06/03/2025 - 16:16

“Di fronte all’emergenza del granchio blu, il governo Meloni ha offerto solo passerelle, proclami e promesse senza alcuna risposta concreta per i pescatori, che stanno affrontando una crisi senza precedenti. La produzione di vongole è di fatto azzerata e il comparto è in ginocchio. Eppure, alla richiesta di sospendere l'obbligo del versamento dei contributi previdenziali, il governo ha risposto con un secco no.” Lo dichiara la deputata dem Nadia Romeo, componente della commissione Agricoltura, intervistata sui canali social dei deputati Pd.

“Dal mio insediamento, nel luglio 2024 – aggiunge l’esponente dem - chiedo a questo governo di adottare un provvedimento a costo zero, che preveda la sospensione dei contributi previdenziali e assicurativi per i pescatori e le partite IVA del settore. Si tratta di una cifra irrisoria, pari a circa 1,5 milioni di euro, che verrebbe comunque recuperata attraverso una rateizzazione nel momento in cui le attività riprenderanno fiato. Una misura semplice e concreta, che era stata promessa dallo stesso ministro Lollobrigida, ma che non è mai stata attuata”.

“La situazione – conclude Romeo - è drammatica: solo nell’area del Polesine, delle 1.500 partite IVA attive nel settore, al 31 dicembre scorso, ben 500 hanno chiuso. Parliamo di un provvedimento essenziale per la sopravvivenza delle imprese e delle famiglie coinvolte, ma anche per la tutela di un’eccellenza del Made in Italy. L’Italia era il primo esportatore europeo di vongole, un settore che vale 200 milioni di euro. Eppure, nonostante l’emergenza, siamo nel 2025 e le promesse del governo restano senza riscontro. Chiediamo con forza un intervento immediato: basta rinvii, servono risposte concrete per il settore ittico e per i lavoratori”.

 

10/02/2025 - 18:36

“E’ assolutamente fondamentale che il ministero prenda in mano questa vera e propria emergenza occupazionale, con una priorità ben chiara: difendere lavoro e territorio all'interno di un sistema Italia che ancora non tiene conto del momento drammatico che sta vivendo l'industria del nostro Paese". E’ netta, la presa di posizione di Nadia Romeo, deputata del Pd, a fronte del riavvio, da parte di Berco, della procedura di licenziamento per 247 dipendenti dello stabilimento di Copparo.

“Una comunicazione unilaterale – prosegue la deputata dem di Rovigo – arrivata come un fulmine a ciel sereno, dopo che i rappresentanti dei lavoratori erano già stati messi davanti a richieste durissime, cui rispondere in tempi limitatissimi, inconciliabili con una normale dialettica tra sindacati e lavoratori".

“Un cambio repentino che non fa presagire nulla di buono e dal quale traspare – e ferisce – la considerazione nella quale, evidentemente, viene tenuto da questo management chi, col proprio lavoro quotidiano, ha contribuito, nel corso del tempo, all’affermazione di una azienda fondamentale per il territorio”.

“Oggi - prosegue la deputata - sono andata a incontrare i rappresentanti sindacali e ho toccato con mano la preoccupazione, l’ansia per il futuro, ma anche il senso di tradimento che si respira tra quanti hanno dato tanto a questa azienda e, in un momento di difficoltà, certo avrebbero potuto accettare un dialogo, difficile, ma costruttivo, ma restano sgomenti a fronte dell’atteggiamento assunto dal management. E’ tempo che anche il Ministro Urso entri con autorevolezza e convinzione in campo. Chieda alla proprietà ThyssenKrupp di presenziare al tavolo ministeriale convocato per giovedì e di fare un passo indietro rispetto ai licenziamenti”.

 

30/01/2025 - 17:48

"Questa mattina abbiamo visitato il centro in Albania insieme alle associazioni del Tavolo Asilo e Immigrazione, per verificare che fosse garantito il diritto all'assistenza legale, considerati i tempi ristretti di queste procedure. La nostra massima attenzione è rivolta al contatto con i difensori nominati, sia per l’udienza di convalida che per il ricorso contro il rigetto della domanda di asilo. Abbiamo riscontrato la disponibilità delle autorità che gestiscono il centro, ma resta il fatto che questi luoghi, voluti dal governo Meloni, sono dei veri e propri carceri a cielo aperto dove vengono ingiustamente recluse persone che non hanno compiuto alcun tipo di reato se non quello di essere scappati da condizioni drammatiche e aver subito violenze e torture. I centri in Albania sono disumani, oltre ad essere un grande spreco per le casse dello stato. Il partito democratico con le proprie ispezioni continuerà ad essere vigile e a garanzia del rispetto dei diritti civili di un progetto nato solo per fini propagandistici e che non sta avendo alcun effetto sul piano della deterrenza, come ci hanno detto gli stessi migranti che non sapevano neanche dell’esistenza di questi centri. ". Così la deputata democratica, Nadia Romeo.

