Esteri
MISURE DI ASSISTENZA E DI ACCOGLIENZA
NEI CONFRONTI DELLE PERSONE CHE HANNO LASCIATO L'UCRAINA A CAUSA DELLA GUERRA
La guerra che ha sconvolto l’Ucraina dura da più di un anno e ha causato, oltre a migliaia di morti, anche circa 5 milioni di rifugiati nei Paesi europei e circa 7 milioni di sfollati interni alla stessa Ucraina.
Secondo i dati della Protezione Civile, i profughi ucraini che hanno attraversato le nostre frontiere dal 24 febbraio 2022, data di inizio dell’invasione russa, sono oltre 173mila e quasi la totalità (169mila) ha chiesto la protezione temporanea in Italia.
Abbiamo votato a favore di questo decreto-legge che proroga fino al prossimo 31 dicembre 2023 le misure di assistenza e di accoglienza nei confronti delle persone che hanno dovuto lasciare l’Ucraina. Misure di assistenza e accoglienza già adottate in attuazione del decreto-legge n. 21 del 2022.
In Parlamento abbiamo cercato di migliorare il testo di questo decreto, ad esempio abbiamo proposto un emendamento che avrebbe consentito ai profughi ucraini di accedere automaticamente all’assistenza erogata dal Servizio Sanitario Nazionale e alla relativa iscrizione presso le Asl. Ma la maggioranza di centrodestra ha bocciato tutte le nostre proposte.
Questa è la prima volta che è stata attivata la direttiva europea del 2001 che conferisce protezione temporanea in caso di afflusso massiccio di sfollati e cittadini non comunitari che non possono rientrare nel loro Paese a causa di guerre, violenze e di violazione dei diritti umani.