“Nella notte Verona e le sue cittadine hanno subito uno schiaffo inaccettabile. Il voto del consiglio comunale per dichiarare Verona “città a favore della vita” ci ha riportato indietro ad anni in cui le donne morivano per le interruzioni di gravidanza e proliferavano gli aborti clandestini”.
Lo dichiara la deputata veronese Alessia Rotta, vicepresidente vicaria dei deputati del Partito Democratico .
“La nostra città non deve dare ulteriori prove di essere a favore della vita: Verona è medaglia d’oro della liberazione dal nazifascismo e la vita l’ha difesa e tutelata con il coinvolgimento di tutta la popolazione. L’approvazione nottetempo delle mozioni leghiste, invece – sottolinea la deputata Dem - la rende un luogo ostile alle donne e carico di ipocrisia. Spiace che anche all’interno del Partito Democratico Veronese ci sia chi, come Carla Padovani, non abbia capito la gravità di quanto la Lega stava cercando di fare, rendendo il corpo delle donne una merce di scambio politico. Una grave responsabilità sia verso le cittadine e i cittadini, sia per non aver informato il gruppo e per non averlo rappresentato, ma abbiamo la consapevolezza che si tratta di una posizione del tutto personale”.
“Gli aiuti effettivi per diminuire gli aborti non arrivano attraverso il finanziamento di associazioni antiabortiste, ma – conclude Rotta - con strutture adeguate per la piena applicazione della legge 194, con programmi educativi per il controllo delle nascite e della fertilità, con l’implementazione delle case d’accoglienza, con un adeguato supporto per le situazioni di fragilità. In una parola, col welfare”.