"E' un risultato importante, un atto di civiltà nei confronti di chi soffre. E' una norma che non ha il carattere dell'obbligatorietà, ma è necessaria per garantire il diritto di autodeterminazione di ogni singola persona, pur nella consapevolezza che il rapporto di fiducia e l'alleanza che si crea tra paziente, medico e familiari, esiste naturalmente e sempre esisterà". Così l'on. Vittoria D'Incecco, componente della Commissione Affari Sociali, a proposito della proposta di legge sul testamento biologico approvata alla Camera.
"Si tratta - aggiunge - di un provvedimento atteso da anni e che ora dovrà passare al vaglio del Senato per l'approvazione definitiva. Rivolgo un pensiero affettuoso a Livia Turco, la vera madre di questa legge. Un grazie sentito al presidente Ettore Rosato, che ha voluto fortemente questo provvedimento, e alla capogruppo Donata Lenzi per la tenacia e la determinazione che ha dimostrato nel portare avanti le varie fasi di un iter lungo e faticoso. Un grazie anche a tutti i componenti della Commissione Affari Sociali che hanno sostenuto in questo percorso l'on. Lenzi. Sono soddisfatta del sostegno di tutti quelli del nostro gruppo e non, che, pur non convinti, sono riusciti a superare i propri timori e a contribuire all'approvazione di una legge giusta che tutela la dignità della persona".