deputato democratico: “interviene sul testo unico in materia edilizia introducendo una sanatoria per gli immobili anteriori al 30 gennaio 1977 per i quali lo stato legittimo coinciderà con quello dei luoghi accertati in sopralluogo. L’emendamento sana inoltre le violazioni sulle parziali difformità edilizie realizzate in corso d’opera e allenta gli strumenti di controllo escludendo, ad esempio, la possibilità di rilievi fotografici e cartografici. Questo nuovo condono – conclude - è un passo indietro nel contrasto all’abusivismo edilizio”.

23/01/2024 - 17:10

“La bocciatura del Tar del Lazio in merito alla realizzazione del rigassificatore di Piombino, certifica la completa disfatta del sindaco Francesco Ferrari. Il primo cittadino ha perso tempo e sperperato i soldi dei cittadini per una causa controproducente, mentre avrebbe dovuto salvaguardare la popolazione convincendo il governo Meloni a concedere le compensazioni promesse da tempo e mai attivate per il territorio”. Lo dichiarano in una nota congiunta i deputati dem Marco Simiani, capogruppo Pd in commissione Ambiente ed Emiliano Fossi, segretario Pd Toscana.

23/01/2024 - 17:09

Il Protocollo Italia-Albania presenta molti aspetti problematici e di illegittimità, a partire dalle irragionevoli discriminazioni di trattamento dei migranti che il Pd ha denunciato fin dall’inizio. Abbiamo chiesto al governo con innumerevoli emendamenti la tutela delle persone vulnerabili, non perché lo abbiamo immaginato noi ma perché lo ha detto la stessa Presidente del Consiglio che non verranno portati minori, non verranno portate donne, non verranno portate donne in stato di gravidanza, non saranno smembrate le famiglie. Tuttavia, come vi abbiamo evidenziato in Commissione e ora vi richiediamo anche in Aula, se non ci saranno donne e se non ci saranno donne in stato di gravidanza perché si prevede, all’articolo 9 del Protocollo, testualmente, che in caso di morte o di nascita i migranti sono sottoposti alle disposizioni della legislazione italiana? Nascita di chi? Da parte di chi? Se è così, allora avete intenzione di fare centri promiscui, uomini e donne? Allora ditecelo e ditelo all’opinione pubblica.

Il capolavoro di questa nuova campagna d’Albania costerà agli italiani 700 milioni di euro in 5 anni.  Mentre il governo Meloni distrugge ogni beneficio per le fasce più deboli e introduce nuove tasse, investe invece in Albania, facendosi carico delle infrastrutture, dalle reti elettriche alle fogne, quando non si trovano i soldi per finanziare le stesse opere in tanti piccoli comuni in Italia. Con 700 milioni in 5 anni avreste potuto assumere migliaia di giovani professionisti: psicologi, assistenti sociali, traduttori, personale medico-sanitario, finanche gli addetti alle mense, alle pulizie e alla sicurezza. Invece il governo toglie 500 forze dell’ordine tra carabinieri, poliziotti, militari della guardia di Finanza al territorio nazionale per mandarli in Albania, pagandoli di più. Davvero un capolavoro.

Così Toni Ricciardi, vicepresidente del Gruppo Pd alla Camera, intervenendo in Aula.

23/01/2024 - 15:46

“La presidente del Consiglio Giorgia Meloni quando negli anni passati era all’opposizione si schierava duramente contro ogni possibile privatizzazione di Poste italiane, proprio in virtù del fatto che “Poste italiane produce utili, assicura la presenza dello Stato nei piccoli comuni e nelle periferie, raccoglie i risparmi degli italiani e finanza cassa depositi e prestiti”, come si leggeva nei volantini di Fratelli d’Italia. Oggi purtroppo assistiamo all’ennesima giravolta senza nessuna spiegazione del perché:”. Lo dichiarano i deputati Pd della commissione Trasporti di Montecitorio Casu, Barbagallo, Bakkali, Ghio e Morassut che hanno presentato una interrogazione in commissione al Ministro delle imprese e del Made in Italy.

"Fino ad oggi i sindacati che rappresentano circa 120 mila lavoratori non hanno potuto né partecipare né conoscere le linee guida del piano industriale di Poste italiane, rinviato a marzo 2024. La risposta odierna alla nostra interrogazione al Ministero delle imprese e del made in Italy purtroppo conferma tutte le nostre preoccupazioni ammettendo l’ulteriore cessione senza chiarire cosa intende fare il Governo per garantire e preservare il valore economico e sociale di Poste Italiane e coinvolgere direttamente sindacati lavoratrici e lavoratori nelle scelte. Non permetteremo alla Presidente Meloni di realizzare la svendita del valore economico e sociale di 162 anni di Storia Italiana contro cui dall’opposizione si batteva”.

23/01/2024 - 15:36

“Sono diversi gli aspetti problematici e di illegittimità del Ddl sul protocollo Italia-Albania che ci portano a sollevare la questione pregiudiziale di merito. A partire dalle irragionevoli discriminazioni di trattamento che si produrranno tra le persone migranti che giungeranno in Italia e quelle trasportate nei centri albanesi: sia riguardo l’accoglienza, con la previsione di una detenzione generalizzata, che riguardo le garanzie fondamentali riconosciute dalle direttive europee. Occorre precisare che l’Italia ha l’obbligo di rispettare i vincoli derivanti dall'ordinamento comunitario e dagli obblighi internazionali anche nelle proprie azioni extra territoriali. Analoghe considerazioni valgono sul trattamento delle persone vulnerabili, che in nessun caso possono essere inviate nei centri in Albania, e sulle modalità di selezione di minori e donne incinte a bordo delle navi italiane”.

