20/05/2025 - 19:59

“Che cosa significa italianità? Dove la troviamo? Tra le comunità all’estero, nella lingua, nelle tradizioni, nell’italiano parlato in Brasile o in Argentina? Ma se vogliamo davvero una definizione comune di identità, è solo una: emigrazione”. Lo ha detto in Aula alla Camera il deputato Toni Ricciardi, vicepresidente del Gruppo Pd, esprimendo il voto contrario dei dem durante le dichiarazioni di voto finale al dl Cittadinanza.

“Rischiamo – ha aggiunto l'esponente - di avere più italiani fuori dall’Italia che in Italia. Ve ne accorgete solo ora? Siete mai stati in un paesino dell’Appennino o delle Alpi dove gli iscritti all’AIRE superano i residenti? Sapete come si chiama questo? Spopolamento. Dal 1876 al 1975, sono partite 27 milioni di persone. E oggi abbiamo superato i 35 milioni. Dal 1868 al 1955, l’Italia liberale, fascista, repubblicana, ha firmato 184 accordi di emigrazione, una cinquantina fuori dall’Europa. E oggi? Questo governo preferisce spezzare il legame con le nostre comunità nel mondo”.

“Il governo – ha concluso Ricciardi - parla di sicurezza nazionale, ma come spiegherà ai bellunesi, veneti, bergamaschi, umbri, lucchesi, marchigiani, abruzzesi, siciliani, laziali, cilentani, salentini e calabresi che i loro figli e nipoti, doppi cittadini, rischiano di non essere più italiani? A chi ha reso celebre il gelato, insegnato mestieri in Europa, inventato il fish and chips, fatto conoscere la pizza, lavorato nelle fabbriche tedesche e pagato con la vita a Marcinelle, ora voi dite che non trasmetteranno più la cittadinanza italiana. Diteglielo voi, ai vostri vicini, che i loro discendenti rischiano di perdere l’identità italiana. Non è una questione di sicurezza. Questo è un fallimento politico. Il vero pericolo per l’italianità nel mondo non sono gli italiani all’estero. Siete voi”.

 

15/05/2025 - 17:27

“È curioso sapere come il ministro Tajani finalmente interrompa la sua afonia per congratularsi dell'approvazione del dl cittadinanza al Senato, che fa di tutto tranne che 'restituire dignità a un diritto fondato su un legame autentico con l'Italia'. Non riesco a capire come possa continuare a voler spezzare le radici degli italiani all'estero o come, trovandosi in giro per l'Europa, potrà spiegare ai nostri cittadini residenti in Belgio, Germania, Svizzera, Francia e Regno Unito che non sono più italiani per la cieca lungimiranza del suo governo. Invece di esultare, spero Tajani rinsavisca velocemente prima che il provvedimento arrivi alla Camera”. Così in una nota il deputato Toni Ricciardi, vicepresidente del Gruppo Pd, commenta le dichiarazioni del ministro Tajani dopo l'approvazione del dl cittadinanza al Senato.

13/05/2025 - 18:28

Procedure opache, sprecato oltre un miliardo per progetto che non funziona

“I centri in Albania rappresentano un gigantesco buco nero, sia sul piano dei diritti fondamentali sia su quello economico. I lavori per la loro realizzazione sono stati inspiegabilmente secretati: non si conoscono i nomi delle aziende coinvolte, né i criteri con cui sono stati assegnati appalti e subappalti, spesso in deroga alle regole. Un’opacità totale. Cosa sta cercando di nascondere il Governo?” Così, in Aula alla Camera, il vicepresidente dei deputati democratici Toni Ricciardi, che ha aggiunto: “Parliamo di oltre un miliardo di euro di denaro pubblico gettato in un progetto fallimentare, privo di qualsiasi efficacia in termini di deterrenza migratoria. I centri in Albania sono il simbolo plastico dell’incapacità del Governo, che oggi tenta di coprire questo epocale fallimento attaccando chiunque osi sollevare dubbi — dalla magistratura all’opposizione — pur di giustificare un’operazione sbagliata fin dall’inizio. L’accordo tra Italia e Albania — ha proseguito Ricciardi — non funziona e non funzionerà: calpesta i diritti umani e ha già prodotto un costo superiore al miliardo di euro per le casse dello Stato. Una cifra enorme, che continua a lievitare. Per questo chiediamo al Governo di fermare questa pericolosa deriva, questo spreco insostenibile di risorse pubbliche che sta alimentando uno scontro senza precedenti tra poteri dello Stato, minando alla radice i principi democratici e costituzionali”.

