23/03/2024 - 16:23

Dichiarazione di Marco Lacarra , deputato  Pd

“A Gasparri non bastano le pessime figure che ha collezionato in questi giorni. Ancora pochi minuti fa ha sentito la necessità di umiliarsi di nuovo, chiedendo a Decaro ed Emiliano di tenere ‘giù le mani’ dalla città. È da vent’anni che a Bari e in Puglia il centrosinistra vince nettamente ogni elezione contro Gasparri e la destra locale. Da vent’anni i baresi e i pugliesi non hanno dubbi su chi deve amministrare la città e la regione. Allora forse Gasparri intende dirci qualcos’altro: siccome sono vent’anni che perde le elezioni, la destra ha deciso di cambiare le regole del gioco e fare a meno della democrazia? Hanno deciso di ‘legare le mani’ a chi non riescono a battere nelle competizioni elettorali?”

“Qualche settimana fa, quando proprio Gasparri disse che i coordinatori politici del partito stavano valutando ‘le ipotesi di scioglimento’ , avemmo il brutto presentimento di ciò che poi è successo: l’utilizzo abusivo del potere del Governo per estromettere un avversario politico. Ancora ieri, gli abbiamo sentito ripetere, sempre rivolgendosi a Decaro, che ‘non gli daremo tregua’. Se questi non sono toni da persecuzione politica, allora cosa sono? Fortunatamente la folla oceanica di oggi è stata la risposta migliore che si potesse dare a Gasparri e a chiunque altro voglia infangare ingiustamente questa città e chi da anni la governa e la difende dalle mafie. Bari sa benissimo da che parte stare e sono vent’anni che lo ribadisce: con la primavera pugliese e contro ogni tipo di mafia. Allora dopo l’ennesima pessima uscita pubblica mi consento di dare un consiglio al Senatore Gasparri. Lasci Bari ai baresi e si occupi di altro perché è evidente che parla di qualcosa che non conosce affatto. Se invece vorrà venire a trascorrere le vacanze qui lo aspettiamo a braccia aperte, sperando possa capire pian piano qualcosa di questa meravigliosa città.”

10/01/2024 - 16:27

“Nel 2023 nel nostro paese c’è stato un suicidio in carcere mediamente ogni 5 giorni: si tratta di un dato drammatico, confermato purtroppo anche nelle prime settimane del 2024, che evidenzia le criticità di un sistema detentivo non in grado di gestire le fragilità della salute mentale di moltissimi detenuti; aggravata peraltro dal sovraffollamento cronico, dalla fatiscenza delle strutture e dalla carenza di personale medico ed infermieristico adeguato. Occorrono risorse ed interventi urgenti per fermare questa strage: per questi motivi abbiamo chiesto ed ottenuto un’audizione urgente del Capo del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria, il Dottor Giovanni Russo, in Commissione Giustizia di Montecitorio”: è quanto dichiara un nota dei deputati Pd della Commissione Giustizia della Camera Federico Gianassi, Debora Serracchiani, Michela Di Biase, Alessandro Zan, Marco Lacarra

20/12/2023 - 15:50

Dichiarazione dei deputati Pd eletti in Puglia : Ubaldo Pagano,  Claudio Stefanazzi e Marco Lacarra

“Un nuovo rinvio del Governo sarebbe un fatto davvero intollerabile.”
Così i deputati pugliesi del Partito Democratico, Ubaldo Pagano, Claudio Stefanazzi e Marco Lacarra, a commento delle notizie che filtrano dal tavolo convocato presso la Presidenza del Consiglio tra i Ministri competenti e i sindacati sulle intenzioni del Governo per il futuro dell'ex Ilva.
“La nostra piena solidarietà va ai rappresentanti sindacali, ancora una volta convocati a Palazzo Chigi solo per scontrarsi con l’incapacità del Ministro Fitto e del Governo Meloni, ai lavoratori in attesa di risposte e a una comunità, quella tarantina, che non sa più nulla del suo futuro. Quanto sta accadendo non ha precedenti: lottiamo contro un governo che non sa letteralmente ciò che vuole fare dell’acciaieria e, nell’indecisione, rischia di far fallire l’economia di un intero territorio.”

