"È necessario istituire le zone franche montane nei territori marginali delle isole ed in particolare per fermare lo spopolamento dei piccoli comuni": è quanto chiede la deputata Pd Maria Stefania Marino depositando un emendamento al Disegno di Leghe sulla Montagna attualmente in discussione a Montecitorio. La proposta si pone l'obiettivo di rilanciare i presidi territoriali della Sicilia ed in particolare della provincia di Enna, disincentivare il calo demografico e rilanciando i presidi territoriali.
"Con questa norma i residenti dei comuni della Sicilia fino a 10mila abitanti potrebbero usufruire di una esenzione totale dalle imposte sui redditi e di esonero dal versamento dei contributi previdenziali e assistenziali sulle retribuzioni da lavoro dipendente a carico dei datori di lavoro. Si tratterebbe quindi di una iniziativa shock capace di rivitalizzare centri ad oggi colpiti da una grave crisi demografica e dalla carenza di attività imprenditoriali. Chiediamo al governo di sostenere questa proposta e di non abbandonare le zone montane della Sicilia", conclude la dem.
“È necessario che il governo adotti immediate iniziative per garantire la diminuzione dell'immissione nell'ambiente delle sostanze polifluoroalchiliche (Pfas), attraverso la loro graduale sostituzione nei processi produttivi e nei prodotti industriali. In base al principio 'chi inquina, paga', è necessario altresì che il governo si assuma la responsabilità di bonifica e di finanziamento della decontaminazione dei siti compromessi dall'accumulo di Pfas”. Così la deputata dem Maria Stefania Marino intervenendo in Aula di Montecitorio per illustrare la mozione a tutela dell'ambiente e della salute in relazione alle sostanze perfluoroalchiliche (Pfas).
“Queste sostanze – ha spiegato la parlamentare Pd - sono state molto utilizzate per realizzare schiume anti incendio, nei rivestimenti anti aderenti delle padelle, nei tessuti impermeabili e negli imballaggi alimentari”. “L'emergenza Pfas, oggi è una crisi ambientale e sanitaria che non va sottovalutata e non possiamo più permetterci di procrastinare le azioni necessarie per affrontare questa minaccia. I Pfas sono composti chimici utilizzati in campo industriale per la loro capacità di rendere i prodotti impermeabili all'acqua e ai grassi. Non si degradano nell'ambiente ma si accumulano nel suolo, nelle acque e negli organismi viventi e possono essere trasportati nell'aria. La loro contaminazione diffusa espone milioni di persone a rischi per la salute con conseguenze potenzialmente devastanti”, ha concluso Marino.
"Ho depositato una serie di emendamenti al ddl sulla montagna per sostenere i territori della Sicilia, con particolare riferimento alla provincia di Enna. Si tratta, nello specifico, di proposte finalizzate alla creazione di una Zona franca montana nelle aree con costante calo demografico; per favorire il mantenimento dei servizi essenziali come scuola e sanità; per garantire il contrasto alla siccità e la prevenzione degli incendi e per assicurare presidi istituzionali per il sistema territoriale, come ad esempio il ripristino delle Camere di Commercio”. Lo dichiara la deputata Pd Maria Stefania Marino in merito provvedimento attualmente in discussione a Montecitorio.
“Si tratta - conclude Marino - di norme che vengono incontro alla necessità di cittadini ed imprese, che contrastano quindi il calo demografico di alcune aree e incentivano la crescita locale economica, sociale e occupazionale. Queste proposte vogliono quindi porre l’attenzione sull’esigenza di predisporre risorse e leggi adeguate anche per le aree montane insulari che rischiano, proprio in virtù di parametri altimetrici e logistici peculiari, di non essere adeguatamente sostenute e troppo spesso penalizzate".
“Garantire che FiberCop salvaguardi gli attuali livelli occupazionali e non sacrifichi i diritti dei lavoratori per fare cassa o compensare eventuali mancati introiti”: è quanto chiede la deputata Pd Maria Stefania Marino in una interrogazione depositata a Montecitorio sulle politiche industriali dell’azienda, controllata dal fondo americano KKR & Co. L.P, che ha rilevato la rete fissa di Tim e gestisce l’infrastruttura di rete digitale più avanzata, estesa e capillare del paese.
