“Il sì, oggi, durante il CdM , da parte del ministro delle Politiche Agricole Martina allo schema del decreto attuativo che reintroduce l'obbligo di indicare lo stabilimento di produzione o confezionamento in etichetta, fa fare all’Italia un balzo in avanti in tema di trasparenza e sicurezza alimentare e di promozione del Made in Italy.
“ L'obbligo – spiega Oliverio - esisteva già per la legge italiana, ma era stato abrogato dopo il riordino della normativa europea in materia di etichettatura alimentare.
Una situazione inaccettabile per noi. Ora possiamo di nuovo parlare di informazione corretta, quella che dobbiamo ai nostri consumatori e ai mercati internazionali dove i nostri prodotti sono protagonisti.
In Parlamento esamineremo lo schema di decreto che prevede: l’affidamento della competenza per il controllo del rispetto della norma e l'applicazione delle eventuali sanzioni all'Ispettorato repressione frodi (Icqrf); un periodo transitorio di 180 giorni, per lo smaltimento delle etichette già stampate, e fino a esaurimento dei prodotti etichettati prima dell'entrata in vigore del decreto ma già immessi in commercio.
L’obbligo dello stabilimento di produzione in etichetta, una risposta anche alle tante aziende che lo hanno chiesto, è - conclude il capogruppo Pd - l’espressione concreta della volontà di Governo e maggioranza di una politica agricola trasparente, dalla parte del consumatore, la cui fiducia è un nostro obiettivo prioritario”.