29/08/2024 - 11:53

La situazione della Solvay di Alessandria è davvero insostenibile.
Questa mattina l’azienda Solvay ha avvisato Vigili del Fuoco e Arpa per una perdita di diclorofluoroetilene da uno dei tank che si trovano all'interno dello stabilimento.
Qualche settimana fa ad inizio agosto si era verificata una perdita di acido fluoridrico.
Si tratta della seconda emergenza in poche settimane. Siamo vicini ai lavoratori della Solvay che oggi stanno protestando fuori all’azienda. E auspichiamo che il Governo intervenga al più presto per fare chiarezza su quanto sta accadendo”. Lo dichiara la deputata del Pd Stefania Marino componente della commissione d’inchiesta bicamerale sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su altri illeciti ambientali e agroalimentari.

“Ieri abbiamo appreso - aggiunge Marino - che la Provincia ha mandato una diffida a Solvay in merito al mancato smaltimento presso ditte esterne del percolato della discarica gessi fluoridrici. Il percolato da aprile ad oggi è stato accumulato in vasche all'interno dello stabilimento. Ciò è stato già verificato da Arpa a luglio. Il Governo intervenga e faccia chiarezza al più presto”.

08/08/2024 - 09:13

Iniziativa promossa da Serracchaini e sottoscritta da Di Biase, Gianassi, Ferrari, Forattini, Ghio, Lacarra, Malavasi, Manzi, Marino

Il gruppo del Partito democratico della Camera ha presentato un’interrogazione parlamentare per chiedere alla Ministra dell’Università, AnnaMaria Bernini, quali iniziative intende assumere in merito all’impiego nei corsi di studio dell'ultima edizione del Manuale di diritto privato, edito dalla Esi e curato dal Prof. Francesco Gazzoni che presenta ‘tesi sessiste e un evidente pregiudizio di fondo verso i magistrati’.
L’interrogazione - promossa dalla responsabile giustizia del Pd, Debora Serracchiani, e sottoscritta dalle deputate e dai deputati del gruppo del Pd della Camera, Di Biase, Gianassi, Ferrari, Forattini, Ghio, Lacarra, Malavasi,
Manzi, Marino - sottolinea come si tratti di ‘tesi che lasciano esterrefatti in quanto contenute all’interno di un manuale rivolto agli studenti di diritto e quindi con un obiettivo chiaramente formativo’.

21/06/2024 - 18:35

"Vista la drammatica e urgente problematica di carenza idrica di Pergusa mi sarei aspettata che il Sindaco del Capoluogo, si fosse attivato con tutti i canali istituzionali dal commissario libero consorzio, ass. Regionale Territorio e Ambiente, Protezione Civile, Presidente delle Regione Siciliana e Presidente del Consiglio dei Ministri e quant’altro per affrontare la questione con urgenza. Atteso che ci sono le risorse perché Pergusa è riserva, come da risposta all’interrogazione 5-01438 del ministro dell’Ambiente in data 29 novembre 2023, dove si ribadiva che le risorse sono disponibili.
Il Sindaco avrebbe dovuto coinvolgere tutte le istituzioni interessate programmando un intervento a breve e lungo termine. Considerato che nulla è stato fatto, a questo punto credo sia irrinviabile la convocazione di un tavolo tecnico dall’ass. Reg. Territorio e Ambiente con tutte le istituzioni presenti nel tentativo di individuare una soluzione immediata e programmare un intervento urgente per la carenza delle acque all’interno dell’invaso per dare risposta immediata ai residenti ed esercenti tutti del loro grido di allarme dell’invivibilità della frazione di Pergusa".
Così la deputata siciliana del Pd e componente della commissione bicamerale di inchiesta su ecomafie e illeciti ambientali, Stefania Marino.

