01/08/2025 - 12:28

“Il Governo Meloni ha deciso di colpire ancora una volta la Sicilia, riducendo in modo arbitrario e inaccettabile i fondi del PNRR destinati alle nostre infrastrutture strategiche. Un vero e proprio scippo che offende la dignità dei cittadini siciliani e mette a rischio lo sviluppo dell’intera isola": è quanto dichiara Maria Stefania Marino, deputata del Partito Democratico, commentando i dati del rapporto Anac-Cresme-Camera sullo stato di attuazione delle opere strategiche del PNRR.

“Dietro le parole vuote della propaganda di Palazzo Chigi c’è un Sud depredato delle sue opportunità. In Sicilia, progetti fondamentali come l’ammodernamento della tratta ferroviaria Palermo-Catania vengono messi da parte, sacrificati in nome di un'opera simbolica e divisiva come il Ponte sullo Stretto, utile solo a fini propagandistici. Ancora una volta, si preferisce l’ideologia allo sviluppo reale. Siamo dinanzi all’ennesimo atto di accanimento contro il Mezzogiorno: prima il taglio al fondo perequativo infrastrutturale, poi la cancellazione degli sgravi per il Sud, ora questa nuova amputazione ai fondi del PNRR. Una politica miope e antimeridionalista che ci riporta indietro di decenni. E il silenzio del sottosegretario al Sud Sbarra è assordante e complice": conclude.

 

31/07/2025 - 10:38

La deputata del Pd Maria Stefania Marino ha presentato una interrogazione urgente al ministro Schillaci

“La situazione del pronto soccorso dell’ospedale di Sant’Agata di Militello è divenuta insostenibile: sovraffollamento, carenze strutturali, organico ridotto all’osso e pazienti in attesa per ore in condizioni inaccettabili. Per questi motivi ho presentato una nuova interrogazione alla Camera per chiedere al Ministro della Salute quali misure urgenti intenda adottare per garantire il diritto alla salute dei cittadini di questo vasto territorio della provincia di Messina”. E’ quanto dichiara la deputata del Partito Democratico Maria Stefania Marino.“Negli ultimi giorni si sono moltiplicate le segnalazioni da parte di cittadini e operatori sanitari: pazienti costretti a stazionare su barelle nei corridoi, ambulanze bloccate in attesa di triage, personale sanitario sotto stress continuo e turni massacranti. Una situazione non più degna di un paese civile. La chiusura dei reparti di neonatologia, cardiologia e chirurgia aveva già privato l’ospedale di servizi fondamentali, ora anche il pronto soccorso rischia il tracollo”.

“È scandaloso che in un territorio che serve quasi 100.000 persone, già colpito da isolamento geografico e carenze infrastrutturali, lo Stato si renda assente proprio nella garanzia del primo presidio sanitario di emergenza. Non si può più rimandare un piano straordinario per rafforzare il personale, ripristinare l’efficienza operativa e garantire la sicurezza dei pazienti e degli operatori. Il governo non può continuare a ignorare quanto sta accadendo: a Sant’Agata di Militello non servono annunci, servono interventi immediati, risorse dedicate e attenzione politica. Il Partito Democratico continuerà a sollecitare risposte concrete per difendere la sanità pubblica e il diritto alla cura di tutti”: conclude la parlamentare Dem. 

 