 

07/05/2025 - 15:03

“Gravi disagi per i pensionati italiani che percepiscono una pensione dalla Germania” lo denunciano in una interrogazione parlamentare i deputati democratici Maria Cecilia Guerra e Toni Ricciardi che sottolineano come “a causa dell’attuale blocco della procedura di rilascio dei certificati da parte del Finanzamt Neubrandenburg RiA – l’ufficio fiscale tedesco competente – migliaia di cittadini italiani che hanno lavorato in Germania rischiano di subire una doppia imposizione e di non poter compilare correttamente la dichiarazione dei redditi in Italia”.
“Secondo la Convenzione contro le doppie imposizioni tra Italia e Germania- spiegano i democratici - i pensionati italiani hanno diritto a detrarre la tassazione tedesca dal reddito imponibile in Italia. Ma per farlo è necessario ottenere un certificato dall’amministrazione tedesca. Oggi, questa procedura risulta praticamente paralizzata per l’alto numero di richieste provenienti dall’Italia, lasciando i cittadini senza strumenti e con scadenze fiscali ormai imminenti. È inaccettabile - concludono - che il diritto dei contribuenti venga ostacolato da inefficienze burocratiche. Il Ministero dell’Economia e delle Finanze italiano dovrebbe intervenire subito per garantire ai pensionati italiani il pieno rispetto degli accordi internazionali e per semplificare un iter che si sta trasformando in un vero e proprio calvario amministrativo”.

29/04/2025 - 15:14

"I dati Istat pubblicati oggi certificano una realtà che milioni di lavoratori conoscono già sulla propria pelle: i salari reali continuano a perdere terreno, mentre i prezzi salgono e il potere d’acquisto si sgretola. Dal 2021 ad oggi si è perso l’8% in termini reali. Ma la vera questione che il governo continua a ignorare è il drammatico differenziale salariale con il resto d’Europa. Un lavoratore italiano guadagna in media molto meno di un collega tedesco, francese o olandese, a parità di mansione. Questo squilibrio non è più sostenibile", si legge in una nota del vicepresidente del gruppo del Pd della Camera, Toni Ricciardi.

"A ciò si aggiunge il dato allarmante sugli espatri: nel 2024 si è toccato il picco massimo degli ultimi decenni, con 190 mila partenze certificate – e si stima che i numeri reali siano quasi il doppio. Come negli anni Sessanta, a spingere i giovani all’estero non è solo l’ambizione, ma il bisogno: il divario retributivo è tornato a essere il principale fattore di emigrazione. Stiamo formando intere generazioni che poi trovano lavoro e dignità fuori dai confini italiani con costi enormi per le casse dello stato. Il decreto primo maggio annunciato dal governo è l’ennesimo spot vuoto incapace di affrontare le radici del problema. Senza un intervento strutturale sui salari – a partire dall’introduzione di un salario minimo legale – non c’è futuro per il lavoro in Italia. Continuare a ignorare questa emergenza vuol dire condannare il Paese alla stagnazione e alla fuga dei talenti” conclude Ricciardi.