"Nel contempo - ha concluso Marino - il tavolo tecnico deve avere il compito di programmare una soluzione organica a lungo termine per avviare una soluzione definitiva sul bacino pergusino. Pergusa è una risorsa e non può essere un problema.
Nel mio ruolo di componente della commissione speciale 'ecomafie e illeciti ambientali' mi attiverò affinché si apra una inchiesta su eventuali illeciti ambientali. Mi auguro che questa mia richiesta oltre al grido disperato dei residenti e degli esercenti venga accolto nell’immediato. Mi permetto di sollecitare il Prefetto affinché possa dare seguito quando da me sollecitato".

19/06/2024 - 18:55

“Alle prime ore di questa mattina, con l’approvazione dell’autonomia differenziata, si è consumato l’ennesimo scempio nei confronti del Meridione, da parte di una destra che ci ha costretti ad una ‘seduta fiume’ infliggendo uno sfregio alla democrazia e alle opposizioni. Il concetto stesso di autonomia differenziata viola innumerevoli articoli della nostra Costituzione, oltre che gli irrinunciabili principi di sussidiarietà, perequazione, solidarietà tra regioni e unità nazionale. In verità, anche se non siamo d’accordo su nessuno dei postulati che secondo la maggioranza giustificherebbero la riforma, avrebbero potuto celare meglio il loro anti-meridionalismo e tentare un approccio più corretto, anche se la riforma è praticamente da scartare per intero e, formulata in questo modo, non fa che distruggere le regioni più deboli, principalmente al Sud”. Lo dichiara in una nota la deputata dem Maria Stefania Marino.

“Il Meridione – ha concluso Marino - ha già subito abbastanza a causa delle politiche scellerate del governo Meloni. Più volte si è parlato di secessione dei ricchi, di abbandono del Mezzogiorno, di disomogeneità nei servizi già esistenti e aggravati da questa riforma. Ma questa maggioranza è sorda e non dice cosa succederà alle aree interne del Centro e del Nord, che non saranno di certo agevolate. Tuttavia, quanto da noi anticipato è evidente: questo governo ha la chiara intenzione di fregarsene delle differenze tra le regioni e del fatto che molte di esse rischiano di rimanere irrimediabilmente indietro a favore di pochissime altre”.

24/05/2024 - 17:11

“Dopo un recente sopralluogo avvenuto in occasione di una visita del Partito Democratico in più comuni della Sicilia orientale con il Segretario regionale del PD Sicilia Barbagallo, il Capigruppo al Senato Boccia e il senatore Nicita candidato alle elezioni europee, ho presentato un’interrogazione urgente ai Ministri Salvini e Pichetto Fratin – sottoscritta anche dai colleghi Barbagallo, Provenzano, Marino, Iacono e Simiani - per risolvere una questione che ha dell’incredibile in un momento di così grave siccità dell’isola: ovvero chiedendo che vi sia la più celere riparazione delle perdite alle paratie dell’invaso di Ponte Barca, nel Comune di Paternò in provincia di Catania, che causano lo spreco di oltre 400 litri di preziosa acqua che attualmente va dispersa, riversandosi direttamente in mare. Infine, di conoscere anche il cronoprogramma per lo sviluppo dei 27 progetti individuati da Nicola Dell’Acqua, Commissario Straordinario nazionale per l'adozione di interventi urgenti connessi al fenomeno della scarsità idrica, per la Sicilia. Basti pensare che il periodo ottobre 2023 - marzo 2024 ha registrato la siccità più grave dal 1980. Una circostanza che sta creando serie difficoltà a tutto il comparto agricolo della piana di Catania e della Sicilia. Ricordiamo le parole inaccettabili del Ministro Lollobrigida sulla siccità dell’isola: il Governo faccia quello che deve, riconoscendo anche lo stato di calamità per un territorio che merita risposte rapide e concrete ”.

Ne dà notizia la Presidente del Gruppo PD alla Camera, Chiara Braga insieme ai colleghi deputati Barbagallo, Provenzano, Marino, Iacono e Simiani.

