“Un’America che ci piace sta reagendo alla scelta ideologica di Trump. L’ambasciatore statunitense a Pechino, David Ranks, si è dimesso in segno di protesta contro la nuova politica sui mutamenti climatici. Il fronte del dissenso si sta allargando: dal mondo delle imprese, alla società civile a numerosi Stati e Città. A partire dalla California, che è lo stato economicamente più forte, che ha assunto gli stessi obiettivi di abbattimento delle emissioni inquinanti dell’Unione Europea.
Un motivo in più per l’Europa di tornare protagonista e fare asse con la Cina, perché difendere il clima non è solo difesa dell’ambiente e della salute, ma anche opportunità di sviluppo sostenibile, innovazione, crescita e occupazione”.
Lo afferma Ermete Realacci, presidente della Commissione Ambiente della Camera, commentando le dimissioni dell’ambasciatore statunitense a Pechino.