“Sul futuro dei lavoratori dell’impresa ci sono troppe ombre. La società ha annunciato 6mila esuberi senza però definirne le modalità e nonostante abbia registrato nel 2024 ricavi e struttura patrimoniale correnti per 3,9 miliardi di euro. Il fondo Usa però non ha mantenuto le promesse su rendimento del 20 per cento ai suoi investitori e l’amministratore delegato FiberCop si è recentemente dimesso per divergenze sul piano industriale. Non vorremmo che dietro a questi sviluppi vi fosse la volontà di ridurre personale e di promuovere speculazioni finanziarie sulla pelle dei lavoratori; uno dei maggiori azionisti di FiberCop rimane il Ministero dell’Economia e la mission dell’azienda rimane quello di digitalizzare il paese. E’ necessario che il governo chiarisca in Parlamento”, conclude Maria Stefania Marino.
“Fermare la chiusura degli uffici giudiziari della Sicilia ed in particolare l’accorpamento delle sedi di Enna e Caltanissetta con quella di Agrigento”.
Lo chiede la deputata del Pd, Maria Stefania Marino, depositando alla Camera un’interrogazione al governo.
“Secondo le indiscrezioni uscite sulla stampa - aggiunge - il piano del ministero dell’Economia è quello di sopprimere gli uffici giudiziari di primo grado di Enna e Caltanissetta entro il prossimo mese di agosto, nonostante siano organi di giurisdizione veri e propri nelle controversie in materia tributari preposte a risolvere le liti tra fisco e cittadini e le cause siano in crescita. Le Corti di Enna e Caltanissetta (insieme ad Agrigento) dovrebbero sostenere infatti una mole di lavoro enorme: nel 2024 la somma dei ricorsi di queste tre province ha raggiunto quasi 8mila unità, in netto aumento rispetto al 2023. Si tratta di un numero molto superiore agli obiettivi della riforma del Mef che vorrebbe unire Corti che presentano complessivamente circa 1500 ricorsi su base annua. E’ necessario fermare questi accorpamenti - conclude - che andrebbero a penalizzare ulteriormente territori marginali, già peraltro privati negli anni scorsi di altri presidi istituzionali”.
"Stanziare risorse adeguate per acquistare una nave dissalatore; al fine di garantire l'acqua in Sicilia e venire incontro anche alle necessità di approvvigionamento idrico delle piccole isole della Regione": è quanto chiede un emendamento della deputata Pd Maria Stefania Marino al Decreto Emergenze attualmente in discussione a Montecitorio.
"Le misure prese dal governo per contrastare la siccità in Sicilia rischiamo di essere, come recentemente emerso, ampiamente insufficienti soprattutto in vista dell'estate: la piena attivazione dei dissalatori di Gela, Trapani e Porto Empedocle rischia infatti di subire pesanti ritardi. I costi delle navi cisterna sono inoltre troppo alti mentre la tecnologia attuale permetterebbe l'utilizzo di un dissalatore mobile marino capace anche, all'occorrenza, di intervenire negli arcipelaghi delle Regione nei momenti di crisi. Si tratterebbe di un investimento utilissimo per il futuro i cui costi si ammortizzerebbero in pochi anni": conclude.
"L'alluvione che ha interessato ieri la provincia di Messina ha fatto emergere in tutta la sua drammaticità l'inadeguatezza del governo regionale: nessun intervento di prevenzione in un territorio già recentemente colpito dal maltempo e reso ancora più fragile dalla siccità cronica che affligge l'Isola, l'allerta meteo sottovalutata e il Presidente della Regione, Renato Schifani, che parlava addirittura di situazione sotto controllo mentre alcune zone venivano devastate dalla peggiore alluvione degli ultimi dieci anni". Lo dichiara la deputata Pd Maria Stefania Marino.
"Invece di minimizzare - conclude Marino - Schifani si attivi per dichiarare lo stato di crisi regionale e per ottenere dal governo lo stato di Emergenza. I danni, ancora da quantificare, sono ingenti e riguardano il patrimonio pubblico e privato. Servono poi interventi e risorse urgenti per la messa in sicurezza di un territorio a rischio dove non è stata fatta alcuna prevenzione".
