Lavoro

Nuove modalità per reclutare le migliori intelligenze per la ricerca

16/06/2021

 

TRASPARENZA E INNOVAZIONE PER RECLUTARE LE MIGLIORI INTELLIGENZE

 

Questo provvedimento, approvato alla Camera e che ha visto lavorare insieme Governo e Parlamento per quasi due anni, ha l’obiettivo di adeguare il nostro sistema universitario e dell’alta formazione a quello dei paesi più avanzati.

Si tratta di un tema fondamentale perché sarà attraverso questi nuovi meccanismi che saremo in grado di immettere e sostenere nelle università le nostre intelligenze migliori, le nostre eccellenze, le quali rappresentano il fulcro dello sviluppo del Paese.

Il PNRR prevede investimenti mai visti prima per la ricerca e l'alta formazione, e i nostri atenei devono essere attrezzati, con il personale giusto, per poter stare al passo del Piano. Non solo per i cinque anni previsti dal PNRR ma anche per il futuro. Questo è un settore strategico per l'Italia.

Il provvedimento si occupa di stabilire i criteri per garantire l'equità e la qualità nel selezionare i migliori, e di come rendere attrattive le nostre università e i nostri enti di ricerca. Per avere e dare il meglio. Quindi competenza, qualità e selezione di merito.

 

Molte e significative le novità introdotte.

 

  • Si semplifica il percorso per accedere alla carriera universitaria e si riducono i tempi.
  • Le borse di ricerca possono essere fruite dopo la laurea per un periodo massimo di 12 mesi, prorogabile fino a 36, in relazione al progetto.
  • Dopo il dottorato è possibile accedere ad assegni di ricerca per un periodo massimo di 4 anni, oppure vincere un contratto da ricercatore a tempo determinato in tenure track della durata di 7 anni, con valutazione annuale dal terzo anno, che consente l'immissione in ruolo.
  • Restano ferme le altre possibilità di accesso ai ruoli di professore associato, professore ordinario e ricercatore di ruolo in un ente di ricerca.
  • Si innova il percorso di tenure track per l’università e gli enti di ricerca.
  • Per l’università il provvedimento unifica le attuali figure di ricercatore di tipo A e di tipo B.
  • Per gli enti di ricerca si introduce un percorso sostanzialmente simmetrico: finalmente i due ambiti, l’università e il sistema degli enti pubblici, hanno regole comuni, per gli enti di ricerca un percorso simmetrico, che comprende ricercatori e tecnologi.
  • Inoltre, è disciplinata la possibilità di assunzione di un ricercatore a tempo determinato, con contratto in tenure track dell’università, da parte di un ente di ricerca e viceversa, rendendo flessibile il percorso.
  • Finalmente viene introdotta la famosa migrazione fra enti e università, che fino adesso non era possibile.
  • Si favorisce la trasparenza e la partecipazione con il portale unico dei concorsi dell'università e della ricerca, garantendo, in questo modo, trasparenza e circolazione nelle 97 istituzioni universitarie e nei 20 enti pubblici di ricerca a cui si applica la legge.