25/07/2025 - 15:41

“La mancata previsione del ripristino del Tribunale di Mistretta nel recente disegno di legge sulle circoscrizioni giudiziarie approvato dal Consiglio dei Ministri è l’ennesima dimostrazione di disattenzione verso le aree interne della Sicilia e, in particolare, verso il territorio dei Nebrodi e l’intera provincia di Messina”: è quanto dichiara Maria Stefania Marino, deputata del Partito Democratico, commentando il provvedimento del ministro della Giustizia Carlo Nordio.
“Nonostante la clausola di invarianza finanziaria e la copertura economica già garantita dalla Regione Sicilia, il Tribunale di Mistretta non rientra tra le sedi destinate alla riapertura. La soppressione del presidio giudiziario, deciso nel 2013, ha aggravato l’isolamento di un’area già segnata da spopolamento, infrastrutture carenti e infiltrazioni criminali. Oggi le cause vengono smistate a Patti, con costi e tempi che scoraggiano soprattutto i più deboli. L’edificio, ancora in buono stato, e l’organico compatibile rendono logisticamente possibile la riattivazione, purché vi sia volontà politica. Durante l’iter parlamentare del disegno di legge mi batterò affinché venga presentato un emendamento per inserire Mistretta tra le sedi da ripristinare e restituire alla comunità dei Nebrodi un presidio essenziale di giustizia”: conclude.

23/07/2025 - 13:42

“La mancata previsione del ripristino del tribunale di Nicosia nel disegno di legge sulle circoscrizioni giudiziarie approvato dal Consiglio dei Ministri è l’ennesimo segnale di disattenzione verso le aree interne della Sicilia e verso l’intera provincia di Enna”. Lo dichiara Maria Stefania Marino, deputata del Partito Democratico, commentando il provvedimento proposto dal ministro della Giustizia Carlo Nordio.
“Nonostante gli annunci e le promesse - continua l'esponente dem - il governo ignora la richiesta unitaria di un intero territorio, come quello dei Nebrodi e dell’area nord della provincia di Enna, che da anni chiede la riapertura del presidio giudiziario di Nicosia, dopo la soppressione nel 2013. La chiusura del tribunale di Nicosia ha aggravato l’isolamento territoriale e giurisdizionale di un’area già colpita da spopolamento, disservizi infrastrutturali e presenza criminale, con ricadute evidenti anche in termini di aumento dei costi e tempi per cittadini, avvocati e operatori della giustizia”.
“È paradossale che in un provvedimento che si pone l’obiettivo di riequilibrare la distribuzione della giustizia territoriale si dimentichi di zone difficili come quella ennese, segnate da condizioni orografiche complesse, fragilità sociali e rischi legati alla criminalità organizzata. Ci batteremo, nel corso del passaggio parlamentare del disegno di legge, per correggere questa esclusione”, conclude Marino.

21/07/2025 - 18:00

"In questi anni la destra ha solamente penalizzato le aree interne: tagli alla sanità, alla scuola, ai trasporti, ai servizi; e la Sicilia è risultata tra le più colpite anche a causa di un governo Regionale compiacente e succube. La scelta di Meloni di abbandonare i territori marginali a se stessi e di promuoverne di fatto l'abbandono nasce quindi da lontano. Il Pd ha idee completamente diverse e la proposta di legge presentata oggi vuole indicare una inversione di rotta chiara ed inequivocabile": è quanto dichiara la deputata Dem Maria Stefania Marino.

"Il provvedimento stanzia infatti risorse concrete, individuando le coperture economiche sostenibile e propone interventi mirati per contrastare lo spopolamento delle zone periferiche rispetto ai centri di erogazione dei servizi essenziali, incentivando al tempo stesso lo sviluppo sociale, economico, culturale e ambientale. La proposta di legge garantisce inoltre una migliore accessibilità ai servizi fondamentali, in particolare quelli relativi al trasporto pubblico locale, all’istruzione e all’assistenza socio-sanitaria, nei comuni delle aree interne. L'alternativa all'abbandono di terre ricche di storia, cultura e tradizione è possibile": conclude.
 

 

21/07/2025 - 15:27

“Schifani e Meloni continuano a smantellare la sanità pubblica in Sicilia, accanendosi con i territori più fragili. La provincia di Enna, già duramente colpita da anni di depotenziamento dei servizi, rischia infatti un ulteriore e inaccettabile arretramento. Per chiedere conto di questi ulteriori tagli e per chiarire se verrà avallata una nuova riduzione di 76 posti letto nella rete ospedaliera ennese, ho depositato un’interrogazione parlamentare": è quanto dichiara la deputata Pd Maria Stefania Marino.

