“Elezioni. Un disastro. In Toscana, tranne pochi casi, il segno di un centrosinistra agonizzante. Muoversi e muoversi subito. Non sono giovane e ho vissuto altre fasi in cui tutto sembrava perso e poi invece con coraggio e determinazione, cambiando tutto, ne siamo usciti. Il centrosinistra ha in sé comunque una forza, quella dei principi e delle idee, che si sopisce in certi momenti storici, ma poi riesplode con tutta la sua potenza positiva: cambiare in meglio la vita delle persone e il mondo. In questo momento è verso il basso che le forze del populismo, aggressive ed egoiste, stanno trascinando questo mondo e stiamo toccando il fondo. Serve una grande svolta, un congresso, per capire quale strategia vogliamo seguire a breve e medio termine e soprattutto chi vogliamo rappresentare. Ora ci porta fuori strada chi parla del superamento del Pd. I surrogati verso la destra non mi convincono. Forza Italia ora si salderà al Salvini vincente... altro che diaspora. Ha sempre funzionato così”.
Così la deputata Dem, Rosa Maria Di Giorgi.
“Noi - aggiunge Rosa Maria Di Giorgi - dobbiamo ascoltare e rappresentare persone, ambienti, associazioni e dobbiamo rielaborare le idee progressiste e ‘giuste’ che fanno crescere i popoli in un equilibrio economico, di giustizia e solidarietà sociale. Basta con i vincenti a tutti i costi. Sono pochi e... non tutti votano noi. Scelgono l’originale. Illusione mollare principi e idee fondanti della nostra storia e del nostro mondo inseguendo teorie di sviluppo troppo incentrate sul liberismo esasperato come è successo negli Stati Uniti, ma non certo negli altri Paesi europei, dove invece si è data molta attenzione al welfare e alla protezione di tante fasce della popolazione (non tutte purtroppo). Noi al governo abbiamo cercato un equilibrio di innovazione e sviluppo coniugato con un welfare che si è tuttavia rivelato insufficiente per i bisogni che si erano determinati dopo la grande crisi che ci ha messo in ginocchio. Non saranno tuttavia le soluzioni semplici di superamento proposte da ex ministri che forse non conoscono la storia, le battaglie e anche ‘la bellezza’ del nostro Pd a indicarci la strada giusta. Un Pd massacrato, ferito - conclude la deputata Dem - ma ancora con tutti i numeri per ripartire subito con uomini e donne che si incontrano sui nostri valori di base e su cui abbiamo il dovere di rilanciare subito. Guerre interne? Non più. Tutti uniti per l’obiettivo di ridare speranza all’Italia”.