19/12/2023 - 11:34

A RISCHIO CHIUSURA MOLTI LABORATORI ANALISI SUL TERRITORIO

Domani, mercoledì 20 dicembre, dalle ore 13 alle ore 14, si terrà presso la Sala Stampa di Palazzo Montecitorio una conferenza stampa concernente "I rischi della riorganizzazione delle reti di offerta diagnostica di laboratorio" organizzata dall’On. Claudio Stefanazzi.
La conferenza vedrà la partecipazione dell’On. Marco Lacarra e gli interventi Aldo Allegretti, Coordinatore Sanità - Confapi Puglia, Elisa Interlandi, Presidente  C.I.D.E.C. – Federazione Sanità e Alberto Pepe, avvocato.
La conferenza sarà l’occasione per fare il punto sulle conseguenze dell’ultima riforma dell’offerta diagnostica di laboratorio che rischia di vedere chiudere diversi laboratori analisi presenti sul territorio, con ripercussioni sul profilo occupazionale e dell’efficienza del sistema.

07/12/2023 - 12:34

“Non è nient’altro che carta straccia il memorandum firmato da Fitto con Arcelor Mittal. L’ennesimo inganno, questa volta messo nero su bianco, di un’azienda che tutto vuole salvo la sopravvivenza degli stabilimenti siderurgici del gruppo. Ma qui purtroppo non si tratta solo di un Ministro della Repubblica tanto miope e ingenuo da diventare il gioco preferito di una multinazionale. Qui parliamo di uno dei più grandi poli europei della siderurgia che sta per piombare nella paralisi; parliamo di migliaia di dipendenti mandati allo sbando; di centinaia di milioni di euro di debiti non saldati con le imprese dell’indotto. Insomma, per quanto Fitto ami prendersi la scena, oggi il tema non è affatto la sua ottusità, ma il futuro di un intero sistema industriale. Se il Governo è ormai ostaggio della multinazionale indiana, la Presidente del Consiglio è a sua volta ostaggio del Ministro Fitto che, da strenuo oppositore del passaggio in maggioranza del socio pubblico, sta spingendo  l’intera situazione verso un punto di non-ritorno. Il 10 di gennaio decadrà la sospensiva del Tar e l’ex Ilva potrebbe vedersi togliere la fornitura di gas, sancendo un inevitabile blocco di tutte le sue attività. Mentre il rischio che tutto ciò accada è sempre più alto, il Governo Meloni è ancora in balia del socio privato, le cui intenzioni sono ormai chiarissime: chiudere gli stabilimenti italiani per garantire agli altri impianti del gruppo nel resto d’Europa un enorme vantaggio competitivo. Se Raffaele Fitto è l’unico a non aver compreso questo messaggio, pretendiamo un sussulto di dignità almeno dalla Presidente del Consiglio e dal Ministro Urso. Lo Stato deve riprendersi l’ex Ilva; deve utilizzare i 680 milioni di euro già versati per assumerne il controllo; deve assicurare alle imprese dell’indotto a partire da quelle commissariate del gruppo ex Ilva come Sanac che costituiscono una parte rilevante dell’economia dei territori interessati, il saldo di tutti i debiti dell’acciaieria; deve garantire alle migliaia di dipendenti un futuro occupazionale; deve mantenere la promessa fatta a Taranto di avviare la decarbonizzazione degli impianti produttivi. E deve farlo subito, immediatamente, isolando le fantasie distruttive di Fitto e riprendendo in mano una situazione sull’orlo del collasso”.

Lo dichiarano i deputati democratici, Andrea Orlando, Marco Sarracino, Cecilia Guerra, Ubaldo Pagano, Vinicio Peluffo, Claudio Stefanazzi, Marco Lacarra.