“La bozza della nuova rete ospedaliera regionale prevede un drastico ridimensionamento dei servizi in tutte le aree interne della Sicilia, e colpisce duramente i quattro presìdi della provincia di Enna: 23 posti letto in meno a Piazza Armerina, 30 a Leonforte, altri 23 all’Umberto I di Enna, con tagli che coinvolgono reparti cruciali come ostetricia, ginecologia, pediatria e ortopedia. Tutto ciò in un territorio già segnato da carenze croniche di personale sanitario, da concorsi deserti e da una mobilità passiva che supera il 35 per cento. È un attacco inaccettabile al diritto costituzionale alla salute e una vera e propria condanna per chi vive lontano dai grandi centri. In queste condizioni, non solo si nega l’assistenza ai cittadini, ma si accelera anche lo spopolamento delle aree interne", conclude.

 

18/07/2025 - 12:18

“I tagli annunciati alla Politica Agricola Comune sono un colpo durissimo per la Sicilia e per i territori a vocazione agricola come le province di Enna e Messina, dove il comparto primario riveste da sempre un ruolo significativo dal punto di vista economico ed occupazionale oltre che ambientale e sociale”: è quanto dichiara Maria Stefania Marino, deputata del Partito Democratico, commentando la proposta della Commissione Europea di ridurre del 20 per cento le risorse della PAC nel periodo 2028–2034.
“In un momento storico segnato da instabilità geopolitica, crisi climatica e difficoltà dei mercati, togliere fondi all’agricoltura, soprattutto nei territori marginali. è semplicemente irresponsabile. Nelle province di Enna e Messina ci sono filiere agricole e zootecniche che tengono insieme economia, lavoro, ambiente e presidio del territorio. Cereali, olive, frutta, ortaggi, carni e latticini di qualità, molti dei quali certificati Dop e Igp, sono il frutto di un’agricoltura che non solo produce cibo ma garantisce coesione e identità culturale”.
“La proposta avanzata dalla presidente Von der Leyen e dal commissario Fitto di trasformare la Pac in una semplice linea guida nazionale è un grave passo indietro, che cancella anni di programmazione europea a vantaggio di un’improvvisata ‘rinazionalizzazione mascherata’. Così facendo, si rischia di penalizzare ulteriormente territori spesso periferici e compromettere la continuità delle imprese più fragili”, prosegue la parlamentare Dem.
“Il Partito Democratico si opporrà con determinazione a questa deriva. La Pac non è un capitolo di spesa da ridurre, ma una leva strategica per la sostenibilità, la sovranità alimentare e lo sviluppo delle aree interne. La Commissione ascolti le realtà agricole e modifichi radicalmente questa impostazione. E al governo italiano chiediamo di far sentire la propria voce: il ministro Lollobrigida e il ministro Fitto dicano chiaramente da che parte stanno, e se hanno intenzione di difendere gli agricoltori italiani oppure compiacere le pulsioni sovraniste dei loro alleati”: conclude.

17/07/2025 - 20:04

"Salvini sostiene di 'fare l’impossibile' per le strade in Sicilia e Schifani parla di risveglio infrastrutturale. La verità è che stanno facendo sì l’impossibile ma per affossare la nostra regione, tagliando risorse, provocando il caos nei cantieri e dirottando miliardi destinati all’Isola verso il Nord. Questo governo umilia la Sicilia ogni giorno, con scelte scellerate, incompetenza e pura propaganda". Lo dichiara la deputata PD Maria Stefania Marino.
"Sono stati tagliati 34 milioni di euro - sottolinea la parlamentare dem - per la manutenzione delle strade siciliane, con un colpo durissimo soprattutto per le province interne come Enna e Messina, ma ben 900 milioni già assegnati all’Isola sono stati scippati per finanziare opere nel Nord Italia. Altro che attenzione al Sud!".
"Sulla principale arteria stradale della Sicilia poi, la Palermo - Catania, regna da mesi un caos inaccettabile. Cantieri senza fine, restringimenti, ritardi, nessun cronoprogramma, disagi pesantissimi per i cittadini, per il trasporto merci e per il turismo. E tutto questo con un Presidente della Regione, Schifani, inadeguato e incapace, che si è visto persino dimettere i propri subcommissari. È un fallimento certificato. Schifani e Salvini sono due facce della stessa irresponsabilità: uno commissario fantasma, l’altro ministro da passerella. Questo governo penalizza i territori più fragili e marginali della Sicilia, abbandonandoli a un destino di isolamento e precarietà", conclude Marino.