“Le reazioni scomposte sul caso Almasri hanno evidenziato ancora una volta come questa destra, invece di governare, sia sempre alla ricerca di un nemico da abbattere. Il governo ha preferito infatti ancora una volta trasformare una gravissima vicenda penale di rilevanza internazionale in una ridicola contrapposizione fra poteri dello Stato. Tra le voci che si sono levate subito a difendere Giorgia Meloni va sottolineata quella della Ministra Roccella che ha sottolineato come l’avviso di garanzia non fosse necessario. Basterebbe conoscere i rudimenti di Diritto Penale per sapere che di fronte all’ipotesi di reato, che coinvolge peraltro un individuo accusato di crimini efferati anche verso i bambini, il Magistrato deve intervenire. Consiglio alla titolare del dicastero della Famiglia, membro di un esecutivo pavido che non ha avuto il coraggio di consegnare Osama Almasri alla Corte dell’Aia ma ha preferito liberarlo con un volo di Stato, almeno un po' di sobrietà”. Lo dichiara la deputata del Pd Maria Stefania Marino.
Dichiarazione di Maria Stefania Marino, deputata Pd
“Per valorizzare il sito archeologico di Noto Antica (in provincia di Siracusa) e proseguire il programma degli scavi servono risorse certe" e per questo ho presentato un emendamento al Decreto Cultura, attualmente in discussione a Montecitorio".
“Quello di Noto è un Parco Archeologico straordinario, che fa parte del patrimonio Unesco e dove gli scavi, seppur parziali, hanno portato alla luce straordinari reperti di numerose epoche storiche e di enorme valenza artistica e culturale. Recentemente, sono stati avviati nuovi lavori, finanziati con il Pnrr, ma sono necessarie nuove risorse anche per il prossimo triennio al fine di recuperare pienamente tutti i reperti presenti e restituire alla fruibilità pubblica l’intera area”.
"La sanità territoriale in Sicilia non è più un servizio essenziale nonostante l'impegno e la professionalità di medici ed infermieri. L'ultimo sopralluogo che ho personalmente effettuato all'Ospedale Sant'Agata di Militello in provincia di Messina è purtroppo emblematico. La carenza di organico è riscontrabile in tutti i reparti nonostante una bacino d'utenza di quasi 100mila abitanti e la notevole distanza dagli altri nosocomi regionali. Mancano anestesisti, cardiologi, chirurgi, neurologi oltre ai primari; prestazioni fondamentali per la prevenzione e la diagnosi come la risonanza magnetica non sono erogate mentre vengono colpevolmente attivate convenzioni con strutture private. Ormai da anni è stato poi cancellato anche il punto nascita, che rappresenta un presidio fondamentale per la comunità. Il combinato disposto tra tagli del Governo Meloni alla sanità nazionale e le scelte scellerate della Giunta Schifani sul piano regionale stanno trasformando il diritto alla salute, riconosciuto dalla Costituzione, in un privilegio per soli ricchi. Su questa situazione presenterò una interrogazione parlamentare al Ministro Schillaci": è quando dichiara la deputata PD Maria Stefania Marino.
"Sulla crisi idrica in Sicilia il governo rischia di fare purtroppo l'ennesimo buco nell'acqua, utilizzando peraltro fondi che dovrebbero essere impiegati per altre finalità": è quanto dichiara la deputata PD Maria Stefania Marino sul nuovo Decreto Pnrr pubblicato in Gazzetta Ufficiale e che prevede anche la ristrutturazione degli attuali dissalatori di Trapani, Porto Empedocle e Gela, per un totale di 100 milioni di euro di Fondi di Sviluppo e Coesione.
"La mancanza di acqua in Sicilia è ormai cronica: gli interventi del governo sono parziali e tardivi. Se le nuove strutture per desalinizzare l'acqua non saranno pronte entro la prossima primavera sarà un disastro annunciato, mentre rimane l'incognita sui costi energetici di questi impianti che rischiano di aggravare bollette già in crescita. Sono stati inoltre dimenticati interi territori, come le provincie di Enna e Caltanissetta, che ad oggi registrano le difficoltà peggiori. Senza dimenticare che uno dei problemi maggiori (legato alle perdite delle tubature che nell'isola superano in alcune zone il 60 per cento) non viene nemmeno affrontato. Cercheremo di lavorare per migliorare le norme nel corso del prossimo esame parlamentare del Decreto": conclude.