07/11/2023 - 16:24

Dichiarazione di Marco Lacarra, deputato  Pd

“Questo provvedimento non arriva lì dove dovrebbe arrivare: a colpire la povertà sociale, educativa, culturale ed economica, che è poi la vera radice del disagio giovanile.  Non riesce a combattere il sentimento di solitudine e disperazione in cui tanti, tantissimi ragazzi, si sentono persi nelle nostre periferie. Ribadisce il rifiuto delle istituzioni ad essere presenti in certi territori, tra certe comunità. Caivano ha aperto una ferita che questo governo e questa maggioranza si sono ben guardati dal rimarginare.  E allora quella ferita tornerà presto, e purtroppo, a sanguinare.” Così il deputato Pd Marco Lacarra, motivando il no alla fiducia al decreto Caivano a nome  del suo gruppo.
“La delinquenza e la microcriminalità, l’abbandono scolastico, l’uso e l’abuso di alcool e sostanze stupefacenti, i fenomeni di autolesionismo, i suicidi - ha proseguito Lacarra-  sono tutti sintomi sempre più evidenti di un male molto più profondo. Ecco, davanti a queste domande, davanti a tutti questi temi, questo ennesimo decreto-legge non dà alcuna risposta.” Per l’esponente Pd “ancora una volta lo Stato sarà, per i cittadini di Caivano e di tutte le altre Caivano d’Italia, uno Stato-Autorità, polizia, giudice e carceriere.
Perché ancora una volta lo Stato ha rinunciato ad essere scuola, assistenza sociale, aiuto familiare. Ha rinunciato ad essere lavoro, ad essere cultura, ad essere sport.  Lo Stato ha rinunciato ad essere sostegno. Ad essere cioè presente come opportunità e non solo come tutore dell’ordine e della legge, come pure - ovviamente - deve essere. Ha rinunciato ad essere una alternativa  vera alla Camorra, alla Ndrangheta, alla Mafia. Ad essere la strada dritta tra le tante storte che esistono. E sono queste le ragioni per le quali il Partito Democratico voterà contro la fiducia e contro questo decreto”.

28/09/2023 - 19:24

“Questo decreto è irricevibile non solo perché tradisce il dettato costituzionale, ma soprattutto per i contenuti. Per cominciare, sulle intercettazioni rischiate di far saltare l’utilizzo nei processi già in corso. Un disastro annunciato. Se qualche mafioso da domani sarà libero, invece che in galera, ve ne dovrete assumere la responsabilità davanti al Paese.

Ma dimostrate incoscienza anche sul tema Covid. Abolite tutti gli obblighi di isolamento e autosorveglianza nel momento in cui è evidente che il virus esiste ancora.

Sul Ministero della Cultura invece introducete uno spoil system che ha il solo scopo di assoggettare i dirigenti e qualsiasi voce possa essere fuori dal coro. Intervenite anche sull’8 x mille con un’iniziativa condita dalla peggiore propaganda”. Lo ha dichiarato fra le altre cose il deputato democratico Marco Lacarra per annunciare il voto contrario del Pd sul decreto Giustizia

20/09/2023 - 12:13

Grave bocciatura di emendamento Casu su aggravante utilizzo smartphone durante la guida

"Oggi finalmente diviene legge un provvedimento importante che introduce il reato di omicidio nautico nel nostro ordinamento. L’obiettivo della legge è aggiornare il nostro codice penale, prevedendo che le stesse sanzioni previste per l’omicidio stradale e le lesioni personali stradali, siano estese anche per i medesimi fatti delittuosi che purtroppo avvengono in mare.
Un testo ampiamente condiviso ma che si poteva migliorare ancora, soprattutto su alcuni punti importanti come previsto dagli emendamenti presentati dal collega Casu, che la maggioranza ha bocciato, fra cui per esempio considerare una condotta aggravante, come nel caso del codice della strada, l'utilizzo dello smartphone durante la guida. Non vogliamo che passi il messaggio che chi è alla guida di una barca può distrarsi guardando un telefonino o un tablet di quando in quando, mettendo al rischio le altrui vite, sia del proprio equipaggio che di altre barche in mare". Lo ha detto in Aula il deputato del Pd, Marco Lacarra, dichiarando il voto favorevole del Pd alla legge che prevede il reato di omicidio nautico.