 

06/03/2025 - 11:50

“Non voglio affrontare il tema dal punto di vista geopolitico, sentimentale o ideale, perché chi mi ha preceduto ha già espresso considerazioni condivisibili. Ma c’è un’immagine che mi viene in mente: quella del sarto, dell’artigiano. L’Italia è un Paese di grande tradizione sartoriale e artigianale, e la sensazione che ho è che stiamo assistendo alla misurazione e alla cucitura su misura di un abito, confezionato ad hoc per qualcuno. Qui non è più in ballo il patriottismo, né i finti patrioti o le alleanze geopolitiche. La questione è chiara: siamo di fronte a un affidamento in concessione, un'operazione che non guarda al medio-lungo periodo, alla sicurezza nazionale o al posizionamento strategico del Paese. Piuttosto, si inserisce in un principio di ricattabilità che ormai caratterizza questa fase politica. L’Italia si trova sotto scacco della logica dell’uomo forte, mentre la debolezza strutturale di questo governo e della sua presidente del Consiglio ci espone a scelte strategiche nefaste per l’interesse nazionale”. Lo ha detto in Aula alla Camera, il deputato Toni Ricciardi, vicepresidente del Gruppo Pd, durante la discussione sul ddl Spazio.

"Non possiamo permettere – ha concluso Ricciardi – che il futuro del settore spaziale italiano venga deciso con una logica di corto respiro e di mera convenienza politica. Serve una visione strategica di lungo periodo, capace di tutelare realmente gli interessi del Paese.”

 

03/03/2025 - 16:01

“Dopo qualche mese dall'approvazione della legge Capitali e la delega per la revisione complessiva del Testo unico sulle questioni finanziarie (TUF), il governo chiede una nuova proroga. Mesi fa, il Pd scelse la strada di vigile attenzione, astenendosi dal voto in Aula, in attesa di capire quali fossero le linee guida rispetto alla revisione del Testo Unico. Oggi il governo torna alla Camera per chiedere una nuova proroga e una delega sostanzialmente in bianco perché ancora non fornisce i principi, le linee su scelte strategiche e quali siano i poteri da rafforzare o spostare da un'entità di controllo ad un'altra”. Così il deputato dem Toni Ricciardi, vicepresidente del Gruppo Pd alla Camera, intervenendo sulla discussione sulla proroga della delega al Governo per la riforma del Testo Unico Finanziario.
“Nel contempo – continua il parlamentare Pd - l'esecutivo si nasconde dietro la frase 'è una materia complessa' lasciando diversi dubbi sui movimenti di capitali in quello che si può definire un Risiko bancario”.  Per Ricciardi “mentre ci sarebbero gli strumenti per rendere la materia comprensiva, il governo dovrebbe rispondere a come pensa di legare le operazioni di riforma del TUF rispetto all'ennesima deroga richiesta in una fase di movimento del sistema finanziario e bancario in Italia”. “Il sistema economico e industriale è in regressione da 24 mesi, in un rallentamento strutturale che merita risposte concrete che questo governo non vuole fornire”, conclude l'esponente del Pd.

20/02/2025 - 13:14

"Abbiamo depositato un’interrogazione per sapere se la premier Meloni sia a conoscenza che lo staff di Elon Musk in Italia sta commissionando sondaggi sul gradimento del ministro dell’Interno in un momento così delicato per la sicurezza nazionale e internazionale. Meloni ritiene normale che uno dei suoi ministri più importanti sia sotto attacco da un suo amico e influente esponente vicino a Trump? Attendiamo una risposta chiara: Meloni che dice? Il governo non ravvisa alcuna ingerenza? Gradiremmo una risposta". Lo dice il deputato Toni Ricciardi, vicepresidente del Gruppo Pd, intervistato sui social dei deputati dem.

17/02/2025 - 15:22

“Meloni parla di orgoglio dei funzionari dello Stato, mentre ogni giorno ne mortifica ruoli e professionalità con scelte basate su amichettismo e familismo. Le sue parole di oggi sono state fuori luogo.” Lo dichiara Toni Ricciardi, vicepresidente del gruppo PD alla Camera.