 

10/07/2025 - 19:10

"Con l’approvazione del mio ordine del giorno al Dl Infrastrutture, il governo si impegna finalmente ad acquistare una nave dissalatore da destinare alla Sicilia. Si tratta si un primo passo importante, ma che arriva tardi e dopo scelte inefficaci che hanno lasciato la mia terra, ancora una volta, in balìa di un’emergenza idrica senza precedenti". Lo dichiara la deputata Pd Maria Stefania Marino, sul suo ordine del giorno al decreto Infrastrutture, approvato oggi giovedì 10 luglio, dall'Aula di Montecitorio.
"Il governo - continua la parlamentare dem - ha scelto una linea miope, bocciando pochi mesi fa un emendamento che proponeva esattamente la stessa misura. Oggi è costretto a inseguire una crisi che non è più emergenza, ma quotidianità. I tre dissalatori mobili previsti dalla Regione Sicilia – a Porto Empedocle, Gela e Trapani – si sono rivelati insufficienti, come già denunciato da esperti e stampa specializzata. In molte zone dell’isola l’acqua manca per giorni, e le isole minori restano completamente isolate dal punto di vista idrico. L’ordine del giorno approvato oggi vuole cambiare passo: basta soluzioni tampone e rincorse all’estate". "È il momento di guardare al futuro con coraggio e razionalità. Le navi dissalatori sono già una realtà in paesi come Israele e Spagna: si tratta di unità autosufficienti, versatili e sostenibili, capaci di garantire acqua potabile in modo continuativo anche alle aree più isolate. Non è solo una scelta di buon senso economico, ma di giustizia sociale: il diritto all’acqua è un diritto umano, e lo Stato deve garantirlo a ogni cittadino, ovunque viva. Vigilerò sull’attuazione dell’impegno assunto oggi dall’esecutivo e continuerò a battermi affinché alla Sicilia sia restituito ciò che le spetta: rispetto, attenzione e infrastrutture adeguate", conclude Marino.

09/07/2025 - 16:46

“Il governo Meloni continua a puntare tutto sul Ponte sullo Stretto, ma ignora le vere priorità infrastrutturali della Sicilia. Si tratta di un progetto che rischia di diventare una cattedrale nel deserto: inutile se non si interviene prima sulla viabilità ordinaria, sulle ferrovie e sui collegamenti interni. Come si può pensare di collegare due sponde, quando per andare da Catania a Trapani servono ancora otto ore?”. Così la deputata Siciliana del Pd Maria Stefania Marino, intervistata sui social dei deputati dem.

“È uno spreco di denaro pubblico – prosegue l’esponente Pd – si parla di 14,5 miliardi di euro per un’opera che molti studiosi giudicano obsoleta e non fattibile. Quelle risorse potrebbero essere investite per migliorare la sanità, combattere la dispersione scolastica, affrontare il problema della siccità e mettere in funzione invasi ancora inutilizzati per mancanza di fondi. Vorrei sottolineare come i cittadini siciliani vivano un disagio crescente: oggi in Sicilia chi si ammala fatica a curarsi, le scuole vengono accorpate, i giovani lasciano le aree interne. E il governo, invece di colmare il divario Nord-Sud, lo aumenta. Si preferisce un’opera simbolo, ma inutile, alla qualità della vita delle persone”.

“Anche sul Dl Montagna – conclude Marino – approvato ieri alla Camera, il governo ha bocciato tutti i nostri emendamenti per contrastare lo spopolamento delle aree interne. È chiaro che il Partito Democratico continuerà a opporsi, non al ponte in sé, ma a questa visione distorta delle priorità del Paese. Vogliamo un’Italia che garantisca gli stessi diritti a tutti, da Bolzano a Palermo”.