14/05/2024 - 15:46

“Non siamo assolutamente soddisfatti della risposta fornita dal governo. Il primo crollo della strada provinciale 28 di Enna ‘intesa panoramica’ risale al 2009, il secondo, quando stavano per iniziare i lavori di riparazione, nel marzo del 2015 ed il terzo, con cantiere aperto, avvenuto nel novembre 2020. Il governo scarica la mancata ricostruzione sulla provincia non offrendo alcuna soluzione. La soluzione al governo l’abbiamo indicata noi: affidare i lavori di ricostruzione alla Protezione civile che aveva già stanziato oltre 6,5 milioni di euro, integrati con 600 mila euro dell’allora Provincia regionale. Ma evidentemente per il governo esistono cittadini di serie A e cittadini di serie B. Gli abitanti di Enna, capoluogo, città universitaria e importante arteria per la viabilità della zona, evidentemente per qualcuno sono cittadini di serie B”. Così la deputata dem Maria Stefania Marino, intervenendo in commissione in replica alla risposta del governo a un’interrogazione, di cui è prima firmataria, presentata insieme ai colleghi dem, Barbagallo, Provenzano, Iacono e Porta. “Volevamo sapere dal governo – ha concluso Marino - quali iniziative intendesse adottare, al fine di accelerare la realizzazione dei lavori di ricostruzione, considerato che il rifacimento di questa importante arteria sarebbe molto significativa per la città di Enna non solo in termini di snellimento del traffico ma anche economici. Nell'agosto 2023, l'ingegnere capo del Libero Consorzio, nonché responsabile unico del procedimento, aveva annunciato la conclusione dell'iter progettuale della perizia di variante suppletiva della SP 28 per un importo pari a 9 milioni di euro.”

30/04/2024 - 10:53

"Apprendiamo che da lunedì 29 aprile sono entrati in vigore i nuovi limiti elettromagnetici nelle telecomunicazioni, il che tradotto in un linguaggio accessibile a tutti significa più elettrosmog per i cittadini. E al governo poco importa della salute delle persone, ma piuttosto a loro interessa soddisfare gli operatori economici che stanno dietro a tutto questo. E con questi nuovi limiti si viene a creare una vera e propria sanatoria per tantissimi impianti sparsi nella Penisola, già oggi fuori legge per aver sforato i limiti di 6 V/m, che saranno improvvisamente condonati e rientreranno magicamente nei limiti consentiti. Un bel risultato per il Governo in carica, che riceverà i ringraziamenti dalle multinazionali delle telecomunicazioni che operano in Italia (tutte, fra l’altro, rigorosamente straniere), intascando unicamente la delusione e la rabbia di tutta la popolazione, per il trattamento ricevuto". Lo dichiara la deputata del Pd, Stefania Marino.

29/04/2024 - 17:17

“L’obiettivo della destra è quello di trasferire la competenza dallo Stato alle singole regioni su 23 materie cruciali, come se le competenze da affidare alle regioni potessero essere scelte da un ‘menu à la carte’, in barba a qualunque progettualità e alla effettiva disponibilità per le singole regioni di mezzi adeguati e sufficienti a farsi carico di queste competenze. Ma anche contro qualunque principio di omogeneità dei servizi messi a disposizione nell’intero territorio della repubblica. È evidente come quest’azione costituisca un vero e proprio attacco cinico e spregiudicato alla coesione nazionale e alla capacità di affrontare le sfide contemporanee, con una visione comune: infatti, è chiaro a tutti che problemi come il cambiamento climatico, la crisi migratoria, le pandemie, la sanità in generale e le guerre, richiedono una risposta coordinata e solidale a livello nazionale e internazionale. D’altra parte, la spregiudicatezza della maggioranza nei confronti delle istituzioni democratiche e delle loro regole e la precisa volontà di ottenere sempre e comunque un risultato favorevole, si leggono, anche, nella recente decisione del presidente della commissione Affari costituzionali di far votare nuovamente un emendamento già votato e sul quale, a causa dell’assenza dei colleghi leghisti in commissione, la maggioranza, suo malgrado, era risultata soccombente. Questa decisione è un vero e proprio affronto alla democrazia e un pericoloso precedente che mina l’integrità delle istituzioni legislative”.

