"I dati ci dicono come drammaticamente sia ancora attiva la crisi dell'automobile. Dopo la pandemia, in questo periodo di crisi dei materiali e nel mezzo della transizione ecologica, abbiamo un calo ancora sensibile delle immatricolazioni. Situazione critica in cui il Parlamento e il Governo stanno rispondendo con una rinnovata centralità dell'auto nel panorama industriale italiano. Finalmente ci sono le risorse; potremmo calcolare 12-13 miliardi di euro disponibili fra il decreto Energia e il Pnrr. Ora sta al Governo costruire un piano industriale per l'automobile del prossimo futuro. Noi crediamo che incentivi organici per i prossimi anni siano positivi; crediamo anche che investire su ricerca e sviluppo, formazione, transizione del sistema della componentistica siano passi necessari; in questo un rapporto importante deve essere quello con Stellantis. Le attuali costruzioni di veicoli in Italia sono tornate agli anni '60; solo ripartendo da un rapporto forte con il produttore nazionale e la salvaguardia dei grandi stabilimenti come Melfi, Pomigliano, Cassino, Torino, Modena, potremo avere la ripartenza di tutto il settore dell'automotive in Italia. Il Pd sostiene il Governo nell'azione di politica industriale dalla quale dipende una parte importante del tessuto produttivo e manifatturiero del nostro Paese". Lo ha detto il capogruppo Pd in commissione Attività produttive di Montecitorio, Gianluca Benamati, intervenendo in replica al ministro Giorgetti, su una interrogazione del Partito democratico riguardante il settore dell'automobile in Italia.