“La maggioranza non vuole riflettere e non vuole tenere in considerazione l’esito del voto che ha inviato al Governo un messaggio e un giudizio politico molto chiaro sull’autonomia differenziata. Il mezzogiorno ha bocciato questo provvedimento, lo dicono i numeri. Per questo visto che non vi volete fermare, vi chiediamo almeno di far tornare il provvedimento in commissione dove è necessario entrare nel merito di queste norme che non sono state esaminate adeguatamente. Non è accettabile che un intervento che disarticola e scardina completamente l’assetto istituzionale dello stato italiano sia discusso in tutta fretta, solo due settimane alla Camera, per soddisfare a un cinico scambio interno alla maggioranza” così la capogruppo democratica nella commissione affari costituzionali della camera, Simona Bonafè, è intervenuta in aula alla Camera per chiedere il ritorno in commissione del ddl autonomia alla luce dei tempi troppo stretti con cui il provvedimento è stato esaminato in commissione prima delle elezioni europee. “Chiediamo una discussione approfondita, non frettolosa e compressa” ha concluso Bonafè sottolineando che questo modo di gestire i lavori parlamentari è un “grave precedente e un attacco all’autonomina e dignità del parlamento”.