“Al Senato è andato in scena il primo atto della farsa chiamata ‘Autonomia Differenziata’. Con il contributo determinante di tantissimi parlamentari meridionali è stato approvato un provvedimento che spaccherà il Paese, promosso non a caso da uno dei fautori dei deliri secessionisti padani, Roberto Calderoli. Un atto ideologico, egoistico e clamorosamente incostituzionale, che nega il principio di sussidiarietà che sovrintende il rapporto lo Stato e le Regioni e cancella con un tratto di penna quello della solidarietà tra i territori. Un atto vile, profondamente razzista e inutile che rischia di aprire una ferita irreparabile nella storia della nostra Repubblica. E che parte da un assunto sbagliato: che la mancanza di competitività del Nord Italia si possa superare abbandonando il Mezzogiorno a se stesso. Di questa enorme e gravissima responsabilità Giorgia Meloni e Fratelli d’Italia dovranno farsi carico negli anni avvenire. Quelli che fino a ieri si ergevano a unici veri patrioti, oggi svendono all’alleato leghista una parte del Paese per un patto politico-elettorale. E tutto questo avviene nel tombale silenzio di Raffaele Fitto, teoricamente Ministro per il Sud, complice di un disastro da cui non si potrà tornare indietro. Il Senatore Damiani, di Barletta, non ha nulla da dire? La Senatrice Fallucchi, di Foggia, non ha nulla da dire? Il Senatore Marti, di Lecce, non ha nulla da dire? Il Senatore Melchiorre e il Senatore Sisto, di Bari, non hanno nulla da dire? La Senatrice Nocco, di Santeramo, non ha nulla da dire? Il Senatore Zullo, di Cassano delle Murge, non ha nulla da dire?”
Così, in una nota congiunta, i deputati pugliesi del Partito Democratico, Claudio Stefanazzi, Marco Lacarra e Ubaldo Pagano.