Così la deputata dem, Maria Stefania Marino, intervenendo in Aula durante la discussione generale sull’Autonomia differenziata.

 

 

24/04/2024 - 16:02

“Sulla peste suina il governo continua ad annunciare interventi e misure che tardano ad arrivare nonostante la nomina di un commissario e una serie di subcommissari. Quante delle aree interessate alla diffusione del virus sono state recintate per evitare il diffondersi della malattia attraverso gli spostamenti dei cinghiali? Quanti cinghiali finora sono stati abbattuti per ridurre drasticamente la popolazione di ungulati, ormai insostenibile visti i numeri eccessivi certificati dall’Ispra, anche a tutela delle produzioni agricole?
Con grande imbarazzo abbiamo ascoltato, oggi in Aula alla Camera, la risposta che il ministro dei rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, ha dato ad una interrogazione parlamentare che chiedeva conto delle iniziative intraprese da parte del ministero dell’Agricoltura. E’ lo stesso imbarazzo che avranno provato il ministro Lollobrigida e i sottosegretari del ministero dell’Agricoltura visto che avrebbero dovuto rispondere loro per competenza ed invece hanno delegato un ministro che si occupa di tutt’altro. D’altronde non avrebbe potuto dire altro rispetto a quanto ascoltato. Siamo di fronte al nulla e sul nulla è difficile costruire dati e riscontri di lavoro. C’è il serio rischio che un comparto produttivo venga messo in ginocchio non tanto dalla peste suina ma dall’incapacità di saperla affrontare”.

Lo dichiarano i deputati e le deputate del Pd della Commissione Agricoltura Stefano Vaccari, capogruppo, Antonella Forattini, Stefania Marino e Andrea Rossi.

20/04/2024 - 16:41

“Sul contrasto alla peste suina troppe parole sono state spese da parte del governo e di contro i limiti operativi sono stati fin troppo evidenti. La malattia si sta diffondendo in fretta e ha già iniziato ad interessare territori particolarmente vocati alla trasformazione e all'allevamento delle carni suine. Occorre un deciso cambio di passo per impedire alla peste suina di fare danni irreparabili ad un settore importante per l’agroalimentare italiano ed avviare il suo eradicamento in tempi ragionevolmente brevi. Si rischia il blocco totale di un comparto primario, anche e soprattutto dal punto di vista dell'export, che fattura 20 miliardi di euro e occupa 40mila addetti considerando la produzione primaria e la trasformazione con un patrimonio di 43 eccellenze Dop e Igp riconosciute a livello internazionale. A questo volume economico occorre aggiungere il cospicuo settore dell'indotto. Di fronte ad una situazione così complessa le aziende italiane di trasformazione della carne suina, come denuncia Assica, hanno dovuto rinunciare a 20 milioni di euro al mese per mancate esportazioni in Paesi terzi che hanno chiuso i loro mercati a salumi e carni suine al primo caso di positività nei cinghiali, oltre mezzo miliardo totale di mercato estero, divenuto facile appannaggio di concorrenti stranieri e dell’Italian Sounding. Le recinzioni di contenimento sono state poche ed installate in ritardo mentre sul contenimento dei cinghiali si è praticamente all'anno zero, nonostante la disponibilità manifestata in ogni dove dalle Regioni e dal mondo venatorio. Per l'impiego dell'esercito siamo ancora agli annunci. Serve un piano strategico piu’ puntuale e concreto che deve scaturire dal pieno coinvolgimento di regioni, operatori, imprese, unita’  sanitarie, mondo venatorio ed esercito. Ora che ha allargato il suo staff, gia faraonico, potendo contare su altri due milioni di euro assegnati dal governo, il ministro Lollobrigida dovrebbe attivare tutte le procedure di urgenza per una operazione di contrasto alla peste suina non piu’ rinviabile che peraltro abbiamo chiesto invano con puntuali interrogazioni parlamentari e richieste in Commissione a cui ci e’ stato risposto in modo evasivo e notarile”.