"Nella sostanza, si inaspriscono le pene: si prevede ora una pena da 2 a 7 anni per l’omicidio colposo nautico; da 3 mesi a 1 anno per le lesioni gravi e da 1 a 3 anni per quelle gravissime. Ma non basta aumentare le pene per chi commette il reato, come spesso abbiamo visto fare alla maggioranza; bisogna fare ancora tanto lavoro di prevenzione, far capire l'importanza delle regole e della loro osservanza. Per questo mi auguro che le nuove norme siano accompagnate anche da una serie di iniziative che guardino alla prevenzione come obiettivo primario. Perché la vittoria non è punire con maggiore rigore, ma non avere nessuno cui infliggere una pena, né di cui piangere la morte", ha concluso Lacarra.

12/09/2023 - 12:36

A giugno maggioranza ha votato contro nostri emendamenti

“Guardare il telefono per sette secondi viaggiando in auto a 50 km/h equivale a guidare al buio per cento metri senza vedere nulla di ciò che accade davanti a noi. Ecco perché è sempre più necessaria una forte presa di coscienza sul rischio che si corre per se stessi e gli altri a causa dell’uso scriteriato del telefonino durante la guida a velocità sempre più elevate. Quanto avvenuto domenica ad Alatri, nel Frusinate, è solo l’ultimo esempio di una condotta gravissima, che deve essere contrastata con interventi normativi adeguati ai tempi che stiamo vivendo. Per questa ragione  in commissione giustizia avevamo già chiesto da tempo, attraverso una serie di emendamenti, di considerare la guida mentre si utilizza uno smartphone per girare un video o mandare un messaggio alla stregua della guida in stato di ebbrezza o sotto uso di sostanze stupefacenti già previste dall’ordinamento per l’omicidio stradale. Un segnale chiaro e netto che alla luce dei sempre più frequenti tragici eventi doveva essere dato immediatamente ma che inspiegabilmente il Governo ritarda, nonostante i continui proclami. Infatti i nostri emendamenti in tal senso sono stati già bocciati dalla maggioranza nella seduta della commissione Giustizia dello scorso 28 giugno. Per questa ragione oggi presentiamo nuovamente il testo anche come Proposta di legge per chiedere a tutte le Istituzioni di aprire finalmente gli occhi sulla gravità di un fenomeno che non può continuare a essere sottovalutato o ignorato”.

Lo dichiarano in una nota Andrea Casu, della Presidenza del Gruppo Pd alla Camera, e Federico Gianassi, capogruppo Pd in commissione Giustizia, primi firmatari della proposta sottoscritta anche da Anna Ascani, Piero De Luca, Michela Di Biase, Valentina Ghio, Gianni Girelli, Marco Lacarra, Ilenia Malavasi, Maria Stefania Marino, Virginio Merola, Andrea Orlando, Rachele Scarpa, Debora Serracchiani, Marco Simiani e Alessandro Zan.