“L’orgoglio e la professionalità hanno sempre caratterizzato i servitori dello Stato fin dalla nascita della Repubblica. È inaccettabile che chi governa, anziché valorizzare questo patrimonio, continui a piegare le istituzioni a logiche di appartenenza e favoritismi.”

 

10/02/2025 - 18:16

“Donzelli cerca di sviare l’attenzione, ma noi non ci caschiamo. Oggi in aula glielo abbiamo detto chiaramente: Meloni è sotto ricatto? Risponda a questa domanda, invece di provare a spostare l’attenzione sulle opposizioni. E ci dica anche per quale motivo Sangiuliano è stato cacciato, mentre Santanchè ha il diritto di restare”. Così in una nota il vicepresidente del gruppo del Pd della Camera, Toni Ricciardi replica a Giovanni Donzelli, responsabile dell'organizzazione di Fratelli d'Italia.

10/02/2025 - 16:30

“In un Paese normale oggi non ci troveremo in questa situazione e un minimo di buon senso avrebbe evitato l'ennesima mortificazione delle istituzioni. Qual è la fotografia che ci rimane dell'Aula? La ministra Santanché è stata abbandonata dalle forze di maggioranza ad eccezione di Fdi con una difesa d'ufficio. Il governo è spaccato in un'ora buia. Santanché chiese le dimissioni dei ministri Provenzano, Speranza, Lamorgese e di altri ministri e il paragone delle motivazioni sono a dir poco risibili rispetto ai motivi per cui oggi siamo in Aula”. Così il deputato dem Toni Ricciardi intervenendo in Aula sulla mozione santanché.
“Ma – continua il vicepresidente del Gruppo Pd - la domanda che vorrei fare non è a lei ministra ma a Giorgia Meloni: perché il ministro Sangiuliano è stato invitato a dimettersi e la stessa cosa non avviene con Santanché? Esistono leve di ricattabilità che la ministra del Turismo può vantare a differenza di Sangiuliano? Domande retoriche perché il governo tace. Una valanga sta per travolgere il governo per la sua non credibilità crescente in tutti i dati macro-economici”.
“Meloni è ricattata da Santanché? Non ha forza di pretendere le dimissioni di una ministra che imbarazza il governo, il suo partito e tutte le istituzioni. Sta difendendo l'indifendibile, si tolga dall'imbarazzo e chieda dimissioni di Santanché”, conclude Ricciardi.

30/01/2025 - 13:39

“Meloni, Nordio, Piantedosi e Mantovano stanno cercando di eludere le proprie responsabilità, cercando rifugio dietro la linea dell'avvocato e presidente della commissione giustizia del Senato, Bongiorno, che ha imposto loro il silenzio. Accettare questo bavaglio è un chiaro segno di mancanza di rispetto per il ruolo e la funzione del Parlamento e per l’obbligo di chiarezza davanti ai cittadini. E oggi, è ancora più grave che la questione Almastri venga derubricata a un semplice punto tra i numerosi temi previsti per la prossima audizione del Ministro Tajani alle Camere”. Così il vicepresidente del gruppo del Pd della Camera, Toni Ricciardi.