Lo dichiarano Stefano Vaccari, capogruppo, Antonella Forattini, Stefania Marino e Andrea Rossi, deputati Pd della Commissione Agricoltura.

10/04/2024 - 18:33

“Sulla proposta di Legge Bruzzone di riforma della caccia abbiamo presentato emendamenti abrogativi dell’intero articolato, ed uno di questi è stato già discusso e bocciato. Quella legge non ci piace ed in questo modo abbiamo segnalato la nostra contrarietà. Abbiamo altresì presentato emendamenti di merito perché una forza politica non può rinunciare ad esprimere le proprie valutazioni. Emendamenti che peraltro sono in sintonia con le indicazioni dell’Ispra. La scienza non può essere utilizzata ai propri fini e quando conviene. Per noi l’Ispra è un riferimento certo che continueremo a mantenere fermo”.

Lo dichiarano i deputati del Pd della Commissione Agricoltura, Andrea Rossi, Antonella Forattini e Stefania Marino.

“I cacciatori - aggiungono - facendo funzionare gli strumenti che hanno a disposizione, a cominciare dalla buona gestione degli Ambiti Territoriali di Caccia, sono protagonisti, insieme ad agricoltori e ambientalisti della conservazione ambientale. Per questo è necessaria la piena applicazione della legge 157 e contestualmente, attraverso la sua verifica, con la relazione che il governo deve presentare in Parlamento, capire se, come crediamo, abbia bisogno di aggiornamenti. Questa è linea che come gruppo Pd in commissione Agricoltura, in sintonia con la presidenza del Gruppo, abbiamo sempre tenuto, insieme al capogruppo Stefano Vaccari, anche di fronte agli spot propagandistici della destra e che deriva da un impegno elettorale preso con i cittadini, codificato in un programma che tutti hanno potuto leggere. Non abbiamo pregiudizi sulla caccia e tantomeno sviluppiamo la nostra attività parlamentare solo per ostacolare la maggioranza di centrodestra. Sui singoli provvedimenti presentiamo le nostre proposte. Tutto questo - concludono - lo diciamo all’Enpa che oggi rivolge il solito attacco personale al capogruppo Vaccari diffondendo notizie false. All’Enpa diciamo che nel prossimo comunicato deve aggiungere anche i nostri nomi perché siamo totalmente d’accordo con le posizioni espresse dal nostro capogruppo”.

 

04/04/2024 - 15:59

Ministero sta bloccando ingiustificatamente il riconoscimento delle abilitazioni all’insegnamento conseguite all’estero

“Valditara è ossessionato dagli studenti e dai docenti stranieri. Sono settimane che il ministro non perde occasione per dichiarare contro i ragazzi che provengono da un back ground migratorio ed è da mesi che latita e non risponde alle nostre continue sollecitazioni sul riconoscimento delle abilitazioni all’insegnamento conseguite in paesi europei”. Così in una nota la deputata democratica Maria Stefania Marino che ha depositato, nel dicembre del 2023, un’interrogazione parlamentare la cui risposta viene continuamente rinviata dal dicastero di viale Trastevere. Nel merito, la democratica chiede al ministro di “dare risposta alle migliaia di docenti che hanno presentato domanda per il riconoscimento delle abilitazioni all'insegnamento o della specializzazione per il sostegno conseguite all'estero. Un atto dovuto – sottolinea Marino – consentito dalle direttive europee e supportato da numerose sentenze del Consiglio di Stato e del Tar. Valditara deve spiegare perché non sta intervenendo. Il sospetto è che abbia avuto il mandato politico di ostacolare la presenza degli stranieri nelle scuole italiane. Se questo fosse confermato – conclude Marino - siamo davanti a una chiara volontà discriminatoria che rischia di far perdere il posto di lavoro a molte persone e che impedisce a questi docenti di lavorare anche come supplenti nelle scuole. Valditara ha l’occasione per smentire questa pesante accusa, risponda alla nostra interrogazione parlamentare”.

