Welfare

TASP: agevolazioni fiscali per il secondo percettore di reddito

23/06/2021

Pdl 3135

 

MAGGIORE È L’OCCUPAZIONE FEMMINILE, MAGGIORE È LA NATALITÀ

AGEVOLAZIONI FISCALI PER IL SECONDO PERCETTORE DI REDDITO

 

Agevolazioni tributarie per il secondo percettore di reddito nelle famiglie a basso reddito e in favore delle lavoratrici che riprendono il lavoro dopo la maternità. È la TASP, la Tassazione agevolata del secondo percettore, che abbiamo presentato oggi in conferenza stampa con il segretario Enrico Letta, la capogruppo Debora Serracchiani (prima firmataria della proposta di legge), il responsabile economico della segreteria nazionale, Antonio Misiani e il capogruppo in commissione Finanze alla Camera, Gian Mario Fragomeli.

Con questa misura intendiamo modificare l'approccio culturale da una politica di sovvenzione a una di incentivazione all'inserimento lavorativo cambiando la visione per la quale l'esperienza della maternità risulterebbe bloccante per la carriera.

Non è sufficiente la sola erogazione di un beneficio fiscale ma è necessario superare la figura patriarcale in termini fiscali, secondo la quale l'unico depositario dei benefici fiscali risulta essere il primo percettore della famiglia (tipicamente uomo).

Quando una donna che lavora aspetta un bambino la decisione è quasi sempre quella di abbandonare il lavoro perché, a conti fatti, la maternità finisce per essere un incentivo a smettere di lavorare. Questa è una sconfitta.

Una sconfitta rispetto al tasso di natalità in Italia che è il più basso d'Europa e rispetto al tasso di occupazione femminile, fra i più bassi del Vecchio Continente. La natalità è maggiore laddove è maggiore l'occupazione femminile.

In questa proposta c’è un'idea fondamentale di rinnovamento della nostra società, e non a caso il più importante obiettivo del Pnrr è stata la clausola di premialità per l'assunzione di giovani e donne.

Abbiamo bisogno di misure rivoluzionarie rispetto a questi temi.

Ci batteremo su questo con grande determinazione perché non è un intervento conservativo ma di progresso.

 

Benefici previsti

La presente proposta:

  •  destina l’attuale detrazione per coniuge a carico a favore del secondo percettore in famiglia (per le famiglie con ISEE di 30.000 euro) per i primi 3 anni di attività lavorativa sempre che il reddito del secondo percettore non superi i 40.000 euro, trasformando le attuali detrazioni in crediti d’imposta IRPEF al fine di concedere il beneficio anche nel caso di incapienza d’imposta.
  • riconosce un credito d’imposta corrispondente al 30 per cento del congedo parentale alle lavoratrici che rientrano a lavoro dopo il periodo di astensione obbligatoria per maternità fruibile fino al terzo anno di vita del bambino da utilizzare per le attività di cura e educazione dei figli minorenni.
  • incentiva le famiglie che hanno diritto al Reddito di cittadinanza prevedendo la possibilità di continuare a beneficiare del 50 per cento del reddito di cittadinanza da parte del secondo percettore che rientri nel mondo del lavoro e, alla scadenza, per i 18 mesi successivi, di fruire di un credito d’imposta corrispondente alla metà della retribuzione media giornaliera, comunque non superiore a euro 500 mensili, per le attività di cura e educazione dei figli minorenni.