29/01/2025 - 19:21

"Oggi abbiamo parlato con le vittime del sistema criminale di traffico di esseri umani in Libia: persone rapite dalla polizia libica e consegnate ai trafficanti, dopo essere arrivate nel Paese con la speranza di lavorarvi. Il loro viaggio si è trasformato in un incubo di estorsioni e torture: riscatti da migliaia di euro imposti alle famiglie, tariffe differenziate per nazionalità e la minaccia costante di violenze". Così in una nota i deputati democratici Rachele Scarpa, Toni Ricciardi e Nadia Romeo, in missione in Albania.
"Mentre noi ascoltiamo le storie di chi ha subito queste atrocità – sottolineano i parlamentari del PD – Meloni non si degna neanche di venire in Parlamento a spiegare perché il suo governo ha liberato il carnefice di questo sistema di violenze".
"Inoltre – aggiungono Scarpa, Ricciardi e Romeo – il governo continua a sostenere che il nuovo centro in Albania abbia un effetto deterrente. Ma nessuna delle persone con cui abbiamo parlato ne conosceva l’esistenza, né tantomeno ha influito sulla loro decisione di partire. L’idea che questi centri fuori dall’Italia servano a fermare i flussi migratori è solo una grande menzogna della propaganda di governo. E a pochi mesi dall’inaugurazione, i gravi limiti dei lavori fatti in fretta e furia sono già evidenti: appalti diretti e secretati hanno portato a strutture precarie e materiali scadenti, con uno spreco enorme di denaro pubblico per un progetto inefficace e crudele. Invece di evocare complotti, il governo spieghi perché ha scelto di liberare i carnefici invece di proteggere le vittime".

15/01/2025 - 12:40

“Ho la sensazione che stiamo ritornando in una società arcaica addirittura tribale, quando gli esseri umani si affidavano al fato in quanto determinante delle azioni che si compivano. Il fato determinava l'ira divina, la persona da sacrificare o la persona da eleggere. Il governo con questo provvedimento che vuole modificare la Costituzione, ci sta dicendo che non sarà la responsabilità della guida dei processi ad indicare ad una risoluzione ma sarà di nuovo il fato legato al sorteggio dei giudici del CSM nell'autogoverno della magistratura. Complimenti!” Così il deputato dem Toni Ricciardi, vicepresidente del Gruppo Pd, intervenendo in Aula di Montecitorio sulla riforma costituzionale della Giustizia.

21/11/2024 - 13:41

“Il ddl sui servizi consolari a mia prima firma è finalmente legge. E’ importante perché per la prima volta nella storia, una legge che riguarda gli italiani all'estero non è un atto parlamentare straordinario ma ha seguito un iter ordinario.  Ma è importante soprattutto perché il primo partito di opposizione, il Partito Democratico, l’ha inserita a inizio legislatura tra le proprie priorità, e oggi, con il consenso di tutte le forze politiche di Camera e Senato, che ringrazio, l’ha fatta diventare legge dello Stato”. Così il deputato dem Toni Ricciardi, vicepresidente del Gruppo Pd, intervistato sui canali social dei deputati dem.

“Questo – ha aggiunto l’esponente Pd -  è anche un segno di riconoscimento alle comunità delle italiane e degli italiani all'estero, che hanno sempre premiato il Partito Democratico e credo sia un giusto riconoscimento. Il consolato è l'unico luogo dove gli italiani all’estero si recano per risolvere i loro problemi, non ne hanno altri, è come il piccolo comune in Italia, è totalizzante. E’ significativo che il Partito Democratico abbia colto in questo una un segno distintivo, una priorità. In questa legislatura è l'unico provvedimento al momento a favore degli italiani all'estero”.

“Nonostante i quasi 7 milioni di italiani all’estero – ha concluso Ricciardi – si fa fatica a riconoscere la ventunesima regione d'Italia, l'unica che demograficamente cresce. Questa è una misura che riguarda soprattutto il continente europeo, dove vive il 65 per cento degli iscritti Aire. Ci sono consolati che registrano 4500 iscrizioni al mese, di cui il 30 per cento sono nascite. Ragazze e ragazzi partiti dall’Italia qualche anno fa che hanno messo su famiglia e vedono i propri figli nascere all'estero. Serviva intervenire e siamo fiduciosi che questa sia solo l'inizio di una misura che si autoalimenterà e che in prospettiva sarà un crescendo di risorse per lo Stato e per i consolati, per garantire servizi, garantire i diritti, garantire cittadinanza”.

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