22/03/2024 - 10:32

Pd presenta interrogazione urgente al ministro Salvini

“Un periodo di grave siccità, nonostante le ultime piogge, sta colpendo duramente la Sicilia. Chiediamo al governo, e in particolare al ministro delle Infrastrutture Salvini, come intenda fronteggiare e con la massima urgenza, una situazione che sta mettendo in grave difficoltà l’intera Regione” A chiederlo, attraverso una interrogazione al ministro per le Infrastrutture e dei Trasporti, sono i parlamentari del Pd Giuseppe Provenzano (primo firmatario) Anthony Barbagallo, Maria Stefania Marino, Giovanna Iacono e Fabio Porta.  “Al momento – si legge nel testo dell’interrogazione-  proprio a causa della carenza idrica sono già 150 i comuni dell’isola nei quali l’acqua è razionata nella sua erogazione quotidiana, creando disagi e disservizi alle comunità locali. Per fronteggiare la crisi – proseguono gli esponenti del Pd -  la Regione ha provveduto a nominare un commissario straordinario, con la predisposizione di un piano da 150 milioni di euro senza però le corrispondenti coperture e soprattutto ha ipotizzato un piano di razionamento con tagli all’erogazione dell’acqua dal 10 fino al 45 % rispetto alla media”. Gli esponenti del Pd evidenziano inoltre che “il Piano ha messo immediatamente in allarme, in particolare, il settore agricolo che rischia di affrontare un periodo estivo con una disponibilità di acqua limitata che pregiudicherebbe un anno di lavoro con devastanti impatti produttivi e anche occupazionali”. Nel testo dell’interrogazione dei Dem, si legge inoltre che “per la manutenzione degli impianti servirebbero circa un miliardo di euro e il mancato utilizzo delle risorse del PNRR rappresenta una oggettiva aggravante, anche perché sembrerebbero non esservi disponibili altre risorse. I cambiamenti climatici sono sotto gli occhi di tutti – si evidenza nel testo – ed espongono la Sicilia ad affrontare situazioni di estrema difficoltà anche per il futuro. Occorrerebbe – concludono i Dem- una adeguata programmazione di interventi infrastrutturali dedicati proprio a dotare la Sicilia di adeguate infrastrutture idriche senza disperdere l’indispensabile risorsa”.

 

09/02/2024 - 17:15

“Il nostro capogruppo in commissione Agricoltura alla Camera ha svolto un ottimo lavoro di sintesi. Non era facile dinnanzi ad una proposta di Legge sulla caccia, la Pdl Bruzzone, inutile e probabilmente anche incostituzionale. Il pacchetto di emendamenti soppressivi dell'intero articolato che abbiamo presentato testimoniano la nostra opposizione alla proposta, sia per il metodo scelto dalla maggioranza di destra, che nel merito”.

Lo dichiarano i deputati democratici della commissione Agricoltura della Camera, Antonella Forattini, Andrea Rossi e Maria Marino.

09/02/2024 - 16:23

“Il nostro lavoro di sintesi fatto in commissione Agricoltura alla Camera è stato serio e ragionato. Che non ci fosse bisogno della Proposta di legge Bruzzone è chiaro e condiviso da tutti noi, e gli emendamenti abrogativi lo dimostrano. Nel nostro confronto abbiamo infatti sempre sostenuto la bontà della Legge 157 e, con questo provvedimento in discussione, abbiamo colto l’occasione per mettere a terra le modifiche che intendono riportare l’Ispra al centro dei processi decisionali. Tutto questo perché siamo favorevoli solo ed esclusivamente alla caccia regolamentata in maniera seria. Spiace che le associazioni diano una lettura tanto lontana dalle oggettive finalità dei nostri emendamenti”.

Lo dichiarano i deputati democratici della commissione Agricoltura della Camera: Stefano Vaccari (capogruppo), Andrea Rossi (segretario), Antonella Forattini e Maria Marino.

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