29/01/2025 - 19:21

"Oggi abbiamo parlato con le vittime del sistema criminale di traffico di esseri umani in Libia: persone rapite dalla polizia libica e consegnate ai trafficanti, dopo essere arrivate nel Paese con la speranza di lavorarvi. Il loro viaggio si è trasformato in un incubo di estorsioni e torture: riscatti da migliaia di euro imposti alle famiglie, tariffe differenziate per nazionalità e la minaccia costante di violenze". Così in una nota i deputati democratici Rachele Scarpa, Toni Ricciardi e Nadia Romeo, in missione in Albania.
"Mentre noi ascoltiamo le storie di chi ha subito queste atrocità – sottolineano i parlamentari del PD – Meloni non si degna neanche di venire in Parlamento a spiegare perché il suo governo ha liberato il carnefice di questo sistema di violenze".
"Inoltre – aggiungono Scarpa, Ricciardi e Romeo – il governo continua a sostenere che il nuovo centro in Albania abbia un effetto deterrente. Ma nessuna delle persone con cui abbiamo parlato ne conosceva l’esistenza, né tantomeno ha influito sulla loro decisione di partire. L’idea che questi centri fuori dall’Italia servano a fermare i flussi migratori è solo una grande menzogna della propaganda di governo. E a pochi mesi dall’inaugurazione, i gravi limiti dei lavori fatti in fretta e furia sono già evidenti: appalti diretti e secretati hanno portato a strutture precarie e materiali scadenti, con uno spreco enorme di denaro pubblico per un progetto inefficace e crudele. Invece di evocare complotti, il governo spieghi perché ha scelto di liberare i carnefici invece di proteggere le vittime".

23/01/2025 - 12:33

“Presentati due emendamenti Pd per sanare le gravi dimenticanze del governo”

“Ultima chiamata per finanziare la Zls del Polesine e tutte le Zls attivate o in via di attivazione e per sostenere, attraverso il rifinanziamento della legge,  la lotta che quotidianamente i Consorzi di Bonifica del Bassopolesine, del Delta Ferrarese e del Ravennate combattono contro la subsidenza, ossia l’abbassamento del terreno e della costa a seguito delle estrazioni di gas naturale dei decenni scorsi. Ed è l’ultima chiamata anche per gli esponenti della maggioranza, soprattutto della Lega, che sul territorio a parole promettono battaglie, ma che poi nei fatti non producono nessun risultato. Ieri grazie al lavoro svolto in sinergia con il senatore e segretario regionale Andrea Martella, sono stati inseriti due emendamenti al decreto cosiddetto Milleproroghe per sanare le gravi dimenticanze del governo, più volte segnalate sia con emendamenti alla legge Finanziaria che con ordini del giorno. E’, questa, l’ultima possibilità per stanziare fondi fondamentali per i territori.
Nel dettaglio, l’emendamento destinato alla lotta alla subsidenza propone di individuare, come dotazioni da destinare a questo scopo, 4 milioni all’anno, dal 2025 al 2027. Una esigenza che nasce dal fatto che il governo, per la prima volta in decenni, ha lasciato i Consorzi di bonifica senza alcun finanziamento, a fronte di costi energetici continui ed elevatissimi, in primo luogo per mantenere in funzione le idrovore, che garantiscono la sicurezza idraulica del territorio. Il secondo emendamento, invece, individua uno stanziamento di 250 milioni all’anno, sempre nel triennio 2025 – 2027, per le Zls, compresa quella che interessa il Polesine e il Veneziano. Lo scopo è quello di rifinanziare il meccanismo del credito d’imposta, che costituisce l’attrattiva maggiore, in termini di sgravi fiscali, per le aziende che lo strumento della Zls dovrebbe attrarre sul territorio, portando investimenti e lavoro. Anche in questo caso, da tempo anche le associazioni di categoria avevano segnalato al governo come l’attuale finanziamento  fosse assolutamente insufficiente, ma sia queste segnalazioni sia gli emendamenti e ordini del giorno presentati non hanno sortito effetto”.

