“Oggi siamo di fronte a una rivoluzione necessaria che però va gestita. Abbiamo ancora la possibilità di raggiungere l'obiettivo di rimanere sotto la soglia critica di un aumento delle temperature medie globali di 1,5 gradi. Purtroppo gli attuali impegni presi per il 2030 sono sicuramente insufficienti. Bisogna quindi agire in fretta, perché il cambiamento climatico è una minaccia per l’intera umanità e soprattutto per le nuove generazioni. E lo è anche in tema di pace, poiché sono le risorse energetiche, fossili e non solo, a diventare il principale obiettivo dei conflitti. Ecco perché è necessario creare l’indipendenza energetica attraverso un percorso di condivisione e cooperazione economica. Sicuramente da approfondire è anche il tema del finanziamento di questo passaggio cruciale. Noi pensiamo sia un obbligo sostenere e aumentare il Fondo per il clima e non ridurre le risorse come è accaduto nella scorsa legge di bilancio italiana e dobbiamo far sì che tutti i Paesi vadano in questa direzione. La Cop29 è decisiva in questo cammino. Occorre un impegno nella formazione, nella ricerca, nelle università. Dobbiamo formare uomini e donne che sappiano indicare la direzione di marcia ed abbiano ambizione e capacità di mettere in sicurezza il Pianeta. Se la Cop29 rappresenta una fondamentale opportunità per affrontare le sfide globali legate al cambiamento climatico, deve anche essere un’occasione per ribadire e riaffermare i principi del rispetto dei diritti umani da parte di tutti gli attori coinvolti. Il governo azero, da questo punto di vista, ha problemi seri. Su questo aspetto l’Italia deve assumere una precisa presa di posizione”.
Così il capogruppo Pd in commissione Ambiente alla Camera, Marco Simiani, intervenendo in Aula per la dichiarazione di voto favorevole alla mozione del Gruppo Pd sulla Cop29.