Così Paolo Ciani, della Presidenza del Gruppo Pd-Idp e segretario di Demos, intervenendo nell’Aula della Camera sulla questione pregiudiziale di costituzionalità del Ddl sul protocollo Italia-Albania.

“Occorre ricordare - ha aggiunto - che se i dieci Cpr su suolo italiano sono costati 52 milioni di euro in quattro anni, la trasformazione di Shengjin, e soprattutto Gjader in enclave italiane ne costerà almeno cinque volte tanto per i prossimi cinque anni. Secondo i dati riportati dalla Ragioneria generale dello Stato, infatti, il protocollo sottoscritto da Italia e Albania vale 230 milioni di euro, cui vanno aggiunti altri 75 milioni per esportare e collegare il sistema giudiziario italiano con l’Albania, fino ad un conto totale che va ben oltre i 300 milioni di euro. Va in ultimo ricordato che in Albania al momento è stato presentato ricorso alla Corte costituzionale per la violazione della Costituzione albanese circa le procedure di stipula e i contenuti del protocollo stesso. L’approvazione della legge di autorizzazione alla ratifica - ha concluso - pertanto appare del tutto inopportuna, oltreché inutile finché la Corte costituzionale albanese non si pronuncerà sul ricorso”.

23/01/2024 - 15:35

“Gli impegni presi dal governo per le scuole e per il personale coinvolto sono ancora troppo generici e insoddisfacenti. Chiediamo - già in fase di conversione del decreto Milleproroghe - risorse certe per consentire la proroga dei contratti e certezza per i lavoratori che devono seguire i progetti del Pnrr e che invece al momento non si sono visti rinnovare il contratto”. Così Irene Manzi, capogruppo Pd in commissione Cultura, che ha presentato un’interrogazione al ministro dell’Istruzione per denunciare le gravi criticità generate dalla distinzione prevista dal suo dicastero rispetto alle proroghe tra le diverse figure del personale Ata.

“La nota ministeriale – aggiunge Manzi - ha generato, di fatto, una gravissima disparità di trattamento tra le figure professionali: da un lato i collaboratori scolastici e dall'altro gli assistenti tecnici ed amministrativi prorogati solo teoricamente e rimasti senza lavoro e senza alcuna certezza. Gran parte delle scuole, di fronte alle incertezze circa le risorse a disposizione, ha scelto infatti di non rinnovare i contratti del personale tecnico e amministrativo e, molte altre, si trovano a vivere una situazione di estrema confusione. Chiediamo al governo di garantire le risorse necessarie perché tutte e tre le figure professionali siano gestite e tutelate equamente, essendo tutte necessarie al buon funzionamento degli istituti scolastici e all’espletamento dei progetti Pnrr”.

23/01/2024 - 15:24

"Lo stupro come arma di repressione del dissenso e della protesta di donne, uomini e perfino minori che in Iran, da tempo, si battono per la libertà e i diritti di tutte e tutti contro un regime teocratico e totalitario. Oggi, al Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel Mondo che presidi, abbiamo audito la dottoressa Annunziata Marinari, coordinatrice campagne per Amnesty International Italia e la dottoressa Francesca Loffari, institutional affairs senior officer per la stessa Amnesty International Italia.
Entrambe ci hanno riferito i contenuti del rapporto di Amnesty Italia che raccoglie le testimonianze, dettagliate e terribili, di chi quelle violenze le ha subite dopo essere stato arrestato in seguito ad una manifestazione. Le ragazze trascinate per i capelli dentro i furgoni e stuprate direttamente nei veicoli con qualsiasi cosa a disposizione: manganelli, tubi di gomma, bottiglie. E ai ragazzi non tocca una sorte diversa. Le torture continuano poi nei luoghi di detenzione senza che le vittime possano in alcun modo difendersi. La vittima più giovane di cui è stata raccolta la testimonianza ha 12 anni. Un orrore davanti al quale non si può restare in silenzio se non se ne vuol essere complici.
Il Comitato diritti umani si è già occupato di quello che accade in Iran con le audizioni delle attiviste di Donna, vita, libertà e di Taghi Rahmani, marito del premio Nobel per la Pace Narges Mohammadi, più volte arrestata e tuttora detenuta a Teheran con una condanna a 11 anni di prigione per essersi ribellata al regime.
Come Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo, ci siamo impegnati a lavorare ad un atto parlamentare tale da spingere il governo a impegnarsi per rimettere in discussione i nostri accordi commerciali con l'Iran, la vendita di armi alla repubblica islamica e a non normalizzare, di fatto legittimando, quello che accade in quel paese.
Come si possono intrattenere regolari rapporti davanti a questa situazione? Ogni Stato deve fare la sua parte perché i diritti umani fondamentali, e tra questi quello di espressione e di manifestazione pacifica, vengano rispettati e perché si metta fine agli stupri, alle torture e alle detenzioni arbitrarie". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata PD e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel Mondo.

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