 

08/07/2025 - 18:08

“Ancora una volta, la destra al governo ha scelto di voltare le spalle alla Sicilia più fragile: quella delle aree interne e montane, delle comunità che resistono allo spopolamento, alla mancanza di servizi, all’abbandono istituzionale. Tutti i miei emendamenti alla legge sulla montagna – mirati a rilanciare i piccoli comuni della nostra regione, con particolare attenzione alla provincia di Enna e Messina – sono stati bocciati in blocco. Una scelta ideologica e miope, che condanna al declino interi territori già messi in ginocchio”: è quanto dichiara la deputata PD Maria Stefania Marino, commentando l’esito del dibattito parlamentare sul Disegno di Legge Montagna in discussione a Montecitorio.

“Le mie proposte puntavano su misure concrete e immediate: l’istituzione di Zone Franche Montane per i comuni fino a 10.000 abitanti, con esenzioni fiscali e contributive per residenti e imprese; il mantenimento dei presidi sanitari e scolastici nei centri più piccoli; interventi strutturali per il contrasto alla siccità e agli incendi; il ripristino delle Camere di Commercio locali per rafforzare la presenza istituzionale e il sostegno al tessuto produttivo. Si trattava di misure di buon senso, orientate alla crescita, alla coesione e alla giustizia territoriale. Purtroppo abbiamo assistito al solito copione: il Governo Meloni e la maggioranza di destra hanno detto ‘no’ a tutto, dimostrando ancora una volta il totale disinteresse per le aree interne del Sud e in particolare per quelle insulari, che vivono condizioni ancor più complesse a causa della marginalità geografica e dell’assenza di politiche mirate. Comunque non mi arrendo: continuerò a dare voce a questi territori, a chi resiste con dignità e coraggio, e a chi ha diritto a servizi, opportunità e futuro. Perché il rilancio della Sicilia passa anche e soprattutto dalla salvaguardia delle sue aree interne": conclude Maria Stefania Marino.

 

30/06/2025 - 14:50

"Non è più rinviabile il riconoscimento dei comuni montani insulari all'interno dei provvedimenti normativi dello Stato. Si tratta di territori che vivono una duplice condizione di svantaggio: da un lato, la montagna con tutte le sue fragilità e difficoltà; dall’altro, l’insularità, che acuisce l’isolamento e rende più onerosa ogni attività, dalla scuola alla sanità, dal lavoro ai trasporti": è quanto dichiara la deputata PD Maria Stefania Marino, commentando il suo emendamento al disegno di legge sulla Montagna in discussione a Montecitorio. La proposta prevede che all'interno della classificazione delle zone montane, siano
individuati e distinti ulteriori criteri che definiscono le zone montane costituite dai comuni montani insulari.

"La Costituzione riconosce il diritto delle isole a misure speciali. È ora che questo principio venga finalmente attuato nei fatti, anche attraverso il pieno riconoscimento dei comuni montani insulari nei criteri legislativi. È una battaglia di giustizia territoriale, non solo una correzione tecnica. Mi appello in particolare ai colleghi della maggioranza eletti nelle isole: è tempo di superare le appartenenze politiche per dare risposte concrete a comunità che, troppo spesso, si sentono abbandonate. Una montagna su un’isola resta montagna, ma con sfide ancora più complesse. E lo Stato ha il dovere di riconoscerle e affrontarle": conclude.

 

17/06/2025 - 14:50

“Il centro di chirurgia pediatrica presso l’Ospedale ‘San Vincenzo’ di Taormina è l’ennesimo presidio sanitario che viene chiuso in Sicilia: nonostante sia un riparto di eccellenza dell’isola che collabora da decenni con il Bambin Gesu e nonostante le proteste di famiglie dei bambini malati e della comunità territoriale che non ha soluzioni alternative sul territorio per curare i propri figli”: è quanto dichiara la deputata Pd Maria Stefani Marino depositando una interrogazione parlamentare sulla vicenda.

