“A nome del gruppo Pd desidero trasmettere la vicinanza a familiari, compagni di lavoro dei 12 braccianti immigrati morti ieri vicino a Foggia”. Lo ha dichiarato in Aula Susanna Cenni, vicepresidente della Commissione Agricoltura.
“Tutti – ha continuato - avete visto le immagini di quelle lamiere, di quei corpi, delle vite perse, dei pomodori. E’ la tragica rappresentazione di una mattanza, una carneficina sulla quale c’è forte, almeno in un caso pare la certezza, dell’ombra del caporalato. Quella che approfitta del bisogno, ti prende, ti porta e trasporta in ore notturne, nei campi e ti costringe alla raccolta per qualche euro, ti costringe a vivere in baracche. E se cerchi del materiale per non farti piovere sulla testa magari ti spara, come è accaduto qualche settimana a Sacco Soumayla in Calabria. Insieme alla vicinanza c’è un tema che riguarda tutti noi. È urgente che la legge sul caporalato (dal 2016 le aziende fermate sono 360) venga applicata pienamente. Bisogna che si attivi tutto quanto si può fare per prevenire. Di Maio che ha annunciato assunzione di più ispettori. E’ una decisione giusta. Ma noi chiediamo che si convochi il tavolo interministeriale. Non solo. Nei giorni scorsi i media hanno veicolato il tema delle aste al ribasso. Tra le novità inserite nel decreto Di Maio, ce ne sono alcune che rischiano la copertura di opacità nel lavoro agricolo. Adesso, dobbiamo tutti dichiarare guerra senza quartiere a ogni forma di sfruttamento del lavoro e di speculazione sui prezzi al primario che strozzano imprese e lavoratori. Dobbiamo farlo per evitare la macchia del sangue e dello schiavismo sui nostri prodotti agricoli”.
“Facciamo in modo che filiere etiche, pulite, trasparenti divengano il nuovo orizzonte della competitività della nostra qualità agroalimentare”, ha concluso.