“In vista dell’arrivo dei primi fondi del PNRR è importante sottolineare che ieri è stata votata all'unanimità dalla Commissione Antimafia la mia Relazione sull’attività delle mafie durante l’emergenza da covid 19. E’ un grande risultato perché è il riconoscimento di un anno di lavoro del Comitato che presiedo. Un lavoro di analisi dei fenomeni di aggressione mafiosa delle economie e delle comunità sociali che si è concretizzato in un documento che contiene alcune proposte di intervento condivise da tutti i partiti, cosa che mi rende molto orgoglioso perché è stato percepito il valore di questo impegno in vista dell’arrivo delle risorse previste dal PNRR che offrono, è evidente, ulteriori opportunità di business alle organizzazione mafiose. Com’è noto le mafie aggrediscono le comunità indebolite e i comparti che hanno alte possibilità di infiltrazione criminale e alti guadagni. Ci troviamo in una situazione in cui la crisi economica scaturita dalla pandemia (con le sue conseguenze sociali) ha intimorito i cittadini e temo che la fine del blocco dei licenziamenti, a ottobre, possa rendere alcune comunità ancora più vulnerabili. A questo bisogna aggiungere che l'immissione di denaro liquido in grande quantità è molto appetibile per le mafie che potrebbero metterci le mani sopra infiltrandosi anche in imprese legali attraverso conniventi o prestanome. Un rischio chiaramente enunciato nelle scorse settimane tra gli altri, anche dal procuratore nazionale antimafia Cafiero De Raho e dalla ministra della Giustizia Cartabia e sul quale il mio comitato insiste da tempo. Merita inoltre particolare attenzione la gestione dei fondi del PNRR che rischia di incontrare non solo le croniche difficoltà degli Enti Locali ma anche una possibile mancanza di reazione immediata alle possibili infiltrazioni criminali perché ormai sappiamo che proprio la mancanza di rigore e soprattutto di competenze nella PA rappresentano i mezzi attraverso i quali le mafie entrano nelle istituzioni fino a condizionarle. Adesso Governo e Parlamento hanno il dovere, per avere una adeguata attuazione del PNRR, di mettere il contrasto alla mafie come pietra angolare perché senza questo punto fermo si verificheranno storture sia nella fase di progettazione che nel complessivo atteggiamento dello Stato verso la criminalità organizzata: nessun indietreggiamento è possibile”.
Lo ha detto in una nota il parlamentare del Partito Democratico Paolo Lattanzio, membro
della Commissione Parlamentare Antimafia e presidente del Comitato Infiltrazioni mafiose durante l’emergenza sanitaria covid 19.