“Un nuovo suicidio a Roma nel carcere di Rebibbia di un giovane trentenne. Eppure governo e maggioranza continuano ad ignorare la strage. Hanno rinviato la proposta Giachetti che interveniva sul presente e discutono un Dl che non cambierà nulla per l’immediato”. Questo il commento del vice capogruppo Pd-Idp alla Camera e segretario di Demos, Paolo Ciani, alla notizia giunta questa mattina sull’ennesimo suicidio in carcere.
“Negli ultimi 10 giorni - conclude Ciani - ci sono stati cinque suicidi nelle carceri italiane. Ai suicidi tra i detenuti si aggiungono quelli tra gli agenti della polizia penitenziaria a manifestare un sistema malato, che non solo non risponde ai dettami della Costituzione, ma ha trasformato il carcere in luoghi invivibili per tutti quelli che li frequentano: detenuti, agenti, personale sanitario, personale civile, volontari. Non c’è più tempo: tutti ascoltino il grido di dolore del carcere”.