"Il bilancio dei suicidi legati alle carceri si aggrava ogni giorno di più. Oggi il numero di agenti che si sono tolti la vita sale a sei e, dopo Sollicciano, quello dei detenuti sale a 52. Il trasferimento di 80 detenuti e la chiusura di due sezioni a Sollicciano, dopo il suicidio di un ventenne e la rivolta dei suoi compagni, è una misura d'emergenza che non affronta i problemi strutturali di quel carcere, da tempo denunciati. Una situazione drammatica rispetto alla quale le misure prese dal ministro Carlo Nordio sono insignificanti, puro maquillage. Lo dimostrano realtà come quella delle Sughere di Livorno, dove sono stata in visita lo scorso giovedì e dove, nella notte tra l'1 e il 2 luglio, un altro ragazzo ha tentato il suicidio, morendo qualche giorno dopo.
Sovraffollamento, topi, muffe, cimici, strutture fatiscenti, carenza di personale sia di polizia penitenziaria sia amministrativo, educativo, medico, scarsità di spazi per le attività culturali, scolastiche, lavorative. Condizioni che negano la dignità dei detenuti, rendono vani gli sforzi di chi nelle carceri lavora e quasi impossibili i programmi di rieducazione e reinserimento fondamentali previsti dalla Costituzione". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.