18/08/2023 - 17:16

Dichiarazione di Marco Lacarra, deputato Pd

“È comprensibile l’imbarazzo dei colleghi della maggioranza nel dover spiegare ai cittadini le ragioni per cui migliaia di progetti, tra cui quello dell’ex Fibronit, sono stati improvvisamente cancellati dal PNRR.  Siccome, però, di ragioni concrete non ce ne sono, queste spiegazioni diventano tentativi molto maldestri di nascondere la verità e scaricarne la responsabilità su altri.”
Così Marco Lacarra, deputato barese del Partito Democratico.
“Su questo progetto il comune di Bari ha rispettato per filo e per segno le scadenze previste dal Piano, persino rinunciando alla proroga concessa ai comuni per questa misura. La realtà dei fatti, allora, è completamente diversa: al netto dell’avvincente arrampicata sugli specchi di Zullo e Melchiorre, il Governo si porta la responsabilità di aver spazzato via un progetto di rinascita e riqualificazione di un’area che a Bari resterà purtroppo nota per i danni che ha procurato. Se lì immaginavamo un parco simbolo di riscatto, oggi dobbiamo arrenderci a vedere viceversa l’ennesimo fallimento del Governo Meloni e di una classe dirigente impreparata e irresponsabile.”

31/07/2023 - 19:57

“Nemmeno sull’ufficio per il processo il Governo riesce a mantenere la parola data. Solo qualche settimana fa il Sottosegretario Delmastro, in risposta a un’interrogazione parlamentare, aveva assicurato la stabilizzazione del personale assunto nell’ufficio per il processo. Qualche giorno dopo è stato addirittura il Ministro Nordio a fargli eco, dichiarando espressamente la stessa intenzione. Oggi lo stesso Governo smentisce entrambi, rifiutandosi di dare un parere favorevole al mio ordine del giorno che chiedeva proprio il rispetto di quest’impegno”.
Così Marco Lacarra, componente della Commissione Giustizia a Montecitorio.
“Questo improvviso ripensamento, come tanti altri ce ne sono stati finora, non ci stupisce affatto ma di certo ci indigna. Innanzitutto perché certifica la superficialità con cui il Governo Meloni usa riferirsi al Parlamento. E poi perché a causa di questa insensata indecisione, migliaia di altri giovani precari continueranno a fuggire da un impiego mal retribuito e senza prospettive, portandoci sempre più lontano dagli obiettivi di smaltimento dei processi che l’UPP sta contribuendo a raggiungere”.

21/06/2023 - 12:43

“Come si può, allo stesso tempo, piangere i morti sul lavoro e poi diminuire sensibilmente il risarcimento statale per le famiglie delle vittime?”. Lo dichiara Marco Lacarra, deputato del Partito Democratico.
“Il decreto ministeriale n. 75 del 2023 è e sarà ricordato come una ‘vergogna di Stato’. Nel primo trimestre di quest’anno i morti sul lavoro sono purtroppo aumentati.  Nel solo 2022 abbiamo contato 1090 decessi, quasi tre al giorno. Ma invece di rinforzare la normativa in materia di sicurezza e fare qualcosa di concreto per scongiurare queste tragedie, il Governo decide di risparmiare sulla pelle di chi viene travolto dal dolore della morte ingiusta di un genitore o di un figlio sul posto di lavoro. Chissà quale nuovo bonus o condono per gli evasori fiscali sarà finanziato con gli stessi soldi che sarebbero dovuti andare ai familiari delle vittime. Siamo sconcertati per questa scelta e mi auguro che la Ministra Calderone e il Governo ci ripensino immediatamente".

15/06/2023 - 15:04

“Sul blocco dei fondi di sviluppo e coesione siamo ben oltre qualsiasi limite di comprensibilità. Il Ministro Fitto continua a tenere il Mezzogiorno in ostaggio, senza nemmeno curarsi di dare una minima spiegazione. Lo sfogo unanime delle federazioni imprenditoriali pugliesi è sintomatico di un'insofferenza diffusissima nel tessuto economico del territorio e il rischio sempre più tangibile è che investimenti per miliardi di euro restino fermi al palo per il totale disinteresse del Ministro”.

Così Claudio Stefanazzi, Marco Lacarra e Ubaldo Pagano, deputati pugliesi del Partito Democratico in riferimento alla lettera inviata ieri dalle federazioni regionali di Confartigianato, Cna, Confindustria, Confcommercio, Confesercenti, Casartigiani, Claai, Confapi, Confcooperative e Legacoop, al ministro per gli Affari Europei, il Sud, le politiche di coesione e il Pnrr, Raffaele Fitto.