“La chiusura sarebbe riconducibile a una carenza di personale medico e a decisioni di riorganizzazione sanitaria regionale non condivise con le comunità locali. E’ emerso infatti che il reparto di Taormina sarà cancellato per fare posto a una cardiochirurgia pediatrica a Palermo. Secondo tale convenzione, stipulata dalla Regione Sicilia con i nuovi appalti, il cardiochirurgo dovrà però essere presente una volta ogni due settimane per due giorni mentre, invece, a Taormina è attualmente presente un’equipe 365 giorni l’anno, 24 ore su 24. Questa decisione si inserisce in un più ampio contesto di progressivo smantellamento di servizi sanitari in Sicilia: si segnalano infatti recenti chiusure o riduzioni di reparti e servizi ospedalieri nei presidi di Sciacca, Nicosia, Barcellona Pozzo di Gotto, Licata e altre località, con gravi ripercussioni sull’accesso alle cure, soprattutto in aree interne e disagiate. Meloni, Schifani e Schillaci sono i responsabili di questo disastro”: conclude.

 

04/06/2025 - 13:58

"E' inammissibile che nell'autostrada Palermo-Catania A19 regni da mesi il caos assoluto dei cantieri che costringe migliaia di cittadini a spostamenti estenuanti solo per fare poche decine di chilometri. Sulla gestione dei lavori di un'infrastruttura strategica per la mobilità della Sicilia, che costituisce l’asse viario principale che collega i due maggiori centri dell’isola e le rispettive aree metropolitane, depositerò una interrogazione a Montecitorio": è quanto dichiara la deputata Pd Maria Stefania Marino.

"Da tempo la strada versa in condizioni critiche, caratterizzate da continui cantieri, restringimenti di carreggiata, interruzioni di tratte e lavori eseguiti con estenuante lentezza. I disagi per gli utenti sono rilevanti: si registrano costanti rallentamenti, aumenti dei tempi di percorrenza, problemi per il trasporto delle merci e ricadute economiche pesanti per il turismo e le attività produttive delle aree interne. Manca addirittura un cronoprogramma certo dell'iter e le criticità in fase di progettazione degli interventi sono oggi insostenibili. Il Presidente Schifani, commissario del Governo Meloni per il coordinamento degli interventi sulla A 19 deve rispondere in prima persona di questo disastro e le dimissioni dei due sub commissari certifica palesemente il fallimento del Governatore della Regione. Il ministro Salvini venga a spiegare in Parlamento questa situazione insostenibile invece di sottrarre risorse preziose agli enti territoriali per la sicurezza stradale": conclude Maria Stefania Marino.

 

28/05/2025 - 16:51

“In provincia di Enna i Commissariati di Polizia sono trascurati, sottodimensionati ed in locali non adeguati rispetto alle funzioni che devono espletare: in particolare nei comuni di Piazza Armerina, Leonforte e Nicosia. Il Ministro Piantedosi deve intervenire immediatamente per risolvere queste problematiche anche al fine di contrastare in modo efficace la criminalità e garantire la sicurezza dei cittadini”: è quanto chiede la deputata Pd Maria Stefania Marino in una interrogazione depositata a Montecitorio.
“I commissariati distaccati della Polizia di Stato svolgono un ruolo fondamentale nel garantire la sicurezza pubblica in un territorio complesso dal punto di vista orografico, socioeconomico e con una presenza significativa di fenomeni criminali, anche riconducibili alla criminalità organizzata come la provincia di Enna. i cittadini e le amministrazioni locali hanno espresso più volte preoccupazione per l’indebolimento del sistema di sicurezza pubblica (che ha subito anche la recente chiusura del Tribunale di Nicosia) sollecitando interventi urgenti. E’ inammissibile che questo governo di destra parli di sicurezza ogni giorno senza però garantire presidi efficienti ed adeguati sul territorio”: conclude.

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