“L’autonomia differenziata, su cui il governo ha annunciato un decreto per il 15 febbraio, rischia di essere un disastro per il Sud, Abruzzo compreso”. Così Gennaro Migliore, capogruppo Dem in commissione Affari costituzionali, dove sta seguendo la discussione sul percorso legislativo scaturito dai referendum promossi in Lombardia e Veneto, lancia l’allarme in conferenza stampa all’Aquila, con la collega Stefania Pezzopane, della Presidenza del Gruppo Pd alla Camera, e i candidati al Consiglio regionale Pierpaolo Pietrucci e Patrizia Masciovecchio.
“Sul decreto del governo - spiega Stefania Pezzopane - abbiamo un problema politico che riguarda beni e diritti fondamentali. Che farà il prossimo presidente della Giunta abruzzese quando si troverà a discutere l’autonomia differenziata? Ci vuole un presidente autonomo e autorevole come Legnini per difendere gli interessi dell’Abruzzo. E non abbiamo alcun bisogno di personaggi sbiaditi, succubi dei referenti nazionali e del governo Lega-M5s come Marsilio e Marcozzi. Ci vogliono consiglieri regionali finti o chi invece si batterà per la propria terra, come ha dimostrato di sapere fare Pietrucci?”.
“La richiesta di residuo fiscale sui territori - aggiunge Gennaro Migliore - è una baggianata. Ci sono aziende abruzzesi che pur essendo sul territorio hanno la sede al Nord, e quindi gli introiti delle tasse che pagano rimarrebbero là. C’è il pericolo concreto di un taglio di servizi che andrebbe a penalizzare le regioni del Mezzogiorno, Abruzzo compreso. Una cosa è parlare di competenze, come si è fatto inizialmente, un altro di soldi, perché i soldi servono a garantire i servizi, come la sanità e l’istruzione. Così si affossano le regioni del Sud e si affossa tutto il Paese”.