"Oggi in aula abbiamo avuto una prova di quanto può essere forte l'indignazione del ministro Tajani. Di quanto veemente può diventare davanti a un insulto fatto alla sua persona. Un'indignazione e una veemenza che non abbiamo mai visto davanti a 20mila bambine e bambini uccisi dall'esercito israeliano a Gaza. Davanti a quegli stessi soldati israeliani le cui vacanze di decompressione sono tutelate dalle nostre forse dell'ordine nei resort della Sardegna e delle Marche.
Soldati esecutori materiali di un genocidio ordinato da Netanyahu che, però, Tajani non ha mai citato nel suo discorso in aula. Non ne ha il coraggio, evidentemente. Condanna quello che succede nella Striscia senza mai dire chi ne sia il mandante. Un'ipocrisia insopportabile.
Com'è insopportabile che rispetto alle parziali e tardive sanzioni ai ministri estremisti del governo israeliano proposte ieri da Ursula Von der Leyen, Tajani abbia detto che il governo "valuterà". Cosa c'è da valutare, ancora, signor ministro?
Sono misure che andavano prese almeno un anno e mezzo fa e ancora dovete valutare?
Pensa che sia inaccettabile quello che succede a Gaza, il piano di deportazione dei palestinesi e l'annessione della Cisgiordania? Sospendete il memorandum militare con Tel Aviv, sanzionate Israele, chiudete le porte dell’Italia a chi commette il genocidio e riconoscete lo Stato di Palestina, come chiesto oggi dal Parlamento europeo. Basta chiacchiere". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo, a margine dell'informativa del ministro Tajani resa oggi a Montecitorio.