"Il nostro Paese ha il più ricco patrimonio di biodiversità d’Europa: si tratta di un risultato ottenuto grazie a decenni di buona gestione del territorio che ha saputo coniugare tutela dell'ambiente, controllo della fauna e pianificazione dell'attività venatoria. Occorre però oggi rinnovare con intelligenza parte dell’approccio gestionale in materia, tenendo conto dei mutamenti ambientali intervenuti negli ultimi decenni soprattutto sul versante dello sviluppo agricolo moderno, così come risulta necessaria la revisione del sistema degli istituti faunistici e cioè di quelle aree poste al di fuori del territorio soggetto a caccia programmata ma ad esso relative. Per risolvere le attuali evidenti criticità legate alla presenza eccessiva di ungulati è necessario ripristinare il confronto istituzionale, continuo e costruttivo, tra tutti gli attori interessati così come previsto dalla legge nazionale in materia: per questo chiediamo al ministro Lollobrigida di ripristinare il Comitato tecnico faunistico-venatorio nazionale".
Così il capogruppo Pd in commissione Ambiente alla Camera, Marco Simiani.