“Se per tutti questi anni l’FSC ha accompagnato la nostra economia in un percorso di crescita costante, oggi il Ministro Fitto continua a tenere queste risorse nei cassetti del suo ministero, facendo un danno gravissimo a migliaia di imprese”.

“Il grido d’allarme del tessuto produttivo - concludono i dem - testimonia che tutti gli appelli che abbiamo lanciato finora non erano l’eco di un’ossessione dell’opposizione, ma una questione gravissima su cui Raffaele Fitto continua testardamente a non muovere un dito”.

07/06/2023 - 11:31

“Questo decreto è l’ennesimo spot elettorale. Chiamate “Decreto PA” un provvedimento che si occupa molto poco dei problemi strutturali delle nostre amministrazioni pubbliche: di carenza di organico, precarietà, rinnovi contrattuali, non troviamo alcuna traccia. L’aspetto più controverso del provvedimento è l’eliminazione del controllo concomitante della Corte dei Conti, nato con lo spirito di garantire ai cittadini italiani e a chi stava per emettere debito comune, l’Europa, un sistema di controlli capace di accertare per tempo truffe, sperperi e altre forme di irregolarità gestionali gravi. Su tutta questa faccenda, si è fatta tanta, troppa consapevole e strumentale confusione”. Lo ha detto in Aula alla Camera, il deputato dem Marco Lacarra, nel corso delle dichiarazioni di voto finali al decreto Pa.

“Voi – ha proseguito l’esponente Pd - prorogate lo scudo erariale ed eliminate il sistema di controlli che avevamo concordato con l’Ue e che noi stessi ci eravamo dati. La questione è ancora più bizzarra se solo si pensa che furono proprio membri dell’attuale maggioranza a chiedere, non più di due anni fa, iniziative che andavano esattamente nella direzione opposta a quella che ci troviamo a commentare oggi".

“Il vero tema – ha concluso Lacarra - è che i controlli danno fastidio a chi li subisce. La realtà è che questo governo è già all’angolo, ingabbiato dalla sua stessa incapacità. Pur di giustificare le vostre bugie e la vostra assoluta incompetenza, state portando il Paese allo sbando, creando i presupposti per un tremendo fallimento. Perché se voi sarete i responsabili materiali di questa débacle, a pagarne davvero le spese saranno i cittadini, saranno le imprese, sarà la nostra economia, sarà lo Stato italiano e anche quella Nazione di cui, tanto spesso, vi dite strenui difensori".

17/05/2023 - 16:39

“Il Partito Democratico raccoglie l’accorato appello di centinaia di sindache e sindaci che da Torino lo scorso 12 maggio hanno lanciato un monito al Parlamento affinché riconosca i diritti delle bambine e dei bambini delle famiglie arcobaleno, colmando un vuoto giuridico che ormai è diventato insostenibile. Infatti abbiamo presentato un emendamento sostitutivo al vergognoso testo del pdl Varchi di Fratelli d’Italia in cui sfidiamo la destra, anziché a voler criminalizzare i genitori dello stesso sesso e i loro figli, a dare seguito all’appello dei sindaci, riconoscendo diritti sacrosanti nel preminente interesse del minore, così come ha anche più volte chiesto la Corte Costituzionale al Parlamento.  La destra italiana smetta di inseguire il modello di politiche persecutorie di Orban e dei Paesi Visegrad e si dimostri finalmente una destra liberale, approvando il nostro emendamento di civiltà. I diritti umani sono patrimonio comune e non possono diventare terreno di scontro politico.”

Lo dichiarano Alessandro Zan, responsabile diritti nella Segreteria Nazionale del Partito Democratico, Debora Serracchiani, responsabile giustizia nella Segreteria Nazionale del Partito Democratico e i componenti della Commissione Giustizia di Montecitorio Federico Gianassi (capogruppo), Marco Lacarra, e Rachele Scarpa.

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