22/01/2025 - 13:42

"Le dichiarazioni dei ministri Pichetto Fratin e Lollobrigida sull’emergenza del granchio blu e sulla devastazione della produzione di vongole in Italia sono l’ennesima conferma dell’inadeguatezza del Governo nel gestire questa crisi. Mentre i ministri si autoincensano, la realtà parla di un colpevole ritardo nell’intervenire e di gravi inefficienze che hanno lasciato pescatori e imprese completamente soli ad affrontare perdite enormi. La mancanza di una risposta tempestiva ha già portato alla chiusura di 800 partite IVA solo nel Delta polesano e ferrarese, compromettendo un settore che da decenni è leader europeo nella produzione ed esportazione di vongole e che oggi rischia di scomparire. Soprattutto, è stata ormai azzerata la produzione della vongola verace, vera eccellenza del Bassopolesine, che era leader per l’esportazione in Europa. A evitare una vera e propria catastrofe sono stati i pescatori, che dobbiamo tutti ringraziare. Pur lasciati soli e di fronte al vuoto nel quale sono caduti i loro appelli, lanciati nel corso di due lunghi anni, sono rimasti sul territorio, lavorando, individuando soluzioni e non mollando. Grazie a tutti loro. Ci auguriamo che il Governo abbia finalmente cambiato rotta, riconoscendo ai produttori di vongole le ingenti perdite subite e sostenendo concretamente un piano efficace per salvaguardare questa eccellenza nazionale," così la deputata democratica Nadia Romeo.

17/12/2024 - 16:41

7 territori tra nord e centro Italia abbandonati e senza risorse

“La maggioranza di centrodestra che Governa il Paese lascia, ancora una volta, un importante progetto a metà, prima propagandandolo e mettendolo al centro di proclami e passerelle e, poi, al momento del dunque, lasciandolo senza mezzi per divenire davvero operativo. E’ il caso del mancato finanziamento della Zls 7 territori tra nord e centro Italia. l’emendamento prevedeva uno stanziamento di 250 milioni, in grado di coprire il triennio 2025 – 2027.  “Non possiamo che leggere questo voto contrario come una presa in giro – commenta la deputata democratica Nadia Romeo – Mi domando che senso abbia generare illusioni e aspettative di vasta portata in un territorio, creando strumenti potenzialmente vincenti, che vengono però lasciati senza la le risorse finanziarie per farli funzionare davvero. Agire così, lo ripeto, è una presa in giro che colpisce e danneggia istituzioni, associazioni di categoria, lavoratori, cittadini che tanto si erano impegnati facendo rete per la loro istituzione".

29/11/2024 - 14:04

"Una sentenza importante per il territorio, che introduce un fondamentale principio di precauzione, nell'accostarsi a un unicum di enorme pregio naturalistico come il Delta del Po Veneto. Auspichiamo che si faccia tesoro delle osservazioni contenute nella pronuncia del Tar del Lazio e si tengano maggiormente in considerazione le specificità del nostro Polesine.
Non solo dal punto di vista strettamente paesaggistico e naturalistico, ma anche in relazione al fenomeno della subsidenza, che ha segnato in maniera drammatica la nostra storia recente e che non può essere ignorato". Così la deputata democratica Nadia Romeo.

13/11/2024 - 18:56

“Soddisfazione per aver finalmente affrontato l’emergenza pesca e l’invasione del granchio blu nelle lagune del Bassopolesine, ma amarezza per i 18 mesi persi in cui il Governo ha dimostrato distanza e incomprensione per la crisi reale di un settore da decenni leader europeo nella produzione ed esportazione di vongole”. Così Nadia Romeo, deputata del Pd, commenta l’audizione di oggi di Enrico Caterino, Commissario straordinario all'emergenza per il granchio blu, nelle Commissioni riunite Ambiente e Agricoltura della Camera.

“Abbiamo chiesto questa occasione istituzionale da agosto, e Caterino ha presentato proposte per contenere il granchio e diversificare la produzione. Tuttavia, puntare alla diversificazione significa sacrificare un’eccellenza storica come la produzione di vongole, spingendoci verso filiere già competitive”, prosegue Romeo. “Agendo per tempo, forse non saremmo in questa situazione, mentre già 300 partite IVA sono state chiuse tra il Delta polesano e quello ferrarese".