“Le aree interne della Sicilia, ed in particolare la provincia di Enna, sono state devastate dal ridimensionamento scolastico voluto ed attuato dal Governo Meloni: fino ad oggi sono già quattro gli istituti accorpati ma le previsioni per i prossimi mesi sono ancora peggiori. Le ricadute negative per il territorio sono moltissime: in termini occupazionali con oltre 200 unità di personale in meno, in termini economici con la perdita di finanziamenti comunitari e nazionali che le scuole accorpate non potranno ricevere. Senza dimenticare i disagi che verranno creati agli studenti, ai docenti, al personale amministrativo ed a tutti i nuclei familiari coinvolti. Ridurre i servizi scolatici in intere zone marginali significa poi, oltre a compromettere il pieno diritto all’istruzione, favorire l’abbandono scolastico e disincentivare lo sviluppo sociale, economico ed occupazionale del territorio. Per fermare questo disastro avevo presentato, prima un emendamento e poi un ordine del giorno alla Legge di Bilancio: entrambi però bocciati dalla maggioranza; da una destra ottusa ed irresponsabile che sta penalizzando ancora una volta la Sicilia ed il suo futuro”: è quanto dichiara la deputata Pd Maria Stefania Marino sulla discussione dalla Manovra economica in discussione oggi, venerdi 20 dicembre, nell’Aula di Montecitorio.
"La cronica carenza idrica in Sicilia si sta trasformando in alcune zone in una vera e propria emergenza sociale e sanitaria. Tra pochi giorni in provincia di Enna mancherà l'acqua ma Regione e Governo stanno ancora una volta sottovalutando colpevolmente la situazione. La protesta dei sindaci del territorio è necessaria e sacrosanta: a loro ed alle loro comunità va tutto il nostro sostegno mentre è vergognoso che tali istituzioni vengano derise invece di essere ascoltate e supportate, soprattutto in questa fase critica": è quanto dichiara la deputata PD Maria Stefania Marino sulla manifestazione di alcuni sindaci della provincia di Enna svolta nella sede della Protezione civile di Palermo.
"Nella Legge di Bilancio che la Camera voterà nei prossimi giorni vanno quindi inserite norme e risorse per contrastare la siccità. L'emendamento PD a mia prima firma, che istituisce un tavolo tecnico presso il Ministero per la protezione civile per varare misure urgenti per contrastare la crisi idrica in Sicilia, rappresenta un primo significativo segnale e va approvato. Ulteriori ritardi potrebbero avere conseguenze catastrofiche per la popolazione": conclude Maria Stefania Marino.
“Ci troviamo difronte a un ddl debole riguardo alla rimozione degli ostacoli regolatori dell'apertura dei mercati, la promozione della concorrenza, la tutela dei consumatori e insufficiente per le aspettative di famiglie. Il governo resta sordo davanti a miglioramenti richiesti dal Pd sulla messa a gara delle concessioni autostradali ed è totalmente insufficiente sui Dehors, dove assistiamo alla proroga per un altro anno dei provvedimenti emergenziali e si elimina il principio dell’assunzione di responsabilità da parte di Sindaci e amministrazioni locali”. Così il deputato dem, Andrea Casu, vicepresidente in Commissione Trasporti alla Camera intervenendo sulla legge per il mercato e la concorrenza.
“Sul tema del trasporto pubblico non di linea ancora una volta si spreca l’occasione per sanare le ingiustizie nelle sanzioni e garantire un servizio pubblico più efficiente al servizio di tutti i cittadini. Il Governo getta la maschera e dimostra ancora una volta come l’obiettivo non sia affatto contrastare l’abusivismo ma rendere letteralmente impossibile il lavoro da parte di migliaia di operatori del settore NCC che chiedono solo di poter lavorare onestamente e invece si scontrano quotidianamente con interventi punitivi e persecutori da parte dell’attuale governo come abbiamo visto con l’assurdo obbligo dell’attesa dei 20 minuti tra un servizio e l’altro”, conclude Casu.
“Tra gli effetti più devastanti dei mutamenti climatici vi sono le alluvioni e la siccità. Due fenomeni estremi che stanno trasformando tutto il paese e soprattutto la Sicilia. Nei mesi estivi la siccità, anche a causa di interventi dolosi, promuove incendi e non è quindi un caso se proprio questa regione sia devastata ogni anno dalle fiamme. I dati ci dicono infatti che circa il 45 per cento degli incendi registrati in Italia, si verifica in Sicilia. Per prevenire e contrastare questa piaga ho presentato emendamenti specifici alla Legge di Bilancio che, oltre a garantire l’approvvigionamento idrico dell’isola, finanziano l’acquisto di tre canadair, al fine di attuare interventi tempestivi e adeguati per salvaguardare incolumità pubblica e territorio. L'emendamento ha superato l'ammissibilità e verrà quindi votato, faccio appello agli altri deputati siciliani affinché sostengano questa proposta”.
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