“È inaccettabile che invece di agevolare la piena applicazione della legge 194 si mettano in votazione mozioni volte a smantellarla che, se fossero confermate, porterebbero Verona a tempi bui per le donne”.
Lo dichiara la deputata Veronese Alessia Rotta, vicepresidente vicaria dei deputati del Partito Democratico.
“Le mozioni a firma leghista non solo minerebbero l’autodeterminazione e la salute stessa delle donne, ma rappresenterebbero un pericoloso apripista per considerare la maternità una merce di scambio economico e politico-culturale. Evidentemente – sottolinea la deputata Dem - i consiglieri si fanno forti della copertura politica e ideologica dell’ex vicesindaco e ora ministro della Famiglia Lorenzo Fontana”
“Stupisce, poi, che nella mozione 434 si chieda di proclamare Verona “città a favore della vita”. La mia città non ha bisogno di ulteriori definizioni: la dimostrazione di essere a favore della vita è l’essere medaglia d’oro della liberazione dal nazifascismo. Inoltre il miglior modo per tutelare il diritto alla vita – spiega - è applicare a pieno una legge che negli anni ha cancellato gli aborti clandestini, ha fatto diminuire notevolmente anche quelli legali e ha messo in condizioni le donne di non correre rischi per la salute e per la stessa vita. Invece di chiedere finanziamenti per progetti antiabortisti, si potenzino i consultori previsti dalla legge, con l’ampliamento dell’organico socio-sanitario e l’introduzione di almeno una mediatrice culturale per ogni consultorio”.
“Dopo quarant’anni non dovremmo trovarci di fronte a chi nega l’evidenza e vuole cancellare con un colpo di spugna una legge ottenuta da una grande mobilitazione delle donne italiane. Per questo – conclude Rotta - sarò al fianco di ogni iniziativa democratica volta a impedire questo scempio, a partire dalla campagna #194nonunpassoindietro proposta da “Non una di meno Verona””