Il Pd ha quindi elaborato emendamenti urgenti a sostegno dei pescatori, tra cui una sospensione triennale dei contributi previdenziali, misura invocata da mesi e indispensabile per dare un minimo di sollievo economico.

28/10/2024 - 16:22

“Il governo non perda altro tempo, siamo molto preoccupati per la Cirsi della Berco. Il ministro Urso batta un colpo, l’apertura della procedura di licenziamento nei confronti di 480 lavoratori e lavoratrici è molto preoccupante e inaccettabile: servono soluzione concreti per scongiurare licenziamenti di massa” così la deputata democratica Nadia Romeo, che sta seguendo da vicino e con grande preoccupazione l’annuncio dei 480 licenziamenti nello stabilimento di Copparo, a fronte di una forza lavoro di circa 1200 dipendenti. “Un dato già drammatico di per sé – prosegue la parlamentare democratica – che ha ripercussioni pesantissime su tutto il Polesine e sui Comuni della Sinistra Po che subirebbero gravi ripercussioni da un licenziamento di massa di questa portata. Abbiamo già preso contatti – spiega Romeo – con i rappresentanti dei lavoratori. Abbiamo seguito con attenzione la riunione convocata dalla Regione Emilia Romagna, nel corso della quale i rappresentanti dei lavoratori hanno chiesto all’azienda di ritirare la procedura di mobilità. L’azienda, da parte sua, ha preso tempo, promettendo una risposta entro il 31 Ottobre, vale a dire prima della riunione al ministero, prevista per il 5 Novembre”.
“E’ fondamentale, in una situazione simile, esplorare ogni possibile percorso alternativo a una mobilità di massa che sarebbe devastante a livello sociale. L’annuncio dell’intenzione, da parte della proprietà, di licenziare circa 480 persone, ben poche delle quali vicine all’età pensionabile – prosegue Romeo – sarebbe infatti già dirompente di per sé. Ma, a rendere il tutto ancora più devastante, è la congiuntura che stanno affrontando il settore metalmeccanico in generale e automotive in particolare: una crisi generalizzata che, nel territorio che gravita intorno a Berco, di fatto renderà impossibile assorbire anche solo parte della forza lavoro che, eventualmente, risulterà in esubero. Una situazione non dissimile a quella del Polesine, dove pure le possibilità di ricollocamento sarebbero minime, se non nulle”. “Una situazione di questo tipo e di questa gravità deve essere governata e gestita a livello centrale, tutelando occupazione e tenuta del tessuto sociale delle comunità interessate dalla crisi. E proprio in questa direzione andrà il mio impegno”. “Ho già assicurato la mia presenza – chiude Romeo - nella serata di martedì 29 Ottobre, a Polesella, dove è stato convocato un tavolo di discussione sulla crisi Berco”.

11/07/2024 - 17:01

“Granchio blu e mucillagine stanno mettendo in ginocchio la produzione delle vongole in Italia. Siamo davanti a una vera e propria emergenza e il governo è latitante:

il ministro Lollobrigida ancora non ha dato rassicurazioni alle imprese sui necessari ristori per temperare gli effetti negativi di una riduzione della produzione di oltre il 70% e le misure contenute nel decreto agricoltura sono del tutto insufficienti” così la deputata democratica, componente della commissione ambiente di Montecitorio, Nadia Romeo, che ha presentato un ordine del giorno al decreto agricoltura “per porre l’attenzione sull’emergenza granchio blu che sta mettendo a rischio la sopravvivenza della produzione di vongole, cozze e ostriche nelle acque italiane”. “Quanto sta accadendo nell’alto Adriatico - ha aggiunto la democratica - è emblematico della gravità della situazione italiana a cui si sta sommando adesso anche l’emergenza mucillagine che sta compromettendo ulteriormente le produzioni. Gli effetti economici e occupazionali di questa crisi sono molto profondi: sono di oltre 100milioni di euro le perdite di un settore che produce eccellenze e che per colpa dei ritardi del governo sta

vivendo grandi incertezze con il rischio di non riuscire neanche a pagare i contributi ai lavoratori” ha concluso la democratica auspicando un “cambio di rotta da parte

dell’esecutivo che sia capace di dare risposte mettendo in campo le risorse promesse, nominando il commissario che hanno previsto da maggio ma che non è mai arrivato e guardando con lungimiranza al futuro per permettere interventi strutturali e